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Giovanni Vesce » 14.Anestesia inalatoria: inquinamento anestetico e sistemi di estrusione


Raccomandazioni sul controllo dei gas anestesici esausti nell’ambiente clinico veterinario


Tecniche e procedure per ridurre l’inquinamento

Macchine, ventilatori, sistemi respiratori, e sistemi di aspirazione dei gas di scarico debbono essere essere opportunamente verificati, mediante procedure standardizzate adatte a strutture veterinarie che impiegano anestetici inalatori.


Tecniche da evitare

  1. Evaporazione diretta o mediante tampone (open drop).
  2. Aprire flussometri e vaporizzatori prima di collegare il sistema respiratorio al paziente.
  3. Mantenere aperti flussometri e vaporizzatori dopo aver staccato il sistema respiratorio dal paziente.
  4. Impiegare tubi endotracheali privi di cuffia o non cuffiare quelli che ne sono provvisti, in modo da non isolare le vie aeree del paziente dall’ambiente.
  5. Disconnettere il paziente dal sistema respiratorio senza eliminare il massimo possibile dei gas residui nel suo organismo attraverso il sistema di scarico.
  6. Disperdere anestetici volatili durante il riempimento dei vaporizzatori.

Raccomandazioni

  1. Non impiegare sistemi di erogazione degli anestetici inalatori privi di sistema di scarico.
  2. Impiegare i flussi di gas fresco più bassi adatti al paziente ed all’attrezzatura impiegata (evitare flussi di gas fresco elevati).
  3. Caricare i vaporizzatori in ambienti ventilati, con poche persone e sotto una cappa di aspirazione.
  4. Impiegare il meno possibile maschere e camere anestetiche, avvalendosi di cappe o aspiratori mobili.

Sistemi di scarico

  • Non impiegare apparecchi sforniti di sistema di scarico attivo.
  • Sistemi passivi basati sulla forza di gravità e sul maggior peso dei gas anestetici sono inaccettabili.
  • Sistemi di ventilazione dell’ambiente (aspiratori) che garantiscono il ricambio di 12 – 15 volumi/ora (senza ricircolo) possono essere impiegati convogliando ad essi i gas di scarico.

Considerazioni

  1. Le sale di risveglio possono essere inquinate con significative concentrazioni di anestetici eliminate dai pazienti.
  2. I sistemi respiratori dovrebbero essere “lavati” con O2 ed il pallone di riserva svuotato nell’impianto di aspirazione prima di sgonfiare la cuffia del tubo endotracheale o staccare il sistema.
  3. Sistemi privi di convogliamento (valvola di spillaggio) andrebbero usati solo sotto una cappa d’aspirazione che garantisca la rapida eliminazione dei gas dall’ambiente.
  4. Equipaggiare il personale maggiormente esposto ai gas anestetici con maschere munite di filtri al carbone attivato (non per N2O).
  5. Applicare alla macchina un filtro al carbone attivato quando non è possibile collegarle al sistema di scarico (unità mobili).

Controllo dell’attrezzatura anestetica

Ciascun componente dell’attrezzatura per la somministrazione di una miscela anestetica dovrebbe essere regolarmente controllato per garantirne la funzionalità e l’integrità.


Controllo dell’attrezzatura anestetica II

Ciascun veterinario dovrebbe sapere effettuare le relative procedure di verifica e manutenzione.

La manutenzione delle attrezzature andrebbe annotata su di un apposito registro.


Procedure per il controllo dell’attrezzatura anestetica I

  • 1) Sistema ad alta pressione (O2 ed N2O).
  • 2) Sistema a bassa pressione.

Procedure per il controllo dell’attrezzatura anestetica II

  • 3) Sistemi respiratori (test del circuito, funzione delle valvole respiratorie e di spillaggio).
  • 4) Sistema di scarico (assenza di perdite).
  • 5) Ventilatori meccanici.

Monitoraggio dell’efficienza delle procedure anti-inquinamento I

  1. Le concentrazioni degli anestetici volatili alogenati non dovrebbe eccedere 2 ppm se usati da soli o di 0,5 ppm se usati con l’N2O
  2. La concentrazione dell’ N2O non dovrebbe superare le 25 ppm

Monitoraggio dell’efficienza delle procedure anti-inquinamento II

  • Un serio laboratorio d’igiene ambientale costituisce una qualificata fonte di assistenza.
  • Un programma di monitoraggio ambientale deve essere affiancato alle procedure ant’inquinamento ed al sistema di evacuazione.
  • Il personale esposto dovrebbe indossare sistemi di monitoraggio individuale.

Programma di monitoraggio

Dopo aver adottato le procedure per il controllo dell’inquinamento ambientale gassoso e aeriforme, è necessario sviluppare un programma di monitoraggio adatto alle caratteristiche della struttura, in grado di rilevare errori di funzionamento e o di uso delle attrezzature anestetiche e di aspirazione.

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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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