Oggetti della ricerca educativa sono:
Processi (ex. processi formativi, processi educativi, processi di apprendimento/insegnamento)
Sono processi non intenzionali attraverso cui in diversi ambiti (formali, non formali, informali) l’individuo “prende forma”.
Per approfondire:
P.Orefice, Formazione e processo formativo, ipotesi interpretative, Franco Angeli, Milano, 1997.
Si realizzano sulla base delle esperienze e degli apprendimenti (formali, non formali, informali) che scaturiscono dalla “transazione” con l’ambiente in cui l’individuo è situato.
La formazione è un processo continuo, che dura tutto l’arco della vita nella misura in cui è sostenuta da diverse tipologie di esperienze di apprendimento che configurano in modo nuovo e diverso il sistema dei saperi dell’individuo (inteso come sapere, saper essere, saper fare).
Superare il digital divide...Immagine da: Radio Hinterland.
La formazione in quanto processo non intenzionale, integra apprendimenti formali, non formali, informali.
Apprendimenti formali (avvengono attraverso la frequenza di corsi e seminari regolarmente conclusi con l’acquisizione di un titolo finale).
Insegnanti e alunni apprendono insieme...Immagine da: Apprendimento Cooperativo.
Apprendimenti non formali (avvengono attraverso attività formative (diverse da corsi e seminari, come ad esempio attività di apprendistato o stage) ma con finalità di apprendimento e la frequenza di corsi e seminari ma senza il conseguimento di un titolo di studio.
Apprendimenti informali
Si danno in maniera involontaria al di fuori di corsi o seminari realizzati da organismi educativi e formativi.
Nei contesti di apprendimento formale i processi di costruzione dei saperi si realizzano attraverso processi di insegnamento-apprendimento in cui diversi attori giocano specifici ruoli e funzioni.
Tali processi rappresentano una peculiare unità di analisi nel contesto della ricerca educativa e si integrano con i processi educativi che possono definirsi nel contesto in cui si realizzano.
L’analisi del processi di insegnamento-apprendimento con la messa a fuoco di tutti gli elementi che li compongono è una delle procedure più utilizzate nell’ambito della ricerca educativa.
Nei contesti formativi non formali ed informali i processi di costruzione dei saperi si realizzano attraverso processi di apprendistato e riflessione sull’esperienza e sulla pratica.
Apprendere da un modello esperto. Immagine da: Federazione Artigiani.
Sono processi intenzionali situati all’interno di uno specifico contesto culturale e sociale che ne orienta la direzione ed il senso attraverso fini, modelli, orientamenti, prescrizioni, vincoli.
Per approfondire:
F.Cambi, Le intenzioni nel processo formativo. Itinerari, modelli, problemi, Edizioni Del Cerro, Pisa, 2005
E.Colicchi, Intenzionalità, una categoria pedagogica, Unicopli, Milano, 2011
L’intenzionalità educativa si esprime nell’agire educativo, insieme complesso di attività, azioni, pratiche contestualmente situate.
Per approfondire:
M.Pellerey, L’agire educativo. La pratica pedagogica tra modernità e postmodernità, LAS, Roma, 1998
G.Dalle Fratte, L’agire educativo. Ragioni, contesti, teorie, Armando, Roma, 2001
M.Striano, La razionalità riflessiva nell’agire educativo, Liguori, Napoli, 2001
L’educazione non coincide con la formazione.
Non tutte le esperienze formative sono educative.
Lo sono quelle che attivano un processo di crescita che ha come esito una riconfigurazione delle modalità di interazione con il mondo e con gli altri individui.
L’educazione non coincide con l’alfabetizzazione o con l’istruzione.
Nell’attuale dibattito pedagogico il costrutto “educazione” è analizzato in riferimento alle intenzioni, ai fini, ai modelli, ai valori che lo legittimano ed orientano all’interno di uno specifico contesto culturale e sociale.
La famiglia è tradizionalmente considerata come un contesto educativo nella misura in cui si realizzano al suo interno esperienze che orientano e sostengono la crescita degli individui in formazione attraverso specifiche pratiche sulla scorta di intenzioni, fini, modelli, valori.
Tutti gli ambiti e i contesti della formazione sono “potenzialmente” educativi ove esprimano e realizzino una chiara intenzionalità di promozione della crescita individuale e collettiva.
L’educazione è un dispositivo di sviluppo sociale nella misura in cui promuove sviluppo umano attraverso specifiche pratiche.
I processi educativi si danno all’interno di ambiti e contesti che esprimono una intenzionalità educativa ed a cui sono socialmente riconosciuti un ruolo ed una funzione educativa.
L'esperienza educativa delle Scuole di Reggio Emilia. Immagine da: Design Share.
Forme e modi del “fare” educazione, contestualmente situati, sostenuti da elementi di intenzionalità e da processi riflessivi che scaturiscono dai problemi emergenti dalla pratica.
Per approfondire:
L.Fabbri, Ricerca pedagogica e pratiche educative. Per una pedagogia come scienza pratica, Tecnodid, Napoli, 1994.
Sono realizzate da “attori” che interagiscono all’interno di diverse tipologie di contesti.
Alimentano la costruzione di saperi e di strutture di conoscenza che ritornano sulle pratiche e ne consentono la implementazione e la trasformazione.
Concrete determinazioni degli oggetti della ricerca educativa empiricamente:
Si possono indagare:
1. La pedagogia nel quadro delle scienze della formazione
2. La pedagogia come ambito di ricerca empirica e critico/teoretica
3. La ricerca empirica in pedagogia
4. La ricerca critico/teoretica in educazione
5. Gli oggetti della ricerca in educazione
6. La formazione come oggetto di ricerca pedagogica: ambiti, livelli e dimensioni
7. La nozione di esperienza come categoria formativa
8. L'agire educativo: contesti, intenzioni, ragioni
9. Le pratiche dell'educazione. Situatività, legittimazione, controllo, riflessività
10. Epistemologia della ricerca empirica in pedagogia
11. I Metodi della ricerca pedagogica: i metodi della ricerca empirica e qualitativa
Bobbio, C.Scurati (a cura di), Ricerca pedagogica e innovazione educativa. Strutture, linguaggi, esperienze, Armando, Roma, 2008.
P. De Mennato, La ricerca “partigiana”. Teorie di ricerca educativa, Liguori, Napoli, 1999.
L.Mortari, Cultura della ricerca e pedagogia, prospettive epistemologiche, Carocci, Roma, 2007.
J.D. Nisbet , N. J. Entwistle, Metodologia della ricerca educativa e della sperimentazione, Armando, Roma, 1995.
F.Pinto Minerva (a cura di), La ricerca educativa tra pedagogia e didattica. Itinerari di Giacomo Cives, Progedit, Bari, 2006
M.Postic, J.M. De Ketele, Osservare le situazioni educative. I metodi osservativi nella ricerca e nella valutazione, SEI, Torino, 1993
R.Trinchero, Manuale di ricerca educativa, Franco Angeli, Milano, 2011
R.Viganò, Pedagogia e sperimentazione.Metodi e strumenti per la ricerca educativa, Vita e Pensiero, Milano, 2002.
1. La pedagogia nel quadro delle scienze della formazione
2. La pedagogia come ambito di ricerca empirica e critico/teoretica
3. La ricerca empirica in pedagogia
4. La ricerca critico/teoretica in educazione
5. Gli oggetti della ricerca in educazione
6. La formazione come oggetto di ricerca pedagogica: ambiti, livelli e dimensioni
7. La nozione di esperienza come categoria formativa
8. L'agire educativo: contesti, intenzioni, ragioni
9. Le pratiche dell'educazione. Situatività, legittimazione, controllo, riflessività
10. Epistemologia della ricerca empirica in pedagogia
11. I Metodi della ricerca pedagogica: i metodi della ricerca empirica e qualitativa
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