Tecniche
Patologia
L’introduzione nella pratica clinica di MDC eco-riflettenti ha incrementato, con l’impiego di nuove tecniche di trasmissione e ricezione delle onde ultrasonore (Pulse Inversion), la accuratezza diagnostica della metodica nel rilievo e nella caratterizzazione delle lesioni focali epatiche.
Controindicazioni Assolute
Controindicazioni Relative
Quadro normale
Indagine medico-nucleare che consente la valutazione in vivo di diverse funzioni metaboliche ottenuta attraverso la somministrazione di radio-farmaci marcati con emittitori di positroni (11C, 15O, 13N, 18F, 64C) e la rilevazione della loro distribuzione corporea con apparecchiatura dedicata.
Razionale
Lesioni Benigne
Lesioni Maligne
Micropolicistosi Epatica
Angioma epatico
Angioma + Cisti
Adenoma
Iperplasia nodulare fecale
Trombosi portale
E’ la neoplasia benigna più comune con una incidenza media del 10% nella popolazione generale.
E’ costituito da lacune vascolari rivestite da endotelio ed immerse in uno stroma fibroso che nelle forme atipiche può essere prevalente.
Nella sua forma tipica (90%) si caratterizza per un’enhancement globulare e periferico, ad andamento centripeto, rilievo che ha una sensibilità dell’88% ed una specificità del 94%
(Leslie DF et al., AJR 1995)
Neoplasia epatica benigna eziologicamente correlata all’assunzione di estro-progestinici o steroidi anabolizzanti.
Lesione solida omogenea ipervascolarizzata costituita da epatociti disposti in maniera anarchica con interspersi elementi reticolo-endoteliali ma priva di dotti biliari e vasi portali.
Frequentemente capsulata (45-60%).
Possibili complicanze emorragiche.
Neoplasia epatica benigna, usualmente solitaria, di riscontro spesso occasionale in donne giovani.
Lesione solida ipervascolarizzata costituita da una proliferazione monomorfa di epatociti frammisti a vasi, dotti biliari e cellule reticolo-endoteliali.
In circa il 70% dei casi è presente un asse fibro-vascolare, a sede centrale o eccentrica, che si caratterizza per un enhancement tardivo (central scar).
Può essere capsulata (20%).
E’ la neoplasia primitiva maligna più frequente con una prevalenza media del 7% ed una incidenza annua del 3% nei pazienti cirrotici.
Lesione solida ipervascolarizzata, talvolta (30%) multi-focale, con rapido wash-out legato alla presenza di shunt artero-venosi.
Pattern di crescita:
Aspetto “a mosaico”:
Rappresentano le più comuni lesioni focali epatiche con un rapporto di 18:1 rispetto alle neoplasie epatiche primitive.
Il fegato rappresenta la seconda sede di diffusione metastatica dopo i linfonodi loco-regionali.
L’incidenza autoptica è del 25-50% nei pazienti deceduti per neoplasia.
Gli elementi basilari del ragionamento e questioni su cui riflettere:
Si parlerà di
1. Introduzione e Radiologia Tradizionale
2. Tecniche di Radiologia tradizionale
3. Principi di Tomografia Computerizzata
4. Tecniche di Tomografia Computerizzata
5. Risonanza Magnetica Nucleare
7. Ecografia
8. Torace I
9. Torace II
10. PET e Percorsi Diagnostici
11. Distretto cranio-encefalico e rachide
12. Lo Studio delle Articolazioni
13. La diagnostica per immagini nella valutazione dei tessuti molli
15. Lo Studio del Tenue e del Colon
16. Il Fegato
17. Vie Biliari
18. Pancreas
19. Tiroide
20. Paratiroidi
1. Introduzione e Radiologia Tradizionale
2. Tecniche di Radiologia tradizionale
3. Principi di Tomografia Computerizzata
4. Tecniche di Tomografia Computerizzata
5. Risonanza Magnetica Nucleare
7. Ecografia
8. Torace I
9. Torace II
10. PET e Percorsi Diagnostici
11. Distretto cranio-encefalico e rachide
12. Lo Studio delle Articolazioni
13. La diagnostica per immagini nella valutazione dei tessuti molli
16. Il Fegato
17. Vie Biliari
18. Pancreas
19. Tiroide
20. Paratiroidi
21. Surrene
I podcast del corso sono disponibili anche su iTunesU e tramite Feed RSS.