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Lucia Valenzi » 6.La prima guerra mondiale e il primo dopoguerra


La prima guerra mondiale: guerra europea

La prima guerra mondiale vede l’intervento di potenze extraeuropee: gli USA sono per la prima volta molto presenti, prima di tutto dal punto di vista finanziario. Si tratta però di una guerra combattuta sul suolo europeo, è stata anche definita “guerra civile europea”. Lo scontro nella penisola balcanica tra la tendenza espansionistica tedesca verso est e l’Impero Ottomano sconvolge i sistemi di alleanze e scatena il conflitto.

La penisola balcanica. Fonte: Wikipedia.

La penisola balcanica. Fonte: Wikipedia.


La prima guerra mondiale: ultima guerra ottocentesca

La modernità della prima guerra mondiale è in contraddizione con la presenza di alcuni strascichi delle vecchie ideologie, è l’ultima espressione del nazionalismo ottocentesco. L’assassinio dell’arciduca d’Austria solleciterà tutti gli irredentismi. Anche se la responsabilità dello scatenamento della guerra è condivisa da tutti, la retorica dell’autodifesa porta ogni Stato ad accusare l’altro.

Nazionalità nell’Austria-Ungheria (cens.1910)
Tedeschi 23,9%
Ungheresi 20,2%
Cechi 12,6%
Polacchi 10,0%
Ruteni [Ucraini] 7,9%
Rumeni 6,4%
Croati 5,3%
Slovacchi 3,8%
Serbi 3,8%
Sloveni 2,6%
Italiani 2,0%
Serbocroati Bosnia 1,2%

La prima guerra mondiale: guerra moderna

Il Novecento è il secolo delle masse e la I guerra mondiale è una guerra moderna per le sue enormi dimensioni. Sono pesantemente coinvolte le popolazioni civili. C’è anche una grave crisi alimentare, la fame nel cosiddetto fronte interno, causata dalla priorità di approvvigionamento delle truppe. Si tratta anche di una guerra tecnologica: viene usato il gas, i carri armati.

Mezzi della guerra moderna. Fonte: Wikipedia.

Mezzi della guerra moderna. Fonte: Wikipedia.


La prima guerra mondiale: guerra di trincea

La guerra vuole essere veloce, distruttiva, ma diventa una guerra statica: una guerra di trincea. Soldati e ufficiali provenienti da diversi gruppi sociali si incontrano e scontrano nelle trincee. Al ritorno contadini e ceti medi pretenderanno un risarcimento per il loro sacrificio alla patria.

La grande guerra

Uomini contro

Guerra di trincea. Fonte: Wikipedia.

Guerra di trincea. Fonte: Wikipedia.


La III Internazionale

I partiti socialdemocratici della II internazionale che avevano in ogni parlamento europeo votato i crediti di guerra vengono contestati da alcune minoranze, che poi daranno luogo ai partiti comunisti e alla III Internazionale. Il pensiero di Marx viene interpretato secondo una visione in cui l’elemento soggettivo di rottura e di volontà politica viene rivalutato ai danni di una vecchia visione tutta oggettiva e deterministica. Lenin usa lo slogan: trasformare la guerra imperialista in guerra civile.

Jean Jaurès il socialista francese pacifista assassinato nel 1914. Fonte: Wikipedia

Jean Jaurès il socialista francese pacifista assassinato nel 1914. Fonte: Wikipedia


L’entrata in guerra dell’Italia

L’Italia entra in guerra dopo un anno di battaglie in cui la maggioranza neutralista (cattolici, socialisti e liberali) viene messa sotto scacco da una minoranza interventista, nella quale sono attivi Mussolini e D’Annunzio. Nonostante i deputati manifestino la loro volontà depositando i biglietti da visita nella portineria di casa Giolitti, la soluzione è una sorta di colpo di stato: il patto segreto di Londra, in base al quale l’Italia entra in guerra a fianco dell’Intesa.

Mussolini e D’Annunzio. Fonte: Wikipedia.

Mussolini e D'Annunzio. Fonte: Wikipedia.


Il fronte interno italiano

I socialisti italiani hanno uno slogan diverso sia dagli altri partiti socialdemocratici europei (che hanno appoggiato la guerra) sia dalle minoranze rivoluzionarie della nascente III Internazionale: lo slogan “nè aderire nè sabotare”. Con la grave sconfitta di Caporetto subentra in tutto il paese una forte reazione patriottica.

Mappa dell’avanzata austriaca e tedesca in seguito alla rotta italiana di Caporetto. Fonte: Wikipedia

Mappa dell'avanzata austriaca e tedesca in seguito alla rotta italiana di Caporetto. Fonte: Wikipedia


Gli USA in guerra

Con la prima guerra mondiale emerge l’importanza decisiva dell’intervento americano soprattutto dal punto di vista finanziario, con i 10 miliardi di dollari a Francia e Gran Bretagna e in seguito i piani di prestiti alla Germania per pagare le indennità di guerra. Ma questa presenza non si traduce ancora in una vera influenza politica. Wilson tenta una politica di apertura proponendo i 14 punti, che anticipano la futura ONU, ma viene bloccato proprio dal Congresso americano.

Thomas Woodrow Wilson (1856-1924). Fonte: Wikipedia.

Thomas Woodrow Wilson (1856-1924). Fonte: Wikipedia.


La pace di Versailles

La pace di Versailles non fa altro che preparare una nuova guerra, criminalizzando la Germania. Anche stati vincitori come l’Italia si dichiarano scontenti, col pretesto che non sarebbe stato pienamente applicato il trattato di Londra, coltivando così il mito della vittoria mutilata.

L’Europa nel 1920. Si noti 39) libera città di Danzica col corridoio di Danzica 14) la Slesia ceduta dalla Germania alla Polonia. Fonte: Wikipedia

L'Europa nel 1920. Si noti 39) libera città di Danzica col corridoio di Danzica 14) la Slesia ceduta dalla Germania alla Polonia. Fonte: Wikipedia


Il primo dopoguerra

Con la fine della guerra c’è un’accentuazione degli elementi autoritari a discapito della democrazia parlamentare. Dal punto di vista economico prevale il protezionismo. Nel clima sociale e politico del dopoguerra crescono le insoddisfazioni del ceto medio.
Nel 1923 in Germania si assiste ad un fenomeno di iperinflazione.

Banconota da un milione di marchi emessa dalla Repubblica di Weimar. Fonte: Wikipedia.

Banconota da un milione di marchi emessa dalla Repubblica di Weimar. Fonte: Wikipedia.


Crollo dello stato zarista russo

Gli sforzi tardivi di modernizzazione pur intrapresi da alcuni zar non erano riusciti ad ottenere risultati significativi: la grande massa di contadini poveri non si era sollevata da uno stato di mera sussistenza e non si erano sviluppati gli strati sociali intermedi. Nel 1917 al crollo endemico dello zarismo subentrò nella “rivoluzione di febbraio” un governo incapace di gestire il cambiamento.

Manifesto del film “La corazzata Potiomkin” di Ejzenstein (l’ammutinamento avvenne durante la rivolta del 1905). Fonte: Wikipedia

Manifesto del film “La corazzata Potiomkin” di Ejzenstein (l'ammutinamento avvenne durante la rivolta del 1905). Fonte: Wikipedia


La rivoluzione bolscevica

Prendono il potere nel novembre del 1917 i gruppi operai di Pietroburgo e Mosca, guidati da Lenin. Questi raggiunge il paese con l’aiuto della Germania, interessata ad indebolire la Russia. Il comunismo si concretizza in una statalizzazione di tutti i mezzi di produzione.

Assalto al Palazzo d’Inverno degli zar a Pietroburgo. Fonte: Wikipedia.

Assalto al Palazzo d'Inverno degli zar a Pietroburgo. Fonte: Wikipedia.


La pace di Best-Litovsk

Il prezzo della pace di Brest-Litovsk è molto alto. La Russia subisce una notevole riduzione del territorio: privata dei paesi baltici, della Polonia, dell’Ucraina ed altri territori occidentali.

Trotsky e Lenin  (al centro in piedi) in una foto scattata con alcuni soldati di Pietrogrado, 1921. Fonte: Wikipedia.

Trotsky e Lenin (al centro in piedi) in una foto scattata con alcuni soldati di Pietrogrado, 1921. Fonte: Wikipedia.


Il gruppo dirigente bolscevico

Dal comunismo di guerra, con la statalizzazione completa di tutti i mezzi di produzione, si passa alla NEP, Nuova Politica Economica, molto più duttile, che prevede forme di iniziativa da parte dei ceti borghesi. Con la morte di Lenin nel 1924 il dibattito tra le diverse scelte sfocia in una lotta per il potere molto dura all’interno del gruppo dirigente.

Lenin e Stalin nel 1924. Fonte: Wikipedia.

Lenin e Stalin nel 1924. Fonte: Wikipedia.


Stalin

Prevale Stalin che elimina anche materialmente uno dopo l’altro tutti i suoi avversari. Anche Trozky verrà ucciso in Messico nel 1940. Stalin si dà un suo apparato teorico parlando di socialismo in un solo paese, per giustificare con l’accerchiamento internazionale la collettivizzazione forzata delle terre, le purghe interne e la persecuzione di minoranze nazionali.

Iosif Vissarionovič Džugašvili, Stalin (1878-1953). Fonte: Wikipedia

Iosif Vissarionovič Džugašvili, Stalin (1878-1953). Fonte: Wikipedia


I materiali di supporto della lezione

Eric Hobsbawm, Il secolo breve 1914-1991, Milano, BUR, 2007.

John Reed, I dieci giorni che sconvolsero il mondo, Milano, BUR 2006.

Mar Ferro, La rivoluzione russa del 1917, Milano, Mursia, 1970.

Si consiglia inoltre la visione dei seguenti film:

La corazzata Potiomkin e Ottobre di Sergej M. Eizenštejn (1928).

E la nave va di Federico Fellini (1983).

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