L'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, nato nel 1979 dall’archivio filmico del Pci e diretto per dieci anni da Cesare Zavattini, custodisce un imponente patrimonio suddiviso in quattro archivi – Audiovisivo, Fotografico, Sonoro, Cartaceo – che documenta la storia sociale e politica del Novecento, con particolare attenzione alla storia della sinistra, dei sindacati e dei movimenti collettivi. L’attuale archivio indicizza oltre 10.000 ore di filmati audiovisivi, 3000 di sonoro e 250.000 fotografie ed è gestito dal 2006 in collaborazione con l’Istituto Luce. Il sito Web offre alla consultazione gratuita un’ampia selezione di materiali dall’Archivio Audiovisivo e il catalogo di quello Fotografico. Tra i documenti accessibili nella Filmoteca: documentari di propaganda del Pci, rare inchieste sul Vietnam, film e reportage di grandi registi sulla questione meridionale, il movimento delle donne, quello degli studenti, il lavoro, il terrorismo, le feste e le manifestazioni di piazza. La Fototeca conserva immagini di argomento politico, storico-sociale, di storia del costume e della cultura.
La selezione di audiovisivi accessibile online è ampia e di qualità. Fruibile ad alta o bassa risoluzione, in formato Real, Quicktime o Windows è corredata di schede ricche e accurate (abstract, keywords, sommari, credits). Dal sito sono accessibili anche il catalogo delle pubblicazioni dell’AAMOD e una vasta e approfondita documentazione informativa sugli archivi, compresa una Guida, la Carta dei Servizi e delle utili FAQ che spiegano, tra l’altro, il modello di catalogazione adoperato. Da segnalare, infine, una sezione di News e una dedicata all’attività di ricerca e formazione della Fondazione.
Il catalogo informatizzato dell’archivio audiovisivo è gratuitamente consultabile online in una versione ridotta. Per la consultazione completa è necessario chiedere una password. La visione online dei video disponibili è libera e gratuita.
L'interfaccia del sito dell’AAMOD è semplice e immediata, con categorie ben definite e visualizzate in ogni pagina. Il link agli archivi rimanda al sito dell’Istituto Luce, creando qualche confusione. Buona tuttavia, su quest’ultimo, la catalogazione tematica dei contenuti, con varie opzioni di ricerca avanzata e risultati efficaci.