E’ una variante della tecnica di PCR end-point. Prevede due distinte e successive reazioni di amplificazione:
Se il prodotto di amplificazione fosse aspecifico la seconda PCR non andrebbe a buon fine.
Consiste nell’utilizzo di diverse coppie di primers nella stessa reazione di amplificazione. Pertanto risulterà possibile amplificare più frammenti di DNA nella stessa reazione di amplificazione.
Tale tecnica consente di amplificare nella stessa reazione più frammenti di geni caratteristici per una specie, oppure più frammenti specifici appartenenti a specie diverse.
Corsa elettroforetica di frammenti di geni che codificano per fattori di patogenicità caratteristici di Escherichia coli O157 H7.
Rappresenta un’evoluzione della tecnica di PCR end point, infatti permette mediante visualizzazione la misurazione “in tempo reale” del DNA amplificato.
La maggiore specificità di reazione consente di ridurre il numero delle repliche effettuate per ciascun campione, necessarie al fine di verificare la ripetibilità delle analisi.
La PCR Real Time consente di abbandonare tutte le manipolazioni successive all’amplificazione, potenziali fonti di inquinamento del campione.
La PCR End point fornisce solo una stima qualitativa della presenza di frammenti genici nel DNA da analizzare
La PCR Real time permette anche una valutazione quantitativa del DNA presente.
Analisi Real Time
La PCR Real-time può essere effettuata con due differenti chimiche di reazione:
Il Sybr Green dye è una molecola fluorescente che durante la reazione di PCR Real time si intercala all’interno del doppio filamento di DNA originatosi ad ogni ciclo di amplificazione.
La miscela di reazione contiene:
- DNA denaturato
- primers
- soluzione tampone
- nucleotidi trifosfati
- Sybr green
Nella fase di denaturazione il Sybr green è libero nella miscela di reazione.
Nella fase di annealing il SYBR Green si posiziona in maniera aspecifica nel solco minore del DNA.
Nella fase di elongation si osserva la fluorescenza dovuta dalla presenza del Sybr green nella doppia elica degli ampliconi.
La fluorescenza è dovuta al legame del Sybr green all’interno dell’acido nucleico a doppia elica.
La molecola del colorante fluorescente si lega indistintamente a tutti i frammenti di acido nucleico a doppia elica.
Quindi per evitare risultati falsi positivi, i parametri di ogni reazione di amplificazione (scelta di primers specifici, concentrazione del campione, ecc.) devono essere ottimizzati.
Le sonde sono sequenze oligonucleotidiche rese fluorescenti da alcuni fluorocromi. Le sonde più comuni utilizzate nelle reazioni PCR Real time sono:
La sonda dual-labeled più comune è la sonda TaqMan. Tale sonda ibridizza un tratto di genoma interno al frammento di DNA amplificato dalla coppia di primers.
All’estremità 5′ della sonda è legato il Reporter, fluorocromo ad alta energia.
All’estremità 3′ è legato il Quencher, fluorocromo a bassa energia.
Quando i fluorocromi sono legati alla sonda, i fotoni emessi dal Reporter sono assorbiti dal Quencher, che ha minore livello energetico.
Durante l'annealing, i primers e la sonda si uniscono ai tratti di DNA ad essi complementari. Reporter e Quencher sono ancora legati alla sonda.
Nella fase di estensione:
Lettura dei risultati:
Quando la sonda emette fluorescenza si ha la conferma in tempo reale dell’amplificazione del tratto di DNA ricercato.
L’esame di Real Time PCR avviene in termociclizzatori in grado di registrare la fluorescenza.
Rispetto alla PCR end-point non c’è più bisogno di analizzare i risultati dell’amplificazione tramite corsa elettroforetica.
Analisi dei risultati:
La fluorescenza emessa in fase di amplificazione è registrata da software dedicati che visualizzano il segnale di fluorescenza come curve di amplificazione.
Le curve sono riportate su monitor collegati al termociclizzatore.
L’emissione di fluorescenza è direttamente proporzionale alla quantità di DNA presente.
Per elevate concentrazioni di DNA le curve di amplificazione si registrano già dopo i primi cicli di PCR.
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11. O.G.M.