Il piruvato prende destini diversi a seconda di:
Lezione della Prof. Patrizia Carandente Giarrusso
In condizioni anaerobiche alcuni organismi fermentanti come il lievito, il piruvato viene convertito in etanolo e CO2.
Due tappe consecutive, che richiedono l’intervento di 2 Enzimi:
Quindi la fermentazione alcolica rigenera il NAD+, impedendo l’arresto della glicolisi.
In anaerobiosi ad es. muscolo in intensa attività fisica, in cui la richiesta di ATP è elevata ma rifornimento di O2 è scarso, l’unico modo per ottenere rapidamente ATP è attraverso la glicolisi.
Destino aerobico del piruvato è quindi impedito , l’unico modo per ottenere rapidamente ATP è attraverso la glicolisi.
Glicolisi consuma NAD+, è necessario rigenerarlo a partire dal NADH attraverso la fermentazione lattica.
Il piruvato viene ridotto a lattato da Lattico deidrogenasi (LDH), in presenza del coenzima NADH che viene ossidato a NAD+, indispensabile per continuare la glicolisi.
La conversione di piruvato in lattato avviene anche in aerobiosi.
Es . Eritrociti, in assenza di mitocondri, la glicolisi è l’unica fonte energetica.
Il lattato prodotto, esce dalla cellula ed entra nel flusso sanguigno.
Arriva alle cellule epatiche dove è ricovertito a piruvato per riformare glucosio attraverso la gluconeogenesi (Ciclo di Cori).
In condizioni aerobiche il piruvato viene completamente ossidato ad anidride carbonica ed acqua con produzione di una grande quantità di composti ad alto contenuto energetico.
L’inizio del destino aerobico del piruvato comporta la sua trasformazione in Acetil-S-CoA, un intermedio chiave di altri processi metabolici ad opera del complesso enzimatico della piruvato deodrogenasi.
Il complesso multienzimatico della piruvato deidrogenasi, localizzato nella matrice mitocondriale, catalizza in modo irreversibile la decarbossilazione ossidativa del piruvato.
E’ costituito da tre attività enzimatiche e da cinque gruppi prostetici/coenzimi, come mostrato nella figura a lato.
Tratto da: DL Nelson e MM Cox “I Principi di biochimica di Lehninger” ed. Zanichelli. Per il commento si veda la slide successiva.
1. E1 Piruvato deidrogenasi – TPP
Catalizza decarbossilazione del Piruvato, generando idrossietil- TPP (reaz. 1); poi ossidazione di idrossietil a gruppo acetilico e trasferimento di 2 e- per ridurre il disolfuro del lipoato legato ad E2 e ad esso trasferire il gruppo acetile da TPP, formando un un acetiltioestere con SH (reaz. 2).
2. E2 Diidrolipoil transacetilasi – Lipoato
Catalizza la trans-esterificazione del gruppo acetilico dalla lipoil-lisina al CoA-SH, si forma l’Acetil-S-CoA, una forma attivata del gruppo acilico (reaz. 3).
3. E3 Diidrolipoildeidrogenasi – FAD e NAD+ solubile
Catalizza la rigenerazione della forma ossidata della lipoil-lisina a spese del FAD ridotto FADH2 quindi NAD+ riossida il FADH2 a FAD (reaz. 4) trasformandosi in NADH+ H+ (reaz. 5).
Fase I: Produzione di AcetilCoA
Acetil-CoA è un intermedio chiave di altri processi catabolici, deriva da glicolisi, ma anche da degradazione degli acidi grassi e degli amminoacidi.
Fase II: Ossidazione di AcetilCoA
Acetil-CoA entra nel ciclo di Krebs dove è ossidato a CO2, l’energia liberata è conservata come NADH+ H+ e FADH2.
Fase III: Trasferimento e- fosforilazione ossidativa
I coenzimi ridotti vengono riossidati e liberano e – che vengono trasportati attraverso la catena respiratoria all’O2, ciò comporta liberazione d’energia che viene conservata come ATP tramite la fosforilazione ossidativa
Nel mitocondrio il piruvato dopo la trasformazione in AcetilCoA entra nel ciclo dell’acido citrico (Krebs) dove viene ulteriormente ossidato.
1AcetilCoA +3NAD+ + FAD + GDP + Pi + 2H2O → 2CO2 + 3NADH + H+ + FADH2 + GTP+ CoA
E’ un ciclo perché l’ossalacetato, condensato con l’acetil-CoA nella prima reazione, viene rigenerato alla fine del ciclo.
Avviene nella matrice mitocondriale.
Viene definito ciclo anfibolico, perché alcuni suoi intermedi partecipano ad altre vie sia cataboliche che anaboliche.
Il complesso non è regolato mediante meccanismo di fosforilazione/defosforilazione.
Ciclo di Krebs
In evidenza le reazioni in cui si ha formazione coenzimi ridotti.
Essi sono riossidati nella catena respiratoria, producendo ATP tramite fosforilazione ossidativa.
Via anfibolica
Coinvolgimento sia in processi catabolici che in processi anabolici:
Regolazione
Nello schema sono raffigurati:
1. Proteine specializzate d'interesse biomedico: Collageno
2. Proteine specializzate d'interesse biomedico: Mioglobina
3. Proteine specializzate d'interesse biomedico: Emoglobina
4. Gli enzimi: proprietà generali, catalisi enzimatica
5. Gli enzimi: cinetica enzimatica, attivatori ed inibitori, coenz...
6. Disegno generale del metabolismo
9. Metabolismo dei carboidrati: Glicolisi
10. Metabolismo dei carboidrati: gluconeogenesi, via del pentosio f...
11. Metabolismo Carboidrati: Glicogeno
12. Destino piruvato, ciclo dell'acido citrico
13. Metabolismo dei lipidi: ossidazione degli acidi grassi, corpi c...
14. Biosintesi di acidi grassi, eicosanoidi, triacilgliceroli e fos...
15. Sintesi e trasporto del colesterolo. Vitamine liposolubili
16. Metabolismo delle Proteine
17. Escrezione dell'azoto e ciclo dell'urea. Molecole derivanti da ...
22. Ormoni aminoacidici e polipeptidici
23. Ormoni ipofisari
24. Insulina
25. Glucagone
26. Ormoni steroidei
27. Eicosanoidi
28. Metabolismo del Fegato - Parte prima
29. Metabolismo del Fegato - Parte seconda
30. Metabolismo del tessuto adiposo
31. Obesità e regolazione della massa corporea
32. Metabolismo del tessuto muscolare scheletrico