Le diverse forme di azione che compongono l’educazione si organizzano storicamente in un complesso razionalmente orientato, che ne giustifica il senso ed il significato, definibile come agire educativo (Striano, 2001).
L’agire educativo è una forma di prassi socialmente legittimata che si determina storicamente in diversi luoghi e tempi ed attraverso una varietà di pratiche (Mari, 2003; 2010).
L’agire educativo è una realtà plurale (Cambi, 2005).che contiene diverse tipologie di intenzioni (educare, istruire, formare) ed è orientato da:
In diversi momenti storici, l’agire educativo si traduce in una realtà processuale e dinamica definibile come processo educativo, che è:
L’educazione si traduce in forme di azione progettata e sistematizzata, orientate ad un fine e sostenute da una razionalità ad esse interna (Dalle Fratte, 2001).
Per approfondire
G.Dalle Fratte, L’agire educativo.Ragioni, contesti, teorie, Armando, Roma, 2001.
Le azioni educative sono caratterizzate da:
“L’intenzione educativa si dà all’interno del mondo esperienziale di un determinato soggetto e, quindi, in ragione e in virtù delle volizioni , delle motivazioni, delle ragioni, delle logiche,degli abiti, delle risorse , delle procedure, degli strumenti che quel soggetto mette in campo e a cui fa ricorso. ” (Colicchi, 2011).
Per approfondire:
E. Colicchi, Dell’intenzione in educazione. Materiali per una teoria dell’agire educativo, Loffredo, Napoli, 2011
F.Cappa, Intenzionalità e progetto, tra filosofia e pedagogia
L’agire educativo può e deve essere giustificato attraverso “ragioni” (riferibili a “principi”) e disciplinato da “norme” ma ha comunque al suo interno un intrinseco “potere causale” e contiene di più di quanto può essere contenuto nell’ambito della pura intenzionalità (Erdas, 1996).
Per approfondire:
F.E. Erdas,L’educazione interminabile. Un viaggio nell’utopia, Armando, Roma, 1996
L’agire educativo può essere compreso e spiegato senza fare riferimento alle intenzioni che lo sostengono ma unicamente al dato empirico (Erdas, 1996) che rimanda agli effetti da esso prodotto nell’ambito di uno specifico contesto anche sulla base di elementi “impliciti” (Pourtois,2005) ed “involontari”.
I contesti non sono i contenitori dei processi educativi ma ne sono una componente costitutiva ed essenziale.
Essi sono insiemi complessi di elementi materiali ed immateriali (artefatti, culture, individui, linguaggi, saperi, strumenti…) impegnati in transazioni (Dewey, Bentley, 1949) che determinano la co-evoluzione di una varietà di processi.
Per approfondire:
Dewey J., Bentley A. (1949) Knowing and the Known (trad.it. Conoscenza e transazione, La Nuova Italia, Firenze, 1974).
Gattico E., Mantovani S., La ricerca sul campo in educazione, vol. 2
Contextualism
Strollo M.R. (a cura di), Formazione e contesto. Itinerari teorici e percorsi antologici, Liguori, Napoli, 1999.
Ogni agente educativo partecipa della situazione su cui deve intervenire e che cerca di comprendere;
riflessione e azione si combinano “in un processo transazionale, indeterminato e intrinsecamente sociale” (Schön, 1999) ;
l’educatore si comporta come un agente-sperimentatore, alla ricerca di nuove forme di pratica in risposta a situazioni uniche ed indeterminate, cui non è possibile applicare protocolli consolidati nella logica della “razionalità tecnica”.
L’agire educativo è sostenuto da forme di razionalità che si producono “nel corso dell’azione” ed attivano percorsi euristici funzionali ad analizzare “repertori” a posizionare problemi, ad individuare soluzioni creative e strategie pratiche, immaginare e prefigurare nuovi corsi d’azione, costruire nuove forme di conoscenza (Schön, 2006).
1. La pedagogia nel quadro delle scienze della formazione
2. La pedagogia come ambito di ricerca empirica e critico/teoretica
3. La ricerca empirica in pedagogia
4. La ricerca critico/teoretica in educazione
5. Gli oggetti della ricerca in educazione
6. La formazione come oggetto di ricerca pedagogica: ambiti, livelli e dimensioni
7. La nozione di esperienza come categoria formativa
8. L'agire educativo: contesti, intenzioni, ragioni
9. Le pratiche dell'educazione. Situatività, legittimazione, controllo, riflessività
10. Epistemologia della ricerca empirica in pedagogia
11. I Metodi della ricerca pedagogica: i metodi della ricerca empirica e qualitativa
Cambi F., Le intenzioni nel processo formativo. Itinerari, modelli, problemi, Edizioni del Cerro, Pisa, 2005.
Dalle Fratte G. (a cura di), L'agire educativo. Ragioni, contesti, teorie, Armando, Roma. 2001.
Dewey J., Bentley A. (1949) Knowing and the Known (trad.it. Conoscenza e transazione, La Nuova Italia, Firenze, 1974).
Cappa F., Intenzionalità e progetto, tra filosofia e pedagogia, Franco Angeli, Milano, 2007
Colicchi E., Dell'intenzione in educazione. Materiale per una teoria dell'agire educativo, Loffredo, Napoli, 2011.
Mari G., L'agire educativo tra antichità e mondo moderno, La Scuola, Brescia, 2003
Mari G., L'agire educativo tra modernità e mondo contemporaneo, La Scuola, Brescia, 2010
Pellerey M., L'agire educativo. La pratica pedagogica tra modernità e post modernita, LAS, Roma,1998
Pourtois J.P., L'educazione implicita.Socializzazione e costruzione dell'identità, Del Cerro, Pisa, 2005.
Schön D. A., Il professionista riflessivo. Per una nuova epistemologia della pratca professionale, Dedalo. Bari, 1999.
Id. Formare il professionista riflessivo. Per una nuova prospettiva della formazione e dell'apprendimento nelle professioni, Franco Angeli, Milano, 2006.
Striano M., La razionalità riflessiva nell'agire educativo, Liguori, Napoli, 2001
Strollo M.R. Formazione e contesto. Itinerari teorici e percorsi antologici, Liguori, Napoli, 1999.
1. La pedagogia nel quadro delle scienze della formazione
2. La pedagogia come ambito di ricerca empirica e critico/teoretica
3. La ricerca empirica in pedagogia
4. La ricerca critico/teoretica in educazione
5. Gli oggetti della ricerca in educazione
6. La formazione come oggetto di ricerca pedagogica: ambiti, livelli e dimensioni
7. La nozione di esperienza come categoria formativa
8. L'agire educativo: contesti, intenzioni, ragioni
9. Le pratiche dell'educazione. Situatività, legittimazione, controllo, riflessività
10. Epistemologia della ricerca empirica in pedagogia
11. I Metodi della ricerca pedagogica: i metodi della ricerca empirica e qualitativa
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