Un dipinto di Jean-Baptiste Isabey (1767-1855), Museo del Louvre. Nel quadro sono ritratti i rappresentanti delle maggiori potenze europee riuniti a Vienna tra novembre 1814 e giugno 1815: il duca di Wellington, vincitore a Waterloo (il primo a sinistra in piedi); il principe di Hardenberg, rappresentante della Prussia (seduto di lato in primo piano); il principe di Metternich, (in piedi al centro, in calzoni bianchi e con il braccio destro ripiegato); poi seduti il conte di Nesselrode, rappresentante della Russia, e lord Castlereagh, rappresentante dell’Inghilterra; il principe di Talleyrand (seduto a destra, con la parrucca e il braccio sul tavolo).
Il congresso di Vienna, sulla base dei principi di legittimità e di equilibrio, cercò in generale di cancellare a livello geo-politico le tracce dell’esperienza napoleonica. L’Europa disegnata a Vienna presentava nella zona occidentale e in quella settentrionale stati nazionali corrispondenti, a parte l’Irlanda, a quelli attuali; nella zona centrale una serie di stati-cuscinetto (Paesi Bassi, Renania prussiana, Regno di Sardegna, Confederazione svizzera) attorno al confine orientale della Francia dovevano prevenirne eventuali tentativi di espansione; la parte orientale era contraddistinta dalla compresenza di tre grandi imperi: russo, austriaco e ottomano. Sia la Germania che l’Italia, infine, erano prive di una unità statale.
Il patto della Santa Alleanza fu sottoscritto nel 1815 dallo zar Alessandro I di Russia, dall’imperatore d’Austria Francesco I e dal re di Prussia Federico Guglielmo III.
Nel novembre 1815 la Gran Bretagna sottoscrisse insieme ad Austria, Russia e Prussia il patto della Quadruplice Alleanza.
La Francia dal ritorno dei Borbone alla rivoluzione di luglio
Dalla monarchia orléanista alla Seconda Repubblica e all’Impero di Napoleone III
Il Regno Unito dei Paesi Bassi
Il Regno Unito dei Paesi Bassi viene creato al Congresso di Vienna unendo i territori del Belgio (a sud), antico possedimento austriaco, e quelli delle Province Unite (a nord), cioè l’Olanda, sotto la corona olandese di Guglielmo di Orange-Nassau, per formare uno stato cuscinetto contro eventuali mire espansionistiche della Francia. Le due parti del regno erano divise per lingua, religione (cattolici i Belgi, protestanti gli Olandesi), e per vocazione economica (attività industriale il Belgio e attività prevalentemente commerciale l’Olanda).
La nascita del Regno del Belgio
Insofferenti dell’unione con l’Olanda i Belgi organizzano una rivolta contro gli Olandesi a Bruxelles il 25 agosto 1830. Grazie all’appoggio del re di Francia Luigi Filippo d’Orléans, che proclama il principio del “non intervento” per scongiurare un intervento della Santa Alleanza, i Belgi proclamano l’indipendenza che viene loro riconosciuta dalle grandi potenze europee nel dicembre 1830. Nasce così il Regno del Belgio, riconosciuto come stato neutrale, sotto la corona di Leopoldo di Sassonia-Coburgo.
Il Regno di Polonia
La zona in grigio chiaro mostra il Regno di Polonia, chiamato anche Regno del Congresso; la linea tratteggiata scura indica i confini del regno polacco prima delle sue spartizioni. Nel 1815, dalla dissoluzione del Ducato di Varsavia, nasce in seguito alle decisioni del Congresso di Vienna, il Regno di Polonia, formalmente indipendente ma in realtà stato vassallo dell’Impero Russo, sotto l’unione personale della corona dello zar di Russia. Con l’insurrezione di Varsavia, nel novembre 1830, i Polacchi si rivoltano contro l’assolutismo russo per ottenere l’indipendenza, ma nel settembre 1831, senza l’auspicato appoggio della Francia di Luigi Filippo, l’insurrezione viene repressa dall’esercito russo.
L’Inghilterra dalla repressione alle riforme
L’Impero Asburgico e la Prussia
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11. Gli eventi del primo Ottocento. Francia e Gran Bretagna
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19. La Germania e l'egemonia europea
20. La Francia dall'impero di Napoleone III alla Terza Repubblica
22. Colonialismo, imperialismo e Africa
23. Colonialismo, imperialismo e Asia
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28. L'Europa di lingua tedesca
29. La Russia parlamentare e rivoluzionaria
30. I blocchi contrapposti e il riarmo
31. 1914
T.Detti, G.Gozzini, Storia contemporanea. I. L'Ottocento
Karl Polanyi, La grande trasformazione, Torino, Einaudi, 1974 (approfondimento facoltativo)
Eric J. Hobsbawm, Le rivoluzioni borghesi (1789-1848), Milano, il Saggiatore, 1963 (approfondimento facoltativo)
Benedetto Croce, Storia d'Europa nel secolo XIX, Bari, Laterza, 1932 (approfondimento facoltativo)
Federico Chabod, L'idea di nazione, Bari, Laterza, 1961 (approfondimento facoltativo)