L’allargamento dei diritti politici stimola la nascita di nuovi partiti, i quali, come associazioni volontarie tese ad influenzare le decisioni politiche, si rivolgono ad elettorati composti ormai da milioni di individui.
Frattanto, l’economia della grande industria e della finanza determina il formarsi di poteri sociali forti -industriali, banchieri, agrari- i quali tendono ad associarsi (lobby, sindacati padronali) per difendere i propri interessi e imporre ai governi provvedimenti vantaggiosi, come il protezionismo doganale.
In un modo o nell’altro, l’emergere di una società di grandi numeri (molti operai, molti elettori, molti consumatori, ecc.) e di potenti èlites sociali determina una tendenza all’organizzazione: chi si organizza ha modo di contare; chi non si organizza rischia di essere schiacciato. Rudolf Hilferding parlerà, per l’Europa del tardo Ottocento, di “capitalismo organizzato”.
Letture:
E.J.Hobsbawm, L’età degli imperi 1875-1914, Laterza 2005
P.Pombeni, Partiti e sistemi politici nella storia contemporanea, Il Mulino 1985
L’allargamento del diritto di voto stimola la nascita di nuovi partiti, dotati di una organizzazione complessa, presenti su tutto il territorio nazionale, tesi alla conquista del consenso elettorale e dunque del governo.
Si tratta di associazioni molto diverse dai vecchi partiti di età liberale, i quali si muovevano all’interno di sistemi elettorali censitari e caratterizzati dai piccoli numeri. Tendono ad essere partiti di massa.
Una cronologia sommaria:
I nuovi partiti fanno riferimento, per lo più, alla cultura politica socialista e alla cultura politica cattolica, che sono le più capaci di interpretare le tensioni e le aspirazioni della vivace società urbana dell’Europa occidentale tardo-ottocentesca e che non mancano, al tempo stesso, di mettere radici nelle aree rurali più modernizzate.
Più tardi, soprattutto nel primo Novecento, emergeranno anche partiti nazionalisti, che faranno riferimento alle ideologie della nazione.
I gruppi di pressione, un altro prodotto della “società organizzata”, difendono interessi specifici e hanno obiettivi egualmente specifici ma spesso ricorrono, come i partiti, a strategie di mobilitazione popolare.
Gruppi di pressione emergono soprattutto laddove il potere politico è più svincolato dal parlamento e dai partiti, e risulta dunque più esposto all’azione delle lobbies.
Il caso classico è la Germania, dove a fine secolo emergono potenti associazioni, che difendono espliciti interessi sociali (Lega degli Agrari), chiedono politiche estere aggressive (Società coloniale, Associazione della flotta), sollecitano il nazionalismo e il razzismo (Associazione pantedesca). Ma anche nei gruppi più ideologici e populisti, non è difficile individuare la mano di specifici interessi industriali o finanziari.
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29. La Russia parlamentare e rivoluzionaria
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31. 1914
E.J.Hobsbawm, L'età degli imperi 1875-1914, Laterza 2005
P.Pombeni, Partiti e sistemi politici nella storia contemporanea, Il Mulino 1985