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Luigi Avallone » 5.Processi digestivi a livello intestinale - Prima parte


Generalità

Digestione gastrica: Il chimo acido proveniente dallo stomaco contiene materiale proteico parzialmente digerito, carboidrati intaccati in parte dalle diastasi salivare e lipidi praticamente immodificati.

Digestione intestinale: Il chimo acido nell’intestino tenue si mescola con il succo pancreatico, con la bile e il succo enterico;
Si completa l’azione digestiva riducendo tali prodotti a strutture elementari assorbibili attraverso la mucosa intestinale.
Il materiale alimentare sfuggito ai processi enzimatici in sede gastrica ed intestinale , (cavallo, maiale, coniglio) viene sottoposto ad un processo di tipo fermentativo (intestino crasso).

Mucosa intestinale. Fonte: Wikipedia.

Mucosa intestinale. Fonte: Wikipedia.


Funzioni dell’intestino tenue

  • Digestiva: completa la digestione iniziata nella bocca e nello stomaco;
  • Assorbente: mediante il passaggio dei prodotti della digestione e di altre sostanze ingerite (acqua, sali minerali, vitamine) nel sangue e nella linfa;
  • Motoria: induce sia il mescolamento del contenuto intestinale, sia suo progressivo spostamento in senso aborale.
  • Endocrina : secerne ormoni (CCK , GIP, VIP, Secretina) che regolano le funzioni dell’apparato digerente.
  • Intestino: differenze di specie.

Succo pancreatico

È prodotto dal pancreas esocrino, contiene tre gruppi principali di enzimi: Proteasi, Lipasi e Amilasi.

Costituito da:
1. Fase acquosa: 98 % ricca di bicarbonato di sodio ed in minor grado di cloruri. LA FUNZIONE DEI BICARBONATI è quella di neutralizzare l’acidità del chimo.
2. Fase organica: Rappresentata principalmente da enzimi proteolitici secreti in forma proenzimatica (inattiva). Tra questi:

  • Tripsinogeno;
  • Chimotripsinogeno A e B;
  • Procarbossipeptidasi A e B;
  • Proelastasi;
  • Ribonucleasi;
  • Desossiribonucleasi;
  • Aminopeptidasi;
  • Collagenasi.
Pancreas. Fonte: Wikipedia.

Pancreas. Fonte: Wikipedia.


Succo pancreatico

Tripsinogeno: attivato a tripsina nel duodeno sia ad opera dell’enterochinasi sia mediante un processo autocatalitico accelerato dalla presenza di ioni Calcio.
Tripsina: (endopeptidasi) scinde i legami tra aminoacidi basici (lisina, arginina) agendo all’interno della catena polipeptidica. La tripsina è responsabile altresì dell’attivazione del chimotripsinogeno, procarbossipeptidasi e della proelastasi.
Chimotripsina: idrolizza legami peptidici tra aminoacidi aromatici (tirosina, fenilalanina). In presenza di Ca++ si comporta come la rennina.
Elastasi: idrolizza le scleroproteine dei tendini e legamenti; è specifica per i legami peptidici tra aminoacidi alifatici (valina, leucina, serina).
Carbossipeptidasi: (esopeptidasi) scinde le catene aminoacidiche a livello terminale.
Ribonucleasi: idrolizza gli acidi nucleici.
Amilasi: secreta in forma attiva, agisce sugli amidi (cotti e crudi) trasformandoli in destrine e maltosio.
Lipasi: secreta in forma attiva; ha come substrato i trigliceridi che trasforma in acidi grassi liberi e in 2-monogliceridi. La sua attività è potenziata da ioni calcio e sali biliari.

Succo pancreatico

Funzioni del succo pancreatico

  • Digestione;
  • Protezione della mucosa intestinale;
  • Tamponamento dell’acidità del chimo;
  • Sostegno all’attività fermentativa nel grosso intestino (cavallo, maiale).

Il dotto pancreatico sbocca separatamente nel cane, bovino, cavallo, maiale e coniglio.
Si ritrova un dotto collettore unico per la secrezione pancreatico-biliare nella pecora, capra, ratto.

Produzioni medie:

  • uomo: 1 L/giorno
  • cavallo: 11 L/giorno
  • bovino: 4 L/100 kg p.v.
  • cane e gatto: inesistente fuori dai pasti, circa 2 ml/min durante i pasti.
Anatomia ghiandole intestinali.Fonte: Wikipedia.

Anatomia ghiandole intestinali.Fonte: Wikipedia.


Succo pancreatico: controllo della secrezione pancreatica

Fasi della secrezione:
Cefalica: simile alla fase cefalica della secrezione gastrica, poco volume secreto.
Gastrica: attivata dalla distensione dello stomaco, controllata dal sistema parasimpatico (riflesso gastro-pancreatico) e dalla gastrina.
Intestinale: attivata dalla presenza fisica e chimica del chimo nell’intestino: la secretina stimola la produzione di un succo pancreatico più fluido.
Le prime due fasi sono poco significative nelle specie domestiche.

Fattori che controllano la secrezione:
Secrezione acinosa: acetilcolina, gastrina, CCK, chimodenina.
Secrezione dei duttuli: secretina, GIP, VIP.

La vagotomia elimina la fase cefalica e riduce la fase intestinale. L’attività adrenergica riduce la secrezione di HCO3.

Nella pecora il freddo produce un aumento dei livelli di T3 circolante che inducono un incremento della velocità di transito intestinale e della secrezione di secretina (fino al 50% in più giornaliero).

Succo pancreatico: controllo della secrezione pancreatica (segue)

La secretina:

  • Polipeptide di 27 AA (prima sostanza ormonale descritta nel 1902);
  • Determina un aumento della secrezione del succo pancreatico fluido, povero di enzimi ma con molti bicarbonati;
  • Prodotta dalle cellule epiteliali del duodeno, è stimolata da una elevata concentrazione di H+;
  • Influenza la secrezione biliare ma inibisce quella gastrica.

La colicistochinina – pancreozimina (CCK-PZ):

  • Polipeptide di 33 AA;
  • Prodotta della mucosa dell’intestino tenue;
  • Induce una secrezione pancreatica più ricca in enzimi ed eccita la contrazione della cistifellea;
  • Lo stimolo più potente per la sua liberazione è dato dalla presenza dei peptoni (prodotti intermedi della digestione proteica).

Bile

Prodotto di secrezione degli epatociti. In seguito riversata nel lume duodenale.

Caratteristiche: liquido viscoso, di colore verdastro o verde giallastro di sapore amarissimo (quando non ha soggiornato nella cistifellea).

Composizione:

  • 97 % di acqua
  • 3 % di sali inorganici e di costituenti organici: sali degli acidi biliari, pigmenti biliari, colesterolo, lecitina.
  • Nella cistifellea, la bile:
  • viene immagazzinata;
  • varia nella sua composizione: il volume della bile si può ridurre anche dell’ 80-90 %, mentre la concentrazione dei pigmenti e degli acidi biliari può aumentare di 10 volte nei carnivori, meno nei poligastrici e nel maiale.
Sintesi acidi biliari. Fonte: Wikipedia.

Sintesi acidi biliari. Fonte: Wikipedia.


Bile (segue)

Acidi billari: acido colico e suoi derivati quali l’ac.chenodesossicolico e litocolico provengono dal metabolismo del colesterolo. Sintetizzati dagli epatociti vengono coniugati con glicina o taurina (formazione di ac. Taurocolico eGlicocolico) e salificati a taurocolato e glicocolato di sodio e di potassio.

Pigmenti billari: bilirubina e biliverdina (prodotto della sua ossidazione). Derivano dal catabolismo dell’emoglobina attuato nella milza, midollo osseo, fegato. Nel crasso vanno incontro a processi di riduzione da cui derivano gli urobilinogeni che previa esposizione alla luce e all’aria (autossidazione) si trasformano in urobiline e stercobiline che danno il caratteristico colore alle feci e alle urine.

Fegato di pecora. 1 lobo destro, 2 lobo sinistro, 3 lobo caudato, 4 lobo quadrato, 5 arteria epatica e vena porta, 6 linfonodi epatici, 7 cistifellea.Fonte: Wikipedia.

Fegato di pecora. 1 lobo destro, 2 lobo sinistro, 3 lobo caudato, 4 lobo quadrato, 5 arteria epatica e vena porta, 6 linfonodi epatici, 7 cistifellea.Fonte: Wikipedia.


Bile (segue)

Cistifellea. Sebbene non contenga enzimi svolge una fondamentale azione strettamente connessa alla digestione dei grassi.

  • Favorisce l’emulsionamento dei grassi mediante abbassamento della tensione superficiale dell’interfaccia acqua – trigliceridi;
  • Favorisce l’azione delle lipasi, mediante suddivisione dei grassi in piccole goccioline;
  • Forma micelle capaci di incorporare lipidi insolubili (colesterolo , vitamine liposolubili) al fine di permetterne l’assorbimento intestinale;
  • Favorisce la formazione dei chilomicroni;
  • Stimola l’attività del fegato e la motilità intestinale;
  • Attiva le lipasi enteriche;
  • Protegge la lipasi pancreatica.

Bile (segue)

Il 94% dei sali sono riassorbiti mediante il circolo entero-epatico che si attua prevalentemente a livello di ileo distale con un processo di trasporto attivo:

  • mucosa intestinale – circolo – vena porta – epatociti – bile – lume intestinale.
  • Il numero di cicli varia da 18 a 20 (fino a 30 volte) per molecola di ac. biliare, con 2 cicli per ogni pasto.
  • Attraverso tale circolazione possono essere riassorbiti e recuperate altre sostanze (ad es. farmaci).
  • La presenza di acidi biliari non riassorbiti o di acidi deconiugati dai batteri nel grande intestino può indurre diarrea.

Lecitina
Nel duodeno diventa lisolecitina (lisofosfatidilcolina) e glicerolfosforilcolina per l’azione di fosfolipasi intestinali. La lisolecitina viene riassorbita e utilizzata come componente dei chilomicroni. Nella pecora rappresenta il 95% dei fosfolipidi della bile.

I materiali di supporto della lezione

Cunningham James G., Manuale di fisiologia veterinaria, Delfino Antonio Editore

Aguggini G., Beghelli V., Giulio L.F., Fisiologia degli Animali Domestici con elementi di Etologia, UTET

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