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Maura Striano » 8.L'agire educativo: contesti, intenzioni, ragioni


Caratteristiche dell’educazione

  • La radice etimologica del concetto di educazione raccoglie la versione latina di e-ducere (il cui significato è far uscire, dare alla luce, tirare fuori) e di edere (che significa nutrirsi)
  • Paradigma dell’educazione è l’aver-cura inteso come: aiuto, guida, orientamento, progettazione, sostegno, (Cambi, 2005)

L’agire educativo

Le diverse forme di azione che compongono l’educazione si organizzano storicamente in un complesso razionalmente orientato, che ne giustifica il senso ed il significato, definibile come agire educativo (Striano, 2001).

L’agire educativo è una forma di prassi socialmente legittimata che si determina storicamente in diversi luoghi e tempi ed attraverso una varietà di pratiche (Mari, 2003; 2010).

Le coordinate orientative dell’agire educativo

L’agire educativo è una realtà plurale (Cambi, 2005).che contiene diverse tipologie di intenzioni (educare, istruire, formare) ed è orientato da:

  • Progetti
  • Modelli
  • Direzioni di senso

Il processo educativo

In diversi momenti storici, l’agire educativo si traduce in una realtà processuale e dinamica definibile come processo educativo, che è:

  • contestualmente situato (attori, memorie, scopi, storie)
  • socio-culturalmente orientato (fini, valori)
  • intenzionale (progettualità)
  • razionalmente regolato (riflessività)

Educazione ed azioni educative

L’educazione si traduce in forme di azione progettata e sistematizzata, orientate ad un fine e sostenute da una razionalità ad esse interna (Dalle Fratte, 2001).

Per approfondire
G.Dalle Fratte, L’agire educativo.Ragioni, contesti, teorie, Armando, Roma, 2001.

Azioni educative

Le azioni educative sono caratterizzate da:

  • contestualità (sono collocate in un contesto)
  • intenzionalità (sono sostenute da intenzioni da parte dell’educatore e dell’educando)
  • riflessività (sono attraversate da processi riflessivi emergenti nel corso dell’azione)
  • situatività (sono legate a specifiche situazioni)

Le intenzioni nell’agire educativo

L’intenzione educativa si dà all’interno del mondo esperienziale di un determinato soggetto e, quindi, in ragione e in virtù delle volizioni , delle motivazioni, delle ragioni, delle logiche,degli abiti, delle risorse , delle procedure, degli strumenti che quel soggetto mette in campo e a cui fa ricorso. ” (Colicchi, 2011).

Per approfondire:

E. Colicchi, Dell’intenzione in educazione. Materiali per una teoria dell’agire educativo, Loffredo, Napoli, 2011

F.Cappa, Intenzionalità e progetto, tra filosofia e pedagogia

Intenzionalità

Definizione di intenzionalità

Le ragioni nell’agire educativo

L’agire educativo può e deve essere giustificato attraverso “ragioni” (riferibili a “principi”) e disciplinato da “norme” ma ha comunque al suo interno un intrinseco “potere causale” e contiene di più di quanto può essere contenuto nell’ambito della pura intenzionalità (Erdas, 1996).

Per approfondire:
F.E. Erdas,L’educazione interminabile. Un viaggio nell’utopia, Armando, Roma, 1996

Gli effetti dell’agire educativo

L’agire educativo può essere compreso e spiegato senza fare riferimento alle intenzioni che lo sostengono ma unicamente al dato empirico (Erdas, 1996) che rimanda agli effetti da esso prodotto nell’ambito di uno specifico contesto anche sulla base di elementi “impliciti” (Pourtois,2005) ed “involontari”.

I contesti dell’agire educativo

I contesti non sono i contenitori dei processi educativi ma ne sono una componente costitutiva ed essenziale.

Essi sono insiemi complessi di elementi materiali ed immateriali (artefatti, culture, individui, linguaggi, saperi, strumenti…) impegnati in transazioni (Dewey, Bentley, 1949) che determinano la co-evoluzione di una varietà di processi.

Per approfondire:
Dewey J., Bentley A. (1949) Knowing and the Known (trad.it. Conoscenza e transazione, La Nuova Italia, Firenze, 1974).
Gattico E., Mantovani S., La ricerca sul campo in educazione, vol. 2
Contextualism
Strollo M.R. (a cura di), Formazione e contesto. Itinerari teorici e percorsi antologici, Liguori, Napoli, 1999.

La riflessione nel corso dell’azione

Ogni agente educativo partecipa della situazione su cui deve intervenire e che cerca di comprendere;
riflessione e azione si combinano “in un processo transazionale, indeterminato e intrinsecamente sociale” (Schön, 1999) ;
l’educatore si comporta come un agente-sperimentatore, alla ricerca di nuove forme di pratica in risposta a situazioni uniche ed indeterminate, cui non è possibile applicare protocolli consolidati nella logica della “razionalità tecnica”.

Fonte:multimania

Fonte:multimania


La razionalità riflessiva nell’agire educativo

L’agire educativo è sostenuto da forme di razionalità che si producono “nel corso dell’azione” ed attivano percorsi euristici funzionali ad analizzare “repertori” a posizionare problemi, ad individuare soluzioni creative e strategie pratiche, immaginare e prefigurare nuovi corsi d’azione, costruire nuove forme di conoscenza (Schön, 2006).

Fonte:artificetv

Fonte:artificetv


I materiali di supporto della lezione

Cambi F., Le intenzioni nel processo formativo. Itinerari, modelli, problemi, Edizioni del Cerro, Pisa, 2005.

Dalle Fratte G. (a cura di), L'agire educativo. Ragioni, contesti, teorie, Armando, Roma. 2001.

Dewey J., Bentley A. (1949) Knowing and the Known (trad.it. Conoscenza e transazione, La Nuova Italia, Firenze, 1974).

Cappa F., Intenzionalità e progetto, tra filosofia e pedagogia, Franco Angeli, Milano, 2007

Colicchi E., Dell'intenzione in educazione. Materiale per una teoria dell'agire educativo, Loffredo, Napoli, 2011.

Mari G., L'agire educativo tra antichità e mondo moderno, La Scuola, Brescia, 2003

Mari G., L'agire educativo tra modernità e mondo contemporaneo, La Scuola, Brescia, 2010

Pellerey M., L'agire educativo. La pratica pedagogica tra modernità e post modernita, LAS, Roma,1998

Pourtois J.P., L'educazione implicita.Socializzazione e costruzione dell'identità, Del Cerro, Pisa, 2005.

Schön D. A., Il professionista riflessivo. Per una nuova epistemologia della pratca professionale, Dedalo. Bari, 1999.

Id. Formare il professionista riflessivo. Per una nuova prospettiva della formazione e dell'apprendimento nelle professioni, Franco Angeli, Milano, 2006.

Striano M., La razionalità riflessiva nell'agire educativo, Liguori, Napoli, 2001

Strollo M.R. Formazione e contesto. Itinerari teorici e percorsi antologici, Liguori, Napoli, 1999.

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