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Rocco Pititto » 9.Firth e Halliday: la classificazione delle funzioni del linguaggio


La funzione sociale del linguaggio

  • Nel modello di Jakobson è assente il riferimento ad un uso più sociale del linguaggio.
  • Firth e Halliday considerano il linguaggio come un fenomeno sociale e integrano il modello jakobsoniano sotto l’aspetto sociale;
  • L’approccio di Firth e di Halliday allo studio delle funzioni del linguaggio riprende la nozione di “contesto situazionale” di Malinowski;
  • Secondo Malinowski, “la situazioni in cui le parole sono pronunciate non può essere trascurata e considerata estranea all’espressione linguistica”, mentre “lo studio di una lingua qualsiasi, parlata da un popolo[...], va condotto insieme allo studio delle condizioni ambientali e della cultura di questo popolo”.

Teoria della comunicazione

Etnografia del linguaggio

Firth e le funzioni sociali del linguaggio

Per Firth, nell’atto linguistico, inteso come fenomeno sociale, opererebbero forze come:

  • La comunione fatica, in funzione del conseguimento e della conservazione della solidarietà di gruppo
  • L’efficienza pragmatica, intesa come lavoro di accompagnamento delle diverse azioni
  • La progettazione e la guida all’azione, in quanto determinazione di un’azione che si deve compiere
  • L’allocuzione, come il ricorso a convenevoli, saluti
  • Un atto di impegno, nel senso che nel parlare si dà vita a certe forme di corteggiamento, promesse, assunzione di responsabilità

Il modello di Halliday

  • Nello studio delle funzioni del linguaggio, Halliday parte dall’osservazione del comportamento linguistico del bambino prescolarizzato e individua sette modelli (o funzioni, o usi) del linguaggio: strumentale, regolatorio, interazionale, personale, euristico, immaginativo e rappresentazionale.
  • Acquistando l’abilità di usare il linguaggio in una di queste funzioni, il bambino costruisce un potenziale di significato per quella funzione.
  • Le funzioni rinviano al potenziale cognitivo di ognuno e coinvolgono la capacità di socializzazione
  • Impiegare le funzioni significa dotarsi di strumenti più adeguati per la conoscenza di sé e delle cose.

Le funzioni del linguaggio nell’adulto

Halliday distingue tra le funzioni del linguaggio nel bambino e quelle nell’adulto:

  • Nel corso dello sviluppo del bambino avviene un processo di “riduzione funzionale” e il sistema di funzioni del linguaggio è sostituito da una organizzazione più elevata e più astratta, ma anche più semplice.
  • L’uomo adulto in ogni suo enunciato fa ricorso alle “macrofunzioni”, che Halliday chiama macrofunzione ideativa, interpersonale e testuale.
  • Le “macrofunzioni” raggruppano in un sistema universalmente identificabile l’infinità delle funzioni presenti nel linguaggio del bambino.

Le funzioni fondamentali del linguaggio

Le funzioni del linguaggio si possono ridurre sostanzialmente a tre:

  • la funzione di simbolizzazione, connessa alla capacità dell’uomo di rispecchiare cognitivamente e affettivamente le sue esperienze significative usando certi simboli
  • la funzione d’espressione, in relazione al processo di rispecchiamento dell’io e del mondo soggettivo da parte del parlante, che avviene nel parlare
  • la funzione di comunicazione interpersonale, definisce nell’incontro con gli altri la dimensione comunicativa dell’esperienza linguistica

Genesi e sviluppo del linguaggio infantile: Il contributo di Piaget e di Vygoskij

  • Lo sviluppo del linguaggio nel bambino
  • Piaget e l’egocentrismo infantile
  • Caratteristiche del pensiero e del linguaggio infantile
  • Il modello piagettiano di sviluppo del linguaggio
  • Il modello di Vygotskij
  • Caratteristiche del linguaggio
  • Piaget-Vygotskij: un confronto

I materiali di supporto della lezione

Le funzioni di Halliday

Teorie della comunicazione

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