Anche per lo struzzo, come per le altre specie avicole, l’allevamento è diviso per fasi.
In primis vi è l’allevamento del pulcino vero e proprio, di età compresa tra 1 e 28 giorni.
Si passa quindi alla fase cosiddetta di “svezzamento” che va da 28 giorni a quando si è completato lo sviluppo dell’apparato digerente, intorno a 3 mesi di età.
Da 3 a 6 mesi vi è la fase di accrescimento e, infine, per gli animali destinati alla produzione di carne, la fase di finissaggio che termina ad età di macellazione, tra gli 10 e gli 11 mesi.
Stesse fasi di allevamento per i riproduttori che vengono poi mantenuti a finissaggio fino al raggiungimento della maturità sessuale (3 anni per le femmine, 4 per i maschi).
Quando vengono allevati al chiuso, la temperatura sotto le madri artificiali sarà: 30° C alla prima settimana, 28 alla seconda, 26 alla terza, 24 alla quarta.
La densità di allevamento sarà di 10 pulcini/m negli spazi chiusi e 4 pulcini/m² in quelli aperti durante le prime 2 settimane per poi scendere 5 pulcini m² negli spazi chiusi e 2 pulcini/m² in quelli aperti dopo le due settimane.
Il pavimento della pulcinaia potrà essere ricoperto da uno strato di gomma, purchè non troppo scivoloso. Le mangiatoie e gli abbeveratoi vanno collocati nella parte coperta della pulcinaia.
Le fasi di allevamento successive alla pulcinaia si svolgono all’aperto, su terreno, in aree recintate di forma rettangolare. Le recinzioni sono molto semplicemente costituite da pali di legno che supportano una rete metallica. I pali devono essere collocati in modo da sporgere all’esterno dell’area di allevamento. Gli struzzi, infatti, passano parte del loro tempo correndo ad ali spiegate lungo il perimetro dei recinti e la presenza di eventuali sporgenze potrebbe arrecare danni fisici. Le reti non devono toccare il terreno ma devono distanziarsene di almeno 30 – 40 cm (in funzione delle dimensioni degli animali) in modo da fornire una via di fuga a chi gestisce gli struzzi. Mangiatoie e abbeveratoi vanno collocati sotto una tettoia lungo uno dei lati del recinto. Tra recinti contigui bisogna prevedere corridoi di servizio.
Fino all’età di 60 giorni, la densità sarà di 2 pulcini per metro quadro. Successivamente, la densità va aumentata in funzione dell’aumento in peso dell’animale fino a raggiungere, nella fase di finissaggio i 20 metri quadri per animale.
Purtroppo, non sempre questi suggerimenti vengono accolti dagli allevatori.
I riproduttori possono essere allevati in:
Il tris rappresenta il giusto compromesso tra benessere animale e produttività.
L’allevatore individua nel gruppo di animali all’ingrasso i soggetti che, per conformazione, presentano le caratteristiche ideali ed inizia a sostituire i tris per dare in modo alle femmine di familiarizzare e quindi per ridurre la competitività al raggiungimento della maturità sessuale.
I recinti di allevamento hanno le stesse caratteristiche di quelli per l’ingrasso. Per un tris necessita un recinto 30 x 70 m (ogni adulto ha bisogno di 500 – 600 m²). Le recinzioni devono essere alte almeno 2 metri.
Un uovo di struzzo pesa mediamente 1.2 – 1.4 kg ma può oscillare tra 1.0 e 2.1 kg.
Il diametro maggiore è 16 cm, il minore 12.
Il guscio è spesso da 1.65 a 2.15 mm.
Le uova vengono raccolte quotidianamente e trasportate all’incubatoio (t 36 – 36.5 °C, UR 25 – 35 % durante l’incubazione, 50 – 55 % nella fase di schiusa).Da notare la bassa percentuale di umidità utilizzata durante il periodo di incubazione. Ciò viene fatto perché data la dimensione dei pori potrebbe penetrare troppa umidità nell’uovo.
Nell’uovo di struzzo non sono ben distinguibili i poli e l’individuazione della camera d’aria viene effettuata tramite speratura a 48 h o dopo 7 – 8 gg in modo da posizionarle correttamente nella camera di incubazione.
Il massimo della schiudibilità (che supera di poco il 70 %) si ha intorno alla metà del ciclo produttivo
La selezione dei pulcini da destinare all’allevamento viene effettuata in base alla vitalità mostrata alla schiusa.
I pulcini migliori sono quelli che rompono da soli il guscio. Ci sono poi quelli che beccano il guscio ma non riescono ad uscire dall’uovo. Sono in genere da scartare quei pulcini che hanno bisogno di aiuto per rompere il guscio, in quanto risultano molto spesso anormali o sotto peso.
In ogni caso la mortalità fino allo svezzamento è piuttosto elevata: dal 30 al 50 % da 1 g fino a 3 mesi.
Successivamente si riduce a 8 – 10 % da 3 a 6 mesi e al 2 – 3 % da 6 mesi alla macellazione.
Una buona femmina produce 25 piccoli vivi e vitali a 4 – 5 mesi di età.
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