Definizione:
Macromolecola a carattere acido con struttura secondaria costituita da una catena a doppia elica con avvolgimento destrogiro e polarità inversa.
Unità strutturale del DNA: nucleotide
Ogni nucleotide è formato da:
Le basi azotate presenti nei nucleotidi si appaiano internamente alla doppia elica di DNA formando legami ad idrogeno (H).
L’appaiamento avviene tra basi complementari (purina con pirimidina):
La percentuale della coppia di basi GC rispetto alla coppia di basi TA può variare dal 26 al 74% del totale delle basi in relazione alla specie.
Timina e Adenina si legano con due legami idrogeno, Guanina e Citosina con tre legami idrogeno. Ridisegnato da IPS
Unità funzionale del DNA è il codone:
sequenza di tre nucleotidi che codifica un singolo aminoacido della proteina.
Per esempio l’aminoacido alanina (Ala) è codificato da: GCC
ma anche da GCA
oppure da GCG
oppure da GCU (se si parte da RNA)
Vi sono quindi 4 possibili codoni che codificano tutti per lo stesso aminoacido.
L’insieme dei codoni codificanti per un’intera proteina costituisce un gene.
La PCR, o reazione a catena della polimerasi, è una tecnica che consente di ottenere numerose copie di un frammento di DNA bersaglio.
Lo studio avviene mediante:
Per estrarre il DNA da alimenti la prima operazione da effettuare sul materiale di partenza (carne, pesce, latte e derivati ecc) è: la rottura delle membrane cellulari.
Questa può essere effettuata tramite:
Shock Meccanico (macinazione o omogeneizzazione del campione);
Shock Chimico (utilizzo di soluzioni di alcali forti e tensioattivi);
Shock Termico (trattamenti termici con alte/basse temperature).
Successivamente alla rottura della membrana cellulare, il DNA è purificato mediante denaturazione e separazione delle proteine.
A titolo di esempio:
a) Sospensione del campione in soluzione tamponata;
b) Addizione di proteinasi K;
c) Trattamento con fenolo in proporzione 1:1 rispetto al volume dell’estratto;
d) Addizione di RNAasi;
e) Trattamento con cloroformio/alcool isoamilico (24:1, v/v) in proporzione 1:1 rispetto al volume dell’estratto.
Le fasi successive possono prevedere, a seconda della matrice:
1. Introduzione al corso di Biotecnologie applicate all'ispezione degli alimenti di origine animale
2. Struttura del DNA, estrazione, amplificazione
3. Polymerase chain reaction PCR
5. Evoluzioni della tecnica PCR
6. Introduzione alla proteomica
7. Ricerca di patogeni mediante tecniche biomolecolari Escherichia coli
8. Ricerca di patogeni mediante tecniche biomolecolari Campylobacter
9. Ricerca di virus mediante tecniche biomolecolari: Norovirus
10. Identificazione di specie mediante tecniche biomolecolari
11. O.G.M.