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Rocco Pititto » 14.Disturbi del linguaggio e ritardo mentale: ipotesi di intervento


Il linguaggio e lo sviluppo mentale

Nell’uomo, il pensiero tende a manifestarsi nel e attraverso il linguaggio, sia esso linguaggio verbale o linguaggio non verbale; il linguaggio, a sua volta, esprime sempre un pensiero:

  • Nel divenire dell’uomo, sviluppo mentale, sviluppo linguistico e sviluppo relazionale si implicano a vicenda:
    • non si dà nell’uomo sviluppo mentale senza sviluppo linguistico
    • non si dà nemmeno sviluppo linguistico senza sviluppo mentale e sviluppo relazionale
    • i rapporti sociali determinano e condizionano i processi mentali e i processi linguistici
    • i diversi processi di sviluppo definiscono la realtà stessa dell’uomo

Lo sviluppo linguistico

Bambini con ritardo linguistico

Il caso dei gemelli descritti da Lurija

  • Lurija e Yudovich parlano di due gemelli, i quali, pur possedendo un’intelligenza normale, a causa di in ritardo congenito del linguaggio di natura cerebrale, si comportavano in maniera primitiva e, in ritardo, rispetto all’età anagrafica.
  • I gemelli erano incapaci di separare la parola dall’azione, di controllare l’orientamento, di programmare l’azione, di formulare gli scopi di un’attività con il ricorso alla parola.
  • Separati, i due gemelli acquisirono un normale sistema linguistico e furono in grado di esprimere un’attività produttiva e costruttiva e una serie di operazioni intellettuali, prima precluse.
  • I miglioramenti furono possibili in seguito all’acquisizione di un sistema linguistico, unico fattore cambiato nel frattempo.

Mancanza del linguaggio e sviluppo dell’uomo

  • La mancanza del linguaggio nell’individuo non pregiudica di per sé la presenza di un’attività mentale, sufficientemente sviluppata, ma ne rende più difficili l’acquisizione e l’esercizio stesso.
  • Esemplare è il caso dei bambini sordi, che, privi del linguaggio verbale, hanno capacità mentali intatte, a condizione che esse siano diversamente coltivate, anche con mezzi non linguistici. Non coltivate, le capacità mentali corrono il rischio di atrofizzarsi.
  • Rimane vero che «un essere umano privo del linguaggio non è privo della mente o mentalmente deficiente, ma l’orizzonte delle sue capacità di pensiero è gravemente limitato, e lo confina, in pratica, in un mondo angusto, immediato» (O. Sacks, Vedere voci. Un viaggio nel mondo dei sordi, Milano 1990, p.65).

Pennisi: psicopatologia e linguaggio

Breve storia dei sordi

Sistema di segni e intervento sul linguaggio

Un individuo è condannato a vivere in una condizione d’inferiorità intellettuale permanente, qualora, per diversi motivi, non sia in grado di apprendere un sistema appropriato di segni, siano essi linguistici o non linguistici.

  • Il possesso di un sistema di segni, non necessariamente di segni fonici, è fondamentale, perché in sua assenza, non c’è neppure pensiero.
  • «quando si comunica ad un bambino cieco e sordo un sistema di segni, che sia una trasposizione della lingua fonetica in quella tattile, si compie un passo decisivo che rende reale la possibilità di sviluppo di tale bambino»(A. Schaff, Linguaggio e conoscenza, Roma 1973, p. 109).
  • in caso di deprivazione sensoriale, e in assenza di interventi adeguati e tempestivi, nel bambino si producono difficoltà gravi nell’eloquio, ritardo linguistico e disturbi dell’apprendimento.

Lingua dei segni

Lo sviluppo del bambino e la tv

Il deficit uditivo

Le condizioni mentali per l’apprendimento del linguaggio

Lo sviluppo delle capacità linguistiche del bambino è legato allo sviluppo della personalità dell’essere umano.

  • la presenza nel bambino di capacità linguistiche sufficientemente sviluppate rappresenta la condizione necessaria perché avvengano quei processi che consentano:
    • la maturazione di interessi intellettuali e pratici
    • l’affermazione di uno stato di equilibrio nei rapporti affettivi
    • la possibilità di una più ampia e più adeguata socializzazione

Il dialogo e gli scambi comunicativi, svegliano l’immaginazione e la mente, conducono all’autonomia e alla sicurezza, producono vivacità e serenità di carattere.

Presentazione di casi esemplari: Victor, Kaspa Hauser, Helen Keller

  • I disturbi del linguaggio
  • Victor: il “ragazzo selvaggio”
  • L’enfant sauvage di F. Truffaut
  • L’enigma di Kaspr Hauser
  • Il caso di Helen Keller
  • Il racconto della vita di Helen Keller
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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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