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Fulvia Bovera » 7.Lo struzzo: classificazione, storia dell'allevamento, diffusione, principali prodotti


Origini dello struzzo

  • L’origine dello struzzo è antichissima (in Cina si trovano resti risalenti a 25.000 anni fa).
  • Conosciuto dagli Egiziani e dai Romani che lo utilizzavano come animale da lavoro ma anche da carne.
  • Alla fine del 1700 in Sudafrica si allevano struzzi per la produzione di carne e per le penne.
  • Dopo il 1986 a causa dell’apartheid negli USA si sono attivati allevamenti intensivi per soddisfare le richieste in particolare di pelle.
  • L’allevamento si è diffuso poi in molti Paesi dall’Africa all’Australia, al Brasile, a Israele, all’Italia.

Caratteristiche della specie

  • Lo struzzo non appartiene a una specie addomesticata ma è un animale selvatico tenuto in cattività.
  • È il più grande uccello vivente nel mondo ma non può volare in quanto le piume di ali e coda non sono funzionali.
  • Ha una straordinaria capacità di corsa: supera i 70 km/h, con un “fondo” di oltre 15 minuti e falcate a balzi di 4 – 5 metri.
  • Le due dita del piede sono unite da una membrana che gli consente la corsa anche su terreni instabili e sabbiosi.

Classificazione

Classe: Uccelli

Ordine: Corridori

Famiglia: Ratiti

Specie: Stuthio camelus, varietà Australis (zone australi della Terra, sotto il tropico del Capricorno: Zimbawe, Sud Africa).

In passato esistevano 4 varietà di cui una estinta (Siriacus, Paesi Arabi, Egitto) e 3 ancora oggi esistenti: Camelus (nord e sud Sahara), Massaicus (Tanzania, Kenya), Molybdophanes (Etiopia, Somalia, Kenya).

Oggi esisterebbe anche lo Struthio camelus Domesticus che non è una varietà ma un incrocio.

Alla famiglia dei ratiti appartengono anche il nandù, il casuario e l’emù.

Il Nandù

Il Nandù (o struzzo americano) vive nelle grandi praterie di Perù, Uruguay, Argentina in branchi costituiti da molte femmine con un maschio. Alto massimo 150 cm, ha le zampe dotate di 3 dita, (di cui la centrale più lunga) aventi ognuna un’unghia rivolta in avanti. La coda è senza piume.

Un Nandù

Un Nandù


Il Casuario

Il Casuario vive in Giappone, Nuova Guinea, Isole Molucche. Simile al Nandù, presenta sulla testa un rilievo osseo che dà l’idea di un casco. Le zampe sono dotate di 3 dita, tutte rivolte in avanti, delle quali l’interna è cortissima e porta un’unghia molto lunga, la centrale è più lunga dell’esterna ed entrambe portano un’unghia corta. Le ali sono corte e rozze.

Un Casuario

Un Casuario


L’Emù

L’Emù vive in Australia. Presenta corpo tozzo, zampe e ali corte. Le zampe sono dotate di 3 dita con unghie corte e robuste, delle quali l’esterna e l’interna molto corte.

Un Emù

Un Emù


“Razze” di struzzi allevate in Italia

  • African Black: buona resa al macello, precocità sessuale, alta fecondità (50-60 uova), indole tranquilla, pelle pregiata.
  • Blue Neck Namibia: scarsa resa al macello, poco allevata in Italia.
  • Blue Neck Zimbawe: produce un numero di uova non elevato (circa 40), animali pesanti e con buona resa al macello.
  • Red Neck: soggetti aggressivi e maturità sessuale tardiva.
  • Gli struzzi presenti in allevamento sono generalmente incroci un po’ casuali tra le varie “razze”.

