“Ogni uomo è un’isola che affiora alla vita da un continente sommerso; vediamo altre isole e il mare ci sembra una barriera insuperabile, ma sotto il mare c’è una sola terra continua che ci lega l’uno all’altro [...]“(E. Paci).
Il ruolo del linguaggio
Il linguaggio come lavoro
Secondo la teoria del campo semantico, elaborata da J. Trier, a diverse epoche storico-culturali corrispondono differenti visioni del mondo, che a loro volta incidono sul significato delle parole. Cambia l’organizzazione della società e cambia il suo lessico. Il cambiamento del lessico accompagna il cambiamento della società.
Lo stesso termine può assumere accezioni semantiche diverse nel corso del tempo. Ogni messaggio possiede due livelli di significazione: uno formato sui codici socialmente stabiliti e l’altro sui sistemi d’interpretazione impliciti. I due livelli non sono fissi: c’è un passaggio continuo dal secondo al primo.
Il contesto situazionale di Malinowski
La teoria di Trier (4.1.1)
Secondo l’ipotesi del relativismo linguistico, detta ipotesi di Sapir-Whorf, la lingua impone al parlante una determinata visione del mondo e un certo modo d’interpretare le cose. Ogni lingua, possedendo un’organizzazione interna specifica, significa il reale in maniera differente. L’immagine del mondo del parlante dipende sempre dal suo sistema linguistico. Questo, a sua volta, è il prodotto di un determinato ambiente materiale e culturale. “I mondi in cui vivono differenti società sono mondi distinti, non sono semplicemente lo stesso mondo con etichette differenti” (E. Sapir, Cultura, linguaggio e personalità).
I modelli di Bühler e di Jakobson
1. Perché il linguaggio? Indicazioni preliminari
2. Io, tu, noi: i soggetti della comunicazione
3. L'origine del linguaggio nell'uomo
4. Processi linguistici e processi cognitivi. Le condizioni mentali per l'apprendimento del linguaggio
5. Teoria generale dei segni. Il segno linguistico
6. La teoria degli atti linguistici: Austin e Searle. Intenzionalità e coscienza
7. Produzione linguistica e sistema sociale. Ipotesi Sapir-Whorf e teoria del campo semantico
8. Lo studio delle funzioni del linguaggio: i modelli di Bühler e di Jakobson
9. Firth e Halliday: la classificazione delle funzioni del linguaggio
10. Genesi e sviluppo del linguaggio infantile: Il contributo di J. Piaget e di L. S. Vygotskij
12. Attività mentale e apprendimento del linguaggio. Mente e linguaggio
13. Prestazioni linguistiche, comportamenti individuali e stili familiari
14. Disturbi del linguaggio e ritardo mentale: ipotesi di intervento
15. Presentazione di casi esemplari: Victor, Kaspar Hauser, Helen Keller
Il contesto situazionale di Malinowski
1. Perché il linguaggio? Indicazioni preliminari
2. Io, tu, noi: i soggetti della comunicazione
3. L'origine del linguaggio nell'uomo
4. Processi linguistici e processi cognitivi. Le condizioni mentali per l'apprendimento del linguaggio
5. Teoria generale dei segni. Il segno linguistico
6. La teoria degli atti linguistici: Austin e Searle. Intenzionalità e coscienza
7. Produzione linguistica e sistema sociale. Ipotesi Sapir-Whorf e teoria del campo semantico
8. Lo studio delle funzioni del linguaggio: i modelli di Bühler e di Jakobson
9. Firth e Halliday: la classificazione delle funzioni del linguaggio
10. Genesi e sviluppo del linguaggio infantile: Il contributo di J. Piaget e di L. S. Vygotskij
12. Attività mentale e apprendimento del linguaggio. Mente e linguaggio
13. Prestazioni linguistiche, comportamenti individuali e stili familiari
14. Disturbi del linguaggio e ritardo mentale: ipotesi di intervento
15. Presentazione di casi esemplari: Victor, Kaspar Hauser, Helen Keller
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