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Andrea Di Lieto » 10.Neoplasie maligne dell'ovaio e della mammella


Tumori ovarici

Epidemiologia e fattori di rischio:

  • Fra tutti i tumori del tratto genitale femminile i tumori ovarici sono al settimo posto per incidenza ma rappresentano la principale causa di morte tra le neoplasie genitali femminili. Insorgono in ogni epoca della vita, ma sono più frequenti dai 40 ai 60 anni.
  • I fattori di rischio sono:
    • età avanzata;
    • nulliparità;
    • sindrome di Lynch II;
    • sindrome del tumore ovarico sito-specifico;
    • sindrome del tumore dell’ovaio e mammella;
    • disgenesia gonadica;
    • fattori ambientali (alcool, obesità, esposizione all’asbesto).

Tumori ovarici

Sintomatologia:

  • Aumento volumetrico dell’addome
  • Versamento ascitico
  • Dispepsia
  • Tensione addominale gravativa
  • Alterazione dell’alvo e della funzione vescicale
  • Alterazioni del ciclo mestruale
  • Dispnea ingravescente
  • Perdita di peso
  • Scadimento del performance status

Tumori ovarici

Diagnosi:

  • Esame Obiettivo: tumefazione annessiale di consistenza aumentata, a superficie irregolare, poco mobile, dai 5 ai 30 cm spesso bilaterale.
  • Ecografia: distingue tra i tumori benigni e maligni e identifica lesioni epatiche e versamenti. peritoneali;l’ecocolordoppler evidenzia zone di neovascolarizzazione, tipiche delle forme maligne.
  • TAC: utile per la stadiazione e per valutare il rapporto del tumore con gli organi vicini, il coinvolgimento dei linfonodi retroperitoneali, la presenza di metastasi.
  • Markers tumorali: CA 125, CA 19-9, CEA, αFP, βHCG.

Tumori ovarici

Terapia:

Il trattamento dei tumori epiteliali dell’ovaio è sempre combinato.

Trattamento combinato

  • (annessiectomia bilaterale con isterectomia, lavaggio peritoneale e/o aspirazione del liquido ascito, omentectomia infracolica, linfoadenectomia pelvica e lomboaortica, biopsie peritoneali multiple, random e sulle zone sospette.

Trattamento chemioterapico

  • (cisplatino, carboplatino, taxolo, antracicline, ciclofosfamide, topotecan).

Carcinoma mammario

Fattori di rischio

  • Età: dopo i 25 anni
  • Fattori genetici: geni BRCA 1 e 2
  • Pregresso tumore mammario controlaterale (rischio 3-4 volte maggiore)
  • Familiarità
  • Menarca precoce (prima di 12 anni) e menopausa tardiva (dopo 50 anni)
  • Gravidanze tardive (dopo i 35 anni)
  • Dieta ricca in grassi ed obesità
  • Precedente radioterapia
  • Terapia ormonale estroprogestinica
  • Iperestrogenismo relativo o assoluto
  • Alcool e fumo

Diagnostica e stadiazione

La diagnosi si avvale di:

  • indagini cliniche: autoesame, esame obiettivo
  • strumentali: ecografia, mammografia
  • anatomopatologiche: istologiche e citologiche. Entrambe eco o radio guidati (mammotome).

L’elemento determinante nella scelta terapeutica e nella valutazione prognostica è la classificazione della malattia e/o la stadiazione della stessa. Una classificazione delle più note e seguite è la classificazione TNM, acronimo di Tumor Node Metastasis:

  • T= tumore primitivo
  • N= linfonodi regionali o a distanza
  • M= metastasi

Terapia

  • Chirurgia: mastectomia radicale, quadrantectomia, tumorectomia.
  • Chemioterapia: ciclofosfamide , metotrexato, 5-fluorouracile.
  • Radioterapia: alta energia 5000 Gy.
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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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