Le principali cellule coinvolte nella risposta infiammatoria sono: Granulociti – Macrofagi e cellule derivate -Linfociti e Plasmacellule – Mastociti – Fibroblasti
Le vie attraverso le quali arrivano sono due:
I neutrofili sono i leucociti più comuni. Hanno un diametro di 12-15 µm. Si riconoscono per il nucleo suddiviso in 2-5 lobi, collegati da un sottile filamento di materiale nucleico. Il citoplasma è chiaro perchè ha granuli piccoli e debolmente colorati.I neutrofili immaturi hanno un nucleo nastriforme o a ferro di cavallo.
Nel nucleo dei neutrofili delle femmine, è visibile un’appendice a forma di “bacchetta di tamburo” che rappresenta il cromosoma X inattivato.
Flogosi acuta – Un alveolo ripieno di granulociti neutrofili. Intensa iperemia dei capillari settali
Flogosi fibrinosa – Caratteristico è l'aspetto filamentoso della fibrina. Numerosi globuli rossi e cellule di aspetto macrofagico
Flogosi purulenta – Prevalgono i granulociti degenerati c.d. piociti. Ben evidente l'iperemia vasale circostante
Gli eosinofili sono abbastanza rari nel sangue. La loro dimensione è la stessa dei neutrofili. Il nucleo è generalmente bilobato, ma sono stati osservati anche nuclei con 3 o 4 lobi. Il citoplasma è pieno di granuli che assumono un colore rosa-arancione caratteristico. Il nucleo risulta ancora ben visibile. Sono presenti sia nel sangue che nei tessuti.
Intervengono nel rigetto di allotrapianti cutanei o di cellule tumorali, nonché nelle reazioni allergiche (dermatiti da contatto).
Producono sostanze ad attività vasoattiva (vasodilatante e vasopermeabilizzante), nonché fattori chemiotattici per gli eosinofili.
Derivano dai monociti. I monociti sono i leucociti più grossi: 16-20 µm. Hanno un nucleo grande reniforme o a ferro di cavallo, in certi casi anche bilobato. Il citoplasma è trasparente e ha aspetto di “vetro smerigliato”. Quando fuoriescono dal sangue si trasformano in macrofagi o istiociti.
I macrofagi possono unirsi in sincizio e dare origine alle c.d. Cellule giganti o plurinucleate. Queste sono tipiche delle fogosi specifiche e possono essere di due tipi: Cellule giganti di tipo Langhans che caratterizzano le flogosi specifiche da ipersensibilità e Cellule giganti di tipo Müller che caratterizzano le flogosi specifiche da corpo estraneo.
Le Cellule giganti di tipo Langhans hanno i nuclei disposti alla periferia a guisa di corona di rosario o di ferro di cavallo.
Le cellule giganti di tipo Müller hanno i nuclei disposti al centro o irregolarmente sparsi.
Ben evidente il nucleo centrale e la cromatina aggregata in maniera tale da assumere un aspetto tipico definito “come i raggi di una ruota di carro”. Il citoplasma è espanso e presenta un’alone perinucleare chiaro indice della dilatazione funzionale dell’apparato del Golgi (freccia).
Sono normali costituenti del connettivo e aumentano in corso di flogosi via via che si passa dalla fase acuta a quella riparativa. Sono cellule fisse e quindi il loro aumento in corso di flogosi è dovuto alla proliferazione di quelli già preesistenti.
1. Significato ed impiego dell'istologia patologica
2. Tecniche di prelievo, fissazione, inclusione e colorazione dei preparati patologici
3. Tecniche di prelievo, fissazione, inclusione e colorazione dei preparati patologici II
4. Istopatologia dei processi regressivi: pigmentazioni patologiche
5. Istopatologia dei processi regressivi: degenerazioni intracellulari
6. Istopatologia dei processi regressivi: degenerazioni extracellulari
8. Le cellule del processo infiammatorio
9. Angioflogosi e classificazione
10. Istoflogosi: Istoflogosi aspecifiche
11. Istoflogosi specifiche: granulomi immunologici I
12. Istoflogosi specifiche: granulomi immunologici II
13. Istoflogosi specifiche: granulomi da corpo estraneo
16. Tumori epiteliali: caratteristiche istologiche I
17. Tumori epiteliali: caratteristiche istologiche II
18. Tumori mesenchimali: caratteristiche istologiche I
19. Tumori mesenchimali: caratteristiche istologiche II