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Rocco Pititto » 5.Teoria generale dei segni. Il segno linguistico


Il mondo dell’uomo come mondo di segni

La realtà del segno

  • Siamo circondati da «un universo di segni, un universo di messaggi, che, lo vogliamo o no, ci investono continuamente comunicandoci qualcosa. Ogni elemento culturale è un messaggio».
  • È mediante questi segni, costituiti da parole,da gesti, da sguardi, da testi, da opere culturali, da tracce della cultura materiale, che l’uomo si autocomprende e comprende gli altri e le cose e diventa, infine, soggetto della comunicazione.
  • Nell’uomo ogni tipo di conoscenza della realtà e di comunicazione con gli altri avviene attraverso il riconoscimento, l’utilizzo e lo scambio di di segni, linguistici ed extralinguistici, tessuto dell’esistenza.

Segno e segno linguistico

La riflessione sul segno è antica. Segno è “ciò che sta per qualcos’altro” (aliquid stat pro aliquo). Nel De doctrina christiana Agostino afferma che:

  • «ogni insegnamento ha come oggetto cose (res) o segni (signa): ma le cose si apprendono per mezzo dei segni»
  • «dei segni alcuni sono naturali (naturalia), altri intenzionali (data)»
  • «dei segni [...], alcuni riguardano la vista, i più l’udito, ben pochi gli altri sensi»
  • «tutti i segni, [...] li ho potuto esprimere con le parole, mentre assolutamente non potrei esprimere le parole con quei segni»

Agostino d’Ippona

Linguistica e semiologia

Nel Corso di linguistica generale (1916), De Saussure (1857-1913) afferma che la linguistica rientra in una scienza più vasta, la scienza dei segni o la semiologia.

  • Compito della semiologia è di studiare «la vita dei segni nel quadro della vita sociale» e dirci «in che cosa consistono i segni e quali leggi li regolano».
  • «La lingua è un sistema di segni esprimenti delle idee e, pertanto, è confrontabile con la scrittura, l’alfabeto dei sordomuti, i riti simbolici, le forme di cortesia, i segnali militari, ecc.ecc. Essa è semplicemente il più importante di tali sistemi».
  • Come ogni altro segno, il segno linguistico è oggetto della semiologia.

Breve scheda

Due brevi testi

Concetti base della linguistica di De Saussure

Ferdinad De Saussure

De Saussure e la nozione di segno

  • Il segno è «un’entità psichica a due facce», un significante, l’immagine acustica, e un significato, il concetto. «Il segno linguistico unisce non una cosa a un nome, ma un concetto e un’immagine acustica».
  • «Noi chiamiamo segno la combinazione del concetto e dell’immagine acustica».
  • I segni di cui si compone la lingua sono oggetti reali e la scienza della linguistica studia appunto i segni e i loro rapporti, chiamati dal linguista anche “entità concrete”.
  • L’associazione di un significante e di un significato costituisce l’entità linguistica.

I caratteri del segno linguistico

Il segno linguistico

Il significato linguistico e filosofico di De Saussure

Arbitrarietà del segno linguistico

Il segno linguistico, anche se parzialmente motivato, è arbitrario, perché il legame tra significato e significante si fonda su convenzioni o abitudini collettive.

Tuttavia, «È arbitrario, – scrive Raggiunti -, che quel determinato significante sia in rapporto con quel determinato significato; non è arbitrario, ma necessario, che un significante, qualunque sia, sia in rapporto con un significato, qualunque sia».

Anche se arbitrario, il segno linguistico ha una continuità nel sempo, che non esclude, però, una sua possibile alterazione.

Caratteristiche della lingua

La teoria degli atti linguistici: Austin e Searle

Intenzionalità e coscienza

  • Lo “spazio umano” del parlare
  • L’atto linguistico
  • J. L. Austin: l’atto linguistico e la fenomenologia linguistica
  • Parlare è una forma di comportamento: J. R. Searle
  • Coscienza e intenzionalità

I materiali di supporto della lezione

Breve scheda

Due brevi testi

Il segno linguistico

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