Lo struzzo

Due esemplari di struzzi adulti: a sinistra un maschio, a destra una femmina. Si noti lo spiccato dimorfismo sessuale

Due esemplari di struzzi adulti: a sinistra un maschio, a destra una femmina. Si noti lo spiccato dimorfismo sessuale


L’allevamento dello struzzo

L’allevamento dello struzzo è un’attività economica da tempo presente nel mondo.

Nella Repubblica Sudafricana si ritrova l’80% della popolazione mondiale di struzzi. Seguono Stati Uniti, Australia e, più distanziati, Zimbawe, Namibia e Israele.

In Europa, la Francia è il principale produttore seguito da Olanda, Italia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e qualche Paese del Nord Europa (Norvegia).

Diffusione dello struzzo in Italia

Dati rilevati nel 2000

Tra le regioni dell’Italia meridionale, la Campania è una delle più interessate all’allevamento dello struzzo con circa il 10% degli allevamenti e il 5% dei capi.


Diffusione dello struzzo in Italia

Struttura degli allevamenti per classi di capi

Struttura degli allevamenti per classi di capi


I principali prodotti

Le produzioni per cui gli struzzi vengono allevati sono:

  • carne,
  • pelle,
  • piume,
  • uova.

Negli anni ‘80 ci fu un boom dell’allevamento dello struzzo e sembrava che tutti gli allevatori volessero investire in questo settore. Fiorirono gli allevamenti per la produzione delle uova da incubare per produrre pulcini da vendere ai nuovi allevamenti. Quando poi il mercato si è saturato e ci si è resi conto che il settore carne stentava a decollare, c’è stato un forte calo del numero di allevamenti.

La carne

È la produzione che attira di più ma offre non pochi problemi.

La resa al macello è del 30% di cui il 70 – 75% si ricava dagli arti inferiori.

Il peso di macellazione è 80 – 110 kg (10 – 14 mesi di età). Uno struzzo adulto pesa 160 – 180 kg.

In 50 gg i pulcini decuplicano il peso alla nascita (da 1 a 10 kg) e a 6 mesi pesano circa 60 kg.

La carne è di ottima qualità, di colore rosso intenso e molto tenera.

Caratteristiche della carne di struzzo

Confronto con altre carni anche magre. Da notare il basso tenore lipidico e il ridotto apporto calorico

Confronto con altre carni anche magre. Da notare il basso tenore lipidico e il ridotto apporto calorico


La pelle

È il prodotto più richiesto a livello mondiale.

In Sud Africa il 70% del reddito è ottenuto grazie a questa produzione.

Le pelli di migliore qualità sono ottenute da animali adulti perché più resistenti e facili da conciare: di conseguenza pelli di elevata qualità non sono ottenibili da animali utilizzati per produrre carne.

Il mercato richiede una superficie media di almeno 1.5 mq mentre ad età di macellazione la superficie è di 1 – 1.2 mq.

Il Sud Africa produce circa il 90% delle pelli in commercio.

Di tutta la pelle separata dalla carcassa, la parte più pregiata è il rombo centrale che si caratterizza per la presenza di borchiature.

La pelle di struzzo

Una pelle di struzzo dopo iniziale conciatura. Notare il rombo centrale con le tipiche borchiature.

Una pelle di struzzo dopo iniziale conciatura. Notare il rombo centrale con le tipiche borchiature.


Le piume

Rappresentano la produzione più nota.

Vengono raccolte alla macellazione.

Le operazioni di raccolta, cernita e lavorazione sono molto complesse e restano monopolio del Sud Africa.

Le piume più piccole vengono usate per boa, ornamento di abiti, fabbricazione di piumini per la polvere.

Le piume più grandi sono impiegate nel settore della cappelleria e nell’alta moda.

Le uova

Anche se destinate quasi esclusivamente all’incubazione costituiscono una produzione a sé perché possono essere vendute come:

  • uova fecondate,
  • prodotto edibile,
  • guscio a scopo decorativo.

Uova di struzzo decorate

Uova di struzzo decorate

Uova di struzzo decorate


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