Enzimi
Enzimi sono macromolecole, proteine globulari, eccezione: ribozimi, RNA con attività catalitica che fungono da catalizzatori biologici.
Lezione della Prof. Margherita Ruoppolo
Enzimi
Sito attivo: regione specifica (tasca) nella struttura dell’enzima che interagisce con il reagente.
Substrato: molecola di reagente che si lega al sito attivo dell’enzima (riconoscimento chemio – e stereoselettivo).
E + S = ES
Specificità degli enzimi – struttura del sito attivo:
Quando il cofattore è una molecola organica si chiama coenzima.
Un coenzima legato covalentemente alla proteina viene detto gruppo prostetico.
Un enzima attivo con cofattori, coenzimi o gruppi prostetici viene definito oloenzima, la sola parte proteica viene definita apoenzima.
Classificazione degli enzimi
Nomenclatura tradizionale
Si aggiunge il suffisso -asi al nome del substrato o al tipo di reazione catalizzata (es: proteasi, lipasi, ATPasi, GTPasi)
Nomenclatura sistematica
Identifica in maniera più precisa il tipo di reazione catalizzata
Per cui:
Nome tradizionale dell’enzima E: esochinasi
Nome sistematico dell’enzima E : ATP: glucosio fosfotransferasi
Si può usare il numero di classificazione che identifica univocamente l’enzima.
Nell’esempio precedente il numero di identificazione è: EC2.7.1.1
EC= Enzyme Commision number, 2 = classe, 7 = sottoclasse, 1= gruppo accettore (OH), 1= molecola reagente (D-glucosio)
Ogni reazione può comprendere varie tappe in cui si ha la formazione e la scomparsa di specie transitorie dette intermedi.
La velocità complessiva è determinata dalla tappa con l’energia di attivazione più elevata che viene detta tappa che limita la velocità di reazione.
La formazione del complesso ES:
favorisce l’eliminazione di molecole di acqua ed il corretto orientamento e posizione dei gruppi coinvolti nella reazione (in pratica si indeboliscono i legami che devono essere scissi).
Tale azione dell’E viene definito = Effetto di prossimità ed orientamento
Ciò spiega perché si abbassa notevolmente l’energia dello stato di transizione rispetto alla reazione non catalizzata.
Risultato: Aumento della velocità della reazione in presenza di E.
Alcuni coenzimi che svolgono il ruolo di trasportatori transienti di specifci atomi o gruppi funzionali.
Meccanismo di azione degli enzimi
Formazione di uno specifico complesso ES stabilizzato da interazioni idrofobiche, ioniche, etc.
Formazione di ogni interazione è accompagnata da rilascio di energia libera. Tale energia viene detta energia di legame (ΔGB).
Energia di legame è la fonte di energia usata dall’enzima per abbassare l’energia di attivazione della reazione.
Meccanismo di azione degli enzimi
Enzima è complementare allo stato di transizione della reazione.
Nel complesso ES si formano alcune interazioni deboli ma tutte le possibili interazioni si generano solo quando il substrato raggiunge lo stato di transizione.
L’enzima deve fornire i gruppi funzionali per le interazioni ioniche, idrofobiche, i legami a idrogeno e stabilire la loro posizione in modo che l’energia di legame diventi ottimale allo stato di transizione.
Viene definita specificità la capacità di un enzima di discriminare tra composti simili ma allo stesso tempo chimicamente diversi (per esempio isomeri = stereospecificità).
Come fa il substrato ad adattarsi perfettamente al sito attivo?
1. 1894 Ipotesi di Fischer: modello chiave-serratura
Il sito di legame presenta la forma adatta per accogliere il substrato =
complementarità geometrica (chiave e serratura)
2. 1958 Ipotesi di Koshland: adattamento indotto
Il sito di legame dell’enzima in seguito all’interazione con il substrato, subisce un cambiamento conformazionale per meglio adattarsi alla geometria del substrato.
Si stabilizza il legame del substrato (instaurarsi di legami deboli) → complesso E-S.
Reversibilità dei legami = dinamicità dell’interazione (il prodotto deve essere allontanato).
Tutte le possibili interazioni si formano quando il substrato raggiunge lo stato di transizione ΔG‡ è minore rispetto alla reazione non catalizzata.
Catalisi acido-base
Stabilizzazione di intermedi carichi mediante trasferimento di ioni H+ o OH-
Catalisi covalente
Coinvolge la formazione di un legame covalente transitorio tra l’enzima ed il substrato
Catalisi da ioni metallici
Coinvolge interazioni deboli tra il metallo ed il substrato
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