L’osservazione: “Comportamento specifico di attenzione ad un particolare evento: si distingue dal semplice guardare poiché è uno sguardo intenzionale, mirato, attivo, non generico, che tende a mettere a fuoco ciò che l’osservatore ritiene più rilevante e significativo in relazione ai suoi interessi, alle sue motivazioni, alle ragioni che hanno promosso la rilevazione dei dati.” (Mantovani, 1995)
E’ possibile sintetizzare nel seguente schema i passaggi essenziali di un’osservazione scientifica:
FORMULAZIONE DELLE IPOTESI
↓
OSSERVAZIONE
↓
ELABORAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI
L’osservazione nella ricerca pedagogica è sempre un processo selettivo: la scelta di cosa guardare è guidata dagli obiettivi della ricerca e dalla prospettiva teorica di riferimento. Risulta uno strumento di indagine molto idoneo quando si vogliono studiare ad esempio le interazioni tra i bambini o i fatti educativi di comunità specifiche.
Tipologie di osservazione
Osservazione sul campo
Osservazione in laboratorio
Strumenti utilizzati nelle osservazioni:
A titolo di esempio si possono citare le celebri osservazioni condotte da Piaget sulle situazioni sperimentali condotte sui bambini.
La grounded theory
“Proprio al fine di garantire che il metodo non sia concepito come un format, che s’impone sul flusso della realtà educativa, al ricercatore viene suggerito di interpretare la grounded theory research non come un percorso predefinito, ma come una mappa in via di continua elaborazione” (Mortari, 2007).
Per approfondimenti:
Charmaz K. (2005), Grounded theory in The 2 I Century, in Denzin N., Lincoln Y. (2005), Handbook of Qualitative Research, Third Ed., Sage, Thousand Oaks (CA)
Corbetta, P. (2005). La ricerca sociale: metodologia e tecniche – III. Le tecniche qualitative. Il Mulino, Bologna
Tarozzi, M. (2008). Cos’è la Grounded Theory. Carocci, Roma
Glaser B., Strauss A. (2009), La Scoperta della grounded theory. Strategie per la ricerca qualitativa, Armando, Roma
Il metodo fenomenologico-eidetico
“Nell’interpretazione eidetica l’oggetto del metodo fenomenologico è quel fenomeno costituito da significato dell’esperienza vissuta così come è percepita dai partecipanti. Affinché tale significato si costituisca come oggetto di indagine viene loro chiesto di descrivere un esperienza che hanno vissuto, non una esperienza vicariante e nemmeno una riflessione sulla loro esperienza, tantomeno considerazioni generali sul tema della ricerca” [...] Ciò che caratterizza il metodo fenomenologico è la postura del ricercatore, che deve astenersi dal formulare supposizioni o ipotesi e deve mantenere sempre il suo pensiero legato ai dati che raccoglie dall’analisi dei fenomeni” (Mortari, 2007).
Per approfondimenti:
Van Kaam A. (1966), Existential Foundations of Psychology, Dequense University Press, Pittsburgh (PA)
Moustakas C., (1994), Phenomenological Research Methods, Sage, Thousand Oaks (CA)
La narrative inquiry
Metodologia di indagine che si focalizza sulla comprensione del modo in cui individui e gruppi danno significato alle loro esperienze intese come narrazioni. Nel framework della narrative inquiry la narrazione è sia fenomeno oggetto di studio sia il metodo di studio (Clandinin, Connelly, 2000). Campi di ricerca collegati sono l’analisi dei testi narrativi, la narratologia e le storie di vita.
Per approfondimenti:
Bruner J,.(1996), La cultura dell’educazione . Nuovi orizzonti per la scuola, Saggi Universale Economica Feltrinelli, Milano, 2001
Clandinin J.D., Connelly M., Il curriculum come narrazione, Loffredo, Napoli, 1997
Clandinin J.D., Connelly M., Narrative inquiry , Jossey-Bass, San Francisco (CA), 2000
Dewey J., Esperienza e educazione, La Nuova Italia, Firenze, 1993
Striano M. La funzione riflessiva ed autoformativa della narrazione attraverso la scrittura, in DemetrioD. (a cura di), Per una pedagogia e didattica della scrittura Unicopli, Milano, 2007, pp. 296-306
Striano M. La narrazione come dispositivo di riflessione sull’esperienza educativa in Gamelli I. (a cura di), Il prisma autobiografico. Riflessi interdisciplinari del racconto di sé, Unicopli, Milano, 2003
L’intervista
“ Scambio verbale fra due persone, una delle quali cerca, ponendo delle domande più o meno rigidamente prefissate, di raccogliere informazioni o opinioni dall’altra su un particolare tema” (Mantovani, 1995)
E’ una relazione tra due persone con ruoli e compiti differenti:
Ruolo: orienta l’intervista attraverso ascolto attivo
INTERVISTATORE → Ruolo: orienta l’intervista attraverso ascolto attivo
→ Doveri: relazione empatica, rispetto
INTERVISTATO → Ruolo: soggetto attivo della produzione di dati
→ Diritti: essere accettato e non giudicato, essere consapevole di fini e obiettivi
L’intervista in ambito pedagogico non è semplice raccolta di informazioni ma possibilità di conoscere in maniera più ampia e personalizzata le storie di vita dei soggetti.
Tipologie di interviste:
Analisi delle interviste:
Per approfondimenti:
R. Atkinson, L’intervista narrativa. Raccontare la storia di sé nella ricerca formativa, organizzativa e sociale, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2002
D. Demazière, C. Dubar, Dentro le storie. Analizzare le interviste biografiche, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2000
Lo studio di un caso
“Lo studio di un caso è una strategia di ricerca che viene attivata quando s’intende acquisire adeguata comprensione di un fenomeno visto nella sua singolarità e originalità. Ciò che si cerca è una comprensione larga e profonda del fenomeno, attraverso la messa a fuoco delle interazioni fra i vari fattori, senza occuparsi di produrre generalizzazioni” (Mortari, 2007).
Per approfondimenti:
Merriam S.B. (2001), Qualitative Research and Case Study Applications in Education, Joossey-Bass, San Francisco (CA)
Stake R. (1994) Case Study, in Denzin, Lincoln (1994b) Handbook of Qualitative Research, First Ed., Sage, Thou-sand Oaks (CA)
La ricerca-azione
” La ricerca-azione intende cercare nuove forme di collaborazione fra chi opera e chi fa ricerca, che garantiscano al tempo stesso l’aderenza ai problemi e ai contesti concreti e la loro verifica in campo da un lato e la rigorosità dei procedimenti e dei risultati della ricerca dall’altro.” (Mantovani, 1995)
Caratteristiche della ricerca-azione:
“La Ricerca azione partecipativa si connota per i seguenti aspetti, tra loro connessi, così brevemente riepilogati:
Tipologie di ricerca:
In pedagogia questi tipi di ricerca rispondono ad un bisogno di maggiore aderenza alla realtà educativa dei contesti studiati, permette il coinvolgimento degli operatori nella definizione del problema da studiare e risulta per questo particolarmente efficace nello studio delle comunità locali e nelle situazioni educative di disagio e marginalità.
Per approfondimenti:
D. Demetrio, Micropedagogia. La ricerca qualitativa in educazione, La nuova Italia, Firenze, 1992
Ricerca Azione
1. La pedagogia nel quadro delle scienze della formazione
2. La pedagogia come ambito di ricerca empirica e critico/teoretica
3. La ricerca empirica in pedagogia
4. La ricerca critico/teoretica in educazione
5. Gli oggetti della ricerca in educazione
6. La formazione come oggetto di ricerca pedagogica: ambiti, livelli e dimensioni
7. La nozione di esperienza come categoria formativa
8. L'agire educativo: contesti, intenzioni, ragioni
9. Le pratiche dell'educazione. Situatività, legittimazione, controllo, riflessività
10. Epistemologia della ricerca empirica in pedagogia
11. I Metodi della ricerca pedagogica: i metodi della ricerca empirica e qualitativa
Atkinson R. , L'intervista narrativa. Raccontare la storia di sé nella ricerca formativa, organizzativa e sociale, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2002
Becchi E., Vertecchi B., Manuale critico della sperimentazione e della ricerca educativa, Franco Angeli, Milano, 1985; .
Lucisano P., Salerni a., Metodologia della ricerca in educazione e formazione, Carocci, Roma, 2002.
Demazière D. , Dubar C. , Dentro le storie. Analizzare le interviste biografiche, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2000
Dovigo F. , Etnopedagogia. Viaggiare nella formazione, Franco Angeli, Milano, 2003
Mantovani S. (a cura di), La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi, Mondadori Milano, 1998.
Mantovani S. (1998). La ricerca sul campo in educazione, Bruno Mondadori, Milano
Orefice P., La ricerca azione partecipativa. Teoria e pratica. La creazione dei saperi nell'educazione di comunità per lo sviluppo locale, Liguori, Napoli, 2006.
Pinto Minerva F. (a cura di), La ricerca educativa tra pedagogia e didattica. Itinerari di Giacomo Cives, Progedit, Bari, 2006
Postic M., De Ketele J.M. , Osservare le situazioni educative. I metodi osservativi nella ricerca e nella valutazione, SEI, Torino, 1993
Pourtois J.P., La ricerca-azione in pedagogia, in E. Becchi, B. Vertecchi, Manuale critico della sperimentazione e della ricerca educativa, FrancoAngeli, Milano, 1985;
Scurati C., Zanniello G. (a cura di), La Ricerca-Azione, Tecnodid, Napoli, 1993.
Trinchero R., Manuale di ricerca educativa, Franco Angeli, Milano, 2011
Viganò R., Pedagogia e sperimentazione. Metodi e strumenti per la ricerca educativa, Vita e Pensiero, Milano, 2002
La ricerca sul campo in educazione, Volume 1 Di Silvia Kanizsa
1. La pedagogia nel quadro delle scienze della formazione
2. La pedagogia come ambito di ricerca empirica e critico/teoretica
3. La ricerca empirica in pedagogia
4. La ricerca critico/teoretica in educazione
5. Gli oggetti della ricerca in educazione
6. La formazione come oggetto di ricerca pedagogica: ambiti, livelli e dimensioni
7. La nozione di esperienza come categoria formativa
8. L'agire educativo: contesti, intenzioni, ragioni
9. Le pratiche dell'educazione. Situatività, legittimazione, controllo, riflessività
10. Epistemologia della ricerca empirica in pedagogia
11. I Metodi della ricerca pedagogica: i metodi della ricerca empirica e qualitativa
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