La ricerca pedagogica è finalizzata alla costruzione del sapere dell’educazione, un sapere pratico che orienta la pratica educativa non come un “sistema di regole per l’azione” (Mortari,2007) ma come strumento di comprensione e controllo (Dewey, 1929).
Per approfondire:
Dewey J., (1984), Le fonti di una scienza dell’educazione, La Nuova Italia, Firenze (ed. or. The Sources of a Science of Education, Livering Publishing Corporation, New York 1929).
Le “pratiche dell’educazione forniscono i dati, gli argomenti, che costituiscono i “problemi dell’indagine; esse sono l’unica fonte dei problemi fondamentali su cui si deve investigare” e sono anche “la prova definitiva del valore da attribuire al risultato di tutte le ricerche” (Dewey, 1929: 24).
Dewey J., Le fonti di una scienza dell'educazione,1929. Fonte: anobii
La ricerca empirica trova il suo senso nel mettere alla prova le idee teoretiche, che hanno la forma di “ipotesi provvisorie“, assumendo così la forma di un intervento che introduce qualcosa di nuovo nei contesti educativi. In questo senso essa si qualifica come ricerca trasformativa (Mortari, 2007).
Fonte: neidanitalia
“Ogni ricerca avviene sempre dentro la cornice di un paradigma. Pur essendo un oggetto di difficile definizione, un paradigma si può intendere essere costituito da un insieme di assunzioni o premesse che “guidano l’azione” “epistemica” (Mortari, 2007).
Prospettive alternative e complementari nella ricerca scientifica (von Wright, 1971).
Prospettiva galileiana
Prospettiva aristotelica
Per approfondire:
Intervista ad Hans Georg Gadamer – Il metodo dell’ermeneutica
Messa in discussione della necessità scientifica di focalizzarsi soltanto su eventi decontestualizzati potenzialmente controllabili, reversibili, riproducibili “mettendo tra parentesi”:
“[...] studiare la realtà significa studiare le reti di relazioni che si vanno strutturando e seguirle nelle loro trasformazioni. [...], la logica casuale-lineare tipica dell’approccio positivistico risulta inadeguata e viene sostituita con una logica circolare-ricorsiva. [...]. Inoltre ogni sistema vivente risulta avere una sua storia, che consiste nell’evoluzione dei suoi processi auto-organizzativi; di conseguenza conoscere significa raccontare storie. Dall’ecologia emerge, dunque, una nuova epistemologia relazionale e narrativa” (Mortari, 2007).
Per approfondimenti:
La scienza della vita secondo F.Capra in Scienza e Conoscenza
Edgar Morin, Educazione e globalizzazione
Fonte: Politecnico di Torino.
Tabella tratta da L.Mortari, Cultura della ricerca e pedagogia. Prospettive epistemologiche, Carocci, Roma, 2007, pp. 31-32
Tabella tratta da L.Mortari, Cultura della ricerca e pedagogia. Prospettive epistemologiche, Carocci, Roma, 2007, pp. 31-32
Tabella tratta da L.Mortari, Cultura della ricerca e pedagogia. Prospettive epistemologiche, Carocci, Roma, 2007, pp. 31-32
Tabella tratta da L.Mortari, Cultura della ricerca e pedagogia. Prospettive epistemologiche, Carocci, Roma, 2007, pp. 31-32
L’evento educativo, in quanto fenomeno complesso, non è comprimibile in dispositivi epistemici di tipo matematico-sperimentale, dispositivi questi che perdono molte delle informazioni utili alla comprensione dell’oggetto di ricerca (Mortari, 2007).
Richiamando Dewey si può sottolineare il vincolo “per la ricerca in educazione di fare riferimento a problemi effettivamente avvertiti come significativi nella pratica educativa e la necessità di valorizzare la fase di formulazione delle ipotesi e di progettazione della ricerca, ponendo attenzione a un nesso coerente tra teoria di riferimento, ipotesi di ricerca e procedure scelte per l’indagine” (Mantovani 1995).
“Come ha notato Richardson, l’immagine che meglio restituisce il processo complesso della ricerca qualitativa è il cristallo che raccoglie la luce e la scompone, rifrangendola in una molteplicità di direzioni ricombinando simmetria e sostanza in una varietà di forme e colori” (Dovigo 2002).
Il ricercatore
è pienamente coinvolto nella ricerca e si presenta come un soggetto situato all’interno dell’indagine stessa.
La ricerca
può avere quattro possibili utilizzi:
Il rigore scientifico
non viene valutato in termini di replicabilità ma in termini di coerenza complessiva dell’indagine.
E’ possibile individuare diversi livelli di confronto e utilizzo tra la ricerca qualitativa e quella quantitativa:
A) parte dall ‘interno dell’evento/esperienza educativa, evidenziandone la struttura problematica(rendendo estremamente evidenti sia i nessi e le relazioni che la compongono, sia le apparenti dicotomie che la semplificano su un piano conoscitivo di primo livello)
B) consente di distanziarsene, allo scopo di ottenerne una migliore comprensione ed un miglior controllo, attraverso ipotesi interpretative ed operative empiricamente verificabili.
Costruzione di conoscenza di secondo livello
Superamento di posizioni epistemiche che prevedono di :
1. La pedagogia nel quadro delle scienze della formazione
2. La pedagogia come ambito di ricerca empirica e critico/teoretica
3. La ricerca empirica in pedagogia
4. La ricerca critico/teoretica in educazione
5. Gli oggetti della ricerca in educazione
6. La formazione come oggetto di ricerca pedagogica: ambiti, livelli e dimensioni
7. La nozione di esperienza come categoria formativa
8. L'agire educativo: contesti, intenzioni, ragioni
9. Le pratiche dell'educazione. Situatività, legittimazione, controllo, riflessività
10. Epistemologia della ricerca empirica in pedagogia
11. I Metodi della ricerca pedagogica: i metodi della ricerca empirica e qualitativa
Bobbio A., Scurati C.(a cura di), Ricerca pedagogica e innovazione educativa. Strutture, linguaggi, esperienze, Armando, Roma, 2008.
De Mennato P. , La ricerca "partigiana". Teorie di ricerca educativa, Liguori, Napoli, 1999.
Demetrio D., Micropedagogia. La ricerca qualitativa in educazione, La nuova Italia, Firenze, 1992
Guba, E. G., & Lincoln, Y. S. (1994). Competing paradigms in qualitative research. In N. K. Denzin & Y. S. Lincoln (Eds.), Handbook of qualitative research (pp. 105-117). Sage, London.
Kuhn T.S. (1969), La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Enaudi, Torino (ed. or. The Structure of Scientific Revolution, The University of Chicago Press, Chicago 1962).
Lumbelli L., Qualità e quantità nella ricerca empirica in pedagogia, in Becchi E., Vertecchi B., (a cura di), Manuale critico della sperimentazione e della ricerca educativa, Franco Angeli, Milano, 1984.
Mortari L., Cultura della ricerca e pedagogia, prospettive epistemologiche, Carocci, Roma, 2007
1. La pedagogia nel quadro delle scienze della formazione
2. La pedagogia come ambito di ricerca empirica e critico/teoretica
3. La ricerca empirica in pedagogia
4. La ricerca critico/teoretica in educazione
5. Gli oggetti della ricerca in educazione
6. La formazione come oggetto di ricerca pedagogica: ambiti, livelli e dimensioni
7. La nozione di esperienza come categoria formativa
8. L'agire educativo: contesti, intenzioni, ragioni
9. Le pratiche dell'educazione. Situatività, legittimazione, controllo, riflessività
10. Epistemologia della ricerca empirica in pedagogia
11. I Metodi della ricerca pedagogica: i metodi della ricerca empirica e qualitativa
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