Il cuore rappresenta una pompa suddivisa in due sezioni a loro volta distinte in atri e ventricoli:
Gli atri rappresentano dei bacini di riserva per i ventricoli, capaci di sviluppare basse pressioni, costituiti da pareti sottili.
I ventricoli hanno pareti spesse e consistenti, sono formati da fibre che si dispongono a formare un ampio strato di muscolatura capace di modificare i diametri delle cavità ventricolari a seconda della quantità di sangue presente. La contrazione parte dall’apice del cuore e si associa alla riduzione dei diametri. La differenza di spessore, nelle pareti ventricolari, dimostra una capacità diversa di svolgere un certo lavoro; infatti, a livello dell’aorta esiste una pressione pari a circa 100-120 mm Hg, nell’arteria polmonare la pressione è pari a circa 15-17 mm Hg (=1/7).
Muscolo cardiaco
La contrattilità del muscolo cardiaco è totale e segue la legge del “tutto o nulla”.
Le miofibrille si contraggono simultaneamente in quanto l’eccitamento passa attraverso dischi intercalari dove esistono giunzioni caratterizzate da una bassa resistenza (ovvero elevata conduttanza dell’eccitamento).
Sistema di tubuli intracellulari, formato da due componenti:.
Valvole cardiache
Le valvole garantiscono il flusso in una sola direzione evitando il reflusso.
Si distinguono:
Tessuto di conduzione
Risulta costituito da:
Il tutto è integrato e connesso da fasci internodali e da fasci che si distribuiscono ad altre zone del tessuto miocardico.
Il sistema di conduzione del cuore è la sede dove insorgono gli stimoli che determinano la contrazione del cuore ed è inoltre una via preferenziale di conduzione degli stimoli stessi.
Esso è costituito dal sistema senoatriale e dal sistema atrioventricolare; è costituito da una particolare varietà di tessuto muscolare denominato miocardio specifico.
Il sistema senoatriale è costituito dal nodo del seno (di Keith-Flack) ovvero una piccola formazione di fibre miocardiche specifiche intrecciate del diametro di circa 10 mm, situata al limite tra lo sbocco della vena cava superiore e lo sbocco e l’inizio della cresta terminale.
Le fibre che costituiscono il nodo del seno hanno la capacità di contrarsi automaticamente in modo ritmico con una frequenza più elevata di ogni altra fibra muscolare del cuore (ritmo sinusale).
Il nodo, indicato come pacemaker del cuore, all’inizio di ogni ciclo cardiaco dà origine all’impulso che determina la contrazione degli atri e dei ventricoli alla frequenza che esso impone.
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Fisiologia degli Animali Domestici con elementi di Etologia.
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