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Leonardo Pace » 2.Tecniche di Radiologia tradizionale


Tecniche di Radiologia tradizionale

  • Cenni sulla formazione delle immagini
  • Radiografia e Radioscopia
  • Tecniche radiografiche
  • Radiologia digitale

Tecniche radiodiagnostiche convenzionali

  • Radiografia
  • Radioscopia

Radiografia

Immagine diagnostica ottenuta interponendo la struttura da esaminare tra un tubo radiogeno e un materiale sensibile alle radiazioni.

Le radiazioni emessa dal tubo vengono attenuate dal corpo in esame in maniera proporzionale alla densità delle strutture che attraversano prima di raggiungere la pellicola.
Le radiazioni che raggiungono la pellicola formano l’immagine latente.

Dopo lo “sviluppo”, le aree della pellicola corrispondenti alle parti del corpo che frenano maggiormente i raggi X appaiono chiare.

Radiografia
Esame radiografico diretto dell’addome
Radiografia
MANO DI BAMBINO (a: nuclei di accrescimento; b: cartilagini di coniugazione)

L’attenuazione del fascio di raggi X dipende da densità e spessore

IMMAGINE RADIOGRAFICA: si forma sulla base della presenza di strutture di diversa densità e spessore nei corpi attraversati dai raggi X.

  • I corpi radio-opachi hanno un maggiore potere di attenuazione dei raggi X
  • I corpi radiotrasparenti hanno un minore potere di attenuazione dei raggi X

ATTENZIONE: radio-opacità e trasparenza sono comunque concetti relativi, non assoluti

Densità

Densità

Spessore

Spessore


Densità di alcuni materiali

  • Muscolo 1,00
  • Grasso 0,91
  • Osso 1,85
  • Piombo 11,35
  • Tungsteno 19,30
  • Cemento 2,35
  • Minore attenuazione del fascio di raggi X = aree scure (radiotrasparenza)
  • Maggiore attenuazione del fascio di raggi X = aree chiare (radioopacità)

Tecniche radiografiche

  • Teleradiografia
  • Plesiografia
  • Ingrandimento geometrico diretto
  • Seriografia
  • Cineröentgengrafia
  • Fotofluorografia
  • Stratigrafia o Tomografia
  • Xeroradiografia e Xerotomografia
  • Angiografia tradizionale – DSA

Teleradiografia

  • Sorgente radiogena a 2 mt dal piano sensibile
  • Eliminazione dell’effetto ingrandimento
  • Indicata nello studio del torace per la valutazione dei volumi cardiaci e nel cranio per le analisi morfologiche e cefalometriche in campo ortodontico e maxillo facciale

Plesiografia

  • Sorgente radiogena a contatto con la parte in esame
  • Si evidenzia la struttura più vicina alla pellicola; le altre appariranno sfumate e sfocate

Ingrandimento geografico diretto

  • Parte in esame distanziata dal piano sensibile
  • Si ha un ingrandimento per divergenza del fascio radiogeno
Teleradiografia
Plesiografia
Ingrandimento geometrico diretto
Ingrandimento geometrico diretto

Seriografia

  • Esecuzione di radiogrammi in sequenza, ad un intervallo di tempo prestabilito
  • Utile per gli studi contrastografici

CineRöentgenGrafia

Seriografia

Seriografia

CineRoentgenGrafia

CineRoentgenGrafia


Stratigrafia

Consente di portare radiograficamente a fuoco un piano scelto a piacere di un oggetto (Vallebona 1930)
Il tubo ed il piano sensibile sono uniti da un asse metallico ed oscillano intorno ad un fulcro
Le strutture che si trovano nel piano del fulcro durante l’ oscillazione saranno visualizzate con buona risoluzione spaziale; le strutture lontane dal piano del fulcro risulteranno sfuocate

L’ immagine stratigrafica è influenzata da:

  • tipo di movimento
  • angolo di pendolazione
  • contrasto intrinseco delle strutture in esame
  • Posizione: indicazione del modo in cui il paziente è posto in rapporto allo spazio circostante
  • Proiezione: indicazione del percorso dei raggi X attraverso il corpo del paziente
Stratigrafia
Stratigrafia
Stratigrafia

Radioscopia

Immagine diagnostica ottenuta in tempo reale interponendo la struttura da esaminare tra un tubo radiogeno e uno schermo fluorescente.

Fluorescenza

Fenomeno per cui sostanze come il solfuro di cadmio, il platinocianuro di bario, il fosfotungstato di calcio etc. emettono radiazioni luminose ( in genere nelle frequenze del verde-blu) quando vengono colpiti dai raggi X.

Il corpo attenuando il fascio di raggi X limita la luminosità dello schermo fluorescente nella sua area di proiezione.
Nella radioscopia le aree dello schermo fluorescente corrispondenti alle parti del corpo che frenano maggiormente i raggi X appaiono scure. La radioscopia viene oggi eseguita esclusivamente con sistemi di amplificazione dell’intensità luminosa dello schermo fluorescente collegati ad un monitor televisivo in bianco/nero (amplificatore/intensificatore di brillanza).

Scopia
Radioscopia
Grafia

Intensificatore di brillanza

E’ costituito da:

  • griglie
  • schermo Primario
  • schermo secondario

Radioscopia – applicazioni

  • Valutazione di fenomeni dinamici (deglutizione, peristalsi, respirazione, movimenti articolari….).
  • Ottimizzazione della posizione del paziente per l’esame radiografico.
  • Guida/monitoraggio di interventichirurgici (ortopedia!).
  • Guida per procedure di radiologia interventistica (biopsie, cateterismi….).

RADIOGRAFIA: immagine statica.
RADIOSCOPIA: immagine dinamica “real time”.

Intensificatore di brillanza

Intensificatore di brillanza

Intensificatore di brillanza o di luminosità

Intensificatore di brillanza o di luminosità


Radiologia digitale

L’immagine radiologica viene digitalizzata ed archiviata in un elaboratore elettronico.

Vantaggi

  • Riduzione dei costi di esecuzione
  • Compensazione dell’esposizione
  • Elaborazione (luminosità e contrasto)
  • Archiviazione.

Svantaggi

  • Elevati costi di installazione e di manutenzione

Radiogrammi digitali: filtro per parenchima (1), interstizio (2), mediastino (3) e pleura (4).

Immagini digitali
Immagini digitali
Principi della radiologia digitale
Radiogrammi digitali

Radiologia digitale

Sistemi di immagini digitali

  • Acquisizione da fluoroscopia
  • Utilizzo di piastre a fosfori sensibili (Computed Radiography o Digital Radiography)

Vantaggi

  • Rapida esecuzione
  • Rapida disponibilità delle immagini acquisite

Svantaggi

  • Ridotta ampiezza del campo
  • Scarsa risoluzione spaziale

Radiologia digitale

Piastre radiosensibili

Sono costituite da fosfori in grado di catturare l’immagine latente e di rilasciarla se stimolati da una luce ad un determinata lunghezza d’onda.

Digital radiography diretta
Computed radiography
Principio della radiografia digitale con i fosfori “a memoria”

Radiologia digitale

Piastre radiosensibili

Vantaggi

  • Ottima risoluzione spaziale
  • Utilizzo uguale alle cassette tradizionali

Svantaggi

  • Costi di installazione elevati
  • Tempi di attesa per le immagini simili a quelli tradizionali

Le immagini digitali possono essere stampate su pellicola, visualizzate su di un monitor per la refertazione o archiviate su supporti WORM (Write Once Read Many).

  • Picture
  • Acquiring
  • Communication
  • Systems

Conclusioni

Gli elementi basilari del ragionamento e questioni su cui riflettere:

  • principi di formazione delle immagini radiologiche
  • radio-opaco e radio-trasparente
  • principali tecniche di radiologia tradizionale
  • principi di radiologia digitale

Prossima lezione

Si parlerà di:

  • Principi di Tomografia Computerizzata
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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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