L’osservazione al microscopio deve avvenire prima a piccolo ingrandimento (2,5X e 4X), poi a medio (10X e 25X) ed infine a forte ingrandimento (40X).
Registro istologia n.10524
Trattasi di un gatto europeo, femmina, di 5 anni con una neoformazione a livello del padiglione auricolare.
Descrizione istologica a 4X: Trattasi di una neoformazione nodulare a sede dermica, circoscritta, di colorito brunastro tendente al nero.
Descrizione istologica a 10X: La neoformazione non coinvolge l’epidermide sovrastante che quindi risulta integra. Si intravedono nidi di cellule di colorito bruno-nerastro.
Registro istologia n. 10262
Trattasi di un cane meticcio, femmina, di 10 anni con una neoformazione cutanea localizzata a livello del dorso.
Descrizione istologica a 4X: Trattasi di una neoformazione cutanea non circoscritta che si estende nel derma e nell’ipoderma.
Descrizione istologica a 10X: La neoformazione risulta caratterizzata da una proliferazione di cellule epiteliali intorