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Paola Maiolino » 8.Le cellule del processo infiammatorio


Cellule infiammatorie

Le principali cellule coinvolte nella risposta infiammatoria sono: Granulociti – Macrofagi e cellule derivate -Linfociti e Plasmacellule – Mastociti – Fibroblasti

Le vie attraverso le quali arrivano sono due:

  • SANGUE (granulociti, linfociti e monociti)
  • INTERSTIZIO (macrofagi, mastociti, fibroblasti)

Granulociti neutrofili

I neutrofili sono i leucociti più comuni. Hanno un diametro di 12-15 µm. Si riconoscono per il nucleo suddiviso in 2-5 lobi, collegati da un sottile filamento di materiale nucleico. Il citoplasma è chiaro perchè ha granuli piccoli e debolmente colorati.I neutrofili immaturi hanno un nucleo nastriforme o a ferro di cavallo.

Nel nucleo dei neutrofili delle femmine, è visibile un’appendice a forma di “bacchetta di tamburo” che rappresenta il cromosoma X inattivato.

Granulocita neutrofilo

Granulocita neutrofilo

Granulocita neutrofilo

Granulocita neutrofilo


Granulociti neutrofili

Appendice a forma di “bacchetta di tamburo”

Appendice a forma di "bacchetta di tamburo"


Granulociti neutrofili

  • Provengono dal sangue per diapedesi.
  • Sono le prime cellule che intervengono nel processo infiammatorio acuto.
  • Sopravvivono nel tessuto infiammatorio per massimo 24 ore e poi muoiono.
  • Hanno azione fagocitaria soltanto su batteri e piccole particelle (perciò detti anche microfagi).
  • Contengono granulazioni costituite da sostanze antibatteriche (lisozima, fagocitina,ecc) che esercitano la propria azione sui batteri fagocitati.
  • Sono abbondanti negli essudati di origine batterica ma possono essere presenti anche nelle flogosi “asettiche”.
  • Vanno facilmente incontro a fenomeni regressivi trasformandosi in piociti (essudato purulento o pus);

Granulociti neutrofili

Marginazione dei granulociti alla parete del vaso

Marginazione dei granulociti alla parete del vaso


Granulociti neutrofili

Marginazione dei granulociti alla parete del vaso a più forte ingradimento

Marginazione dei granulociti alla parete del vaso a più forte ingradimento


Granulociti neutrofili

Numerosi granulociti neutrofili negli interstizi

Numerosi granulociti neutrofili negli interstizi


Granulociti neutrofili

Flogosi acuta – Un alveolo ripieno di granulociti neutrofili. Intensa iperemia dei capillari settali

Flogosi acuta – Un alveolo ripieno di granulociti neutrofili. Intensa iperemia dei capillari settali


Fibrina

Flogosi fibrinosa – Caratteristico è l’aspetto filamentoso della fibrina. Numerosi globuli rossi e cellule di aspetto macrofagico

Flogosi fibrinosa – Caratteristico è l'aspetto filamentoso della fibrina. Numerosi globuli rossi e cellule di aspetto macrofagico


Piociti

Flogosi purulenta – Prevalgono i granulociti degenerati c.d. piociti. Ben evidente l’iperemia vasale circostante

Flogosi purulenta – Prevalgono i granulociti degenerati c.d. piociti. Ben evidente l'iperemia vasale circostante


Granulociti eosinofili

Gli eosinofili sono abbastanza rari nel sangue. La loro dimensione è la stessa dei neutrofili. Il nucleo è generalmente bilobato, ma sono stati osservati anche nuclei con 3 o 4 lobi. Il citoplasma è pieno di granuli che assumono un colore rosa-arancione caratteristico. Il nucleo risulta ancora ben visibile. Sono presenti sia nel sangue che nei tessuti.

  • Sono abbondanti nelle flogosi allergiche e in quelle provocate da parassiti.
  • Sono capaci di movimenti attivi come i neutrofili ed agiscono sugli agenti estranei mediante un “meccanismo di citotossicità anticorpo dipendente” (Ipersensibilità Tipo II).
Granulocita eosinofilo

Granulocita eosinofilo

Granulocita eosinofilo

Granulocita eosinofilo


Granulociti eosinofili

Due granulociti eosinofili circondati da piastrine

Due granulociti eosinofili circondati da piastrine


Granulociti eosinofili

Numerosi granulociti eosinofili responsabili della lisi del collageno centrale

Numerosi granulociti eosinofili responsabili della lisi del collageno centrale


Granulociti basofili

Intervengono nel rigetto di allotrapianti cutanei o di cellule tumorali, nonché nelle reazioni allergiche (dermatiti da contatto).

Producono sostanze ad attività vasoattiva (vasodilatante e vasopermeabilizzante), nonché fattori chemiotattici per gli eosinofili.

Granulocita basofilo

Granulocita basofilo

Granulocita basofilo

Granulocita basofilo


Macrofagi

Derivano dai monociti. I monociti sono i leucociti più grossi: 16-20 µm. Hanno un nucleo grande reniforme o a ferro di cavallo, in certi casi anche bilobato. Il citoplasma è trasparente e ha aspetto di “vetro smerigliato”. Quando fuoriescono dal sangue si trasformano in macrofagi o istiociti.

  • Hanno attività fagocitaria e sono dotati di movimenti attivi.
  • Caratterizzano le flogosi croniche, insieme ai linfociti e alle plasmacellule.
  • Possono assumere la fisionomia di CELLULE EPITELIOIDI o CELLULE GIGANTI PLURINUCLEATE.
Monocita

Monocita

Monocita

Monocita


Macrofagi

Macrofagi – Citoplasma ampio, vacuolizzato e nucleo ovale spostato alla periferia

Macrofagi - Citoplasma ampio, vacuolizzato e nucleo ovale spostato alla periferia


Cellule giganti

I macrofagi possono unirsi in sincizio e dare origine alle c.d. Cellule giganti o plurinucleate. Queste sono tipiche delle fogosi specifiche e possono essere di due tipi: Cellule giganti di tipo Langhans che caratterizzano le flogosi specifiche da ipersensibilità e Cellule giganti di tipo Müller che caratterizzano le flogosi specifiche da corpo estraneo.

Le Cellule giganti di tipo Langhans hanno i nuclei disposti alla periferia a guisa di corona di rosario o di ferro di cavallo.

Le cellule giganti di tipo Müller hanno i nuclei disposti al centro o irregolarmente sparsi.


Cellule giganti

Cellule giganti di tipo Langhans in granuloma tubercolare

Cellule giganti di tipo Langhans in granuloma tubercolare


Linfociti e plasmacellule

  • Sono caratteristici delle flogosi croniche.
  • Spesso sono presenti nelle flogosi allergiche.
  • Non hanno azione fagocitaria, non sono attratte per chemiotassi, non si muovono e non aderiscono alle superfici.
  • Provengono o dai vasi linfatici (attraverso le cellule, non per diapedesi) o dall’interstizio dai linfoblasti

Linfociti


Linfociti


Plasmacellule

Ben evidente il nucleo centrale e la cromatina aggregata in maniera tale da assumere un aspetto tipico definito “come i raggi di una ruota di carro”. Il citoplasma è espanso e presenta un’alone perinucleare chiaro indice della dilatazione funzionale dell’apparato del Golgi (freccia).


Fibroblasti

Sono normali costituenti del connettivo e aumentano in corso di flogosi via via che si passa dalla fase acuta a quella riparativa. Sono cellule fisse e quindi il loro aumento in corso di flogosi è dovuto alla proliferazione di quelli già preesistenti.


Fibroblasti

Fibroblasti (frecce) circoscrivono un nodulo tubercolare

Fibroblasti (frecce) circoscrivono un nodulo tubercolare


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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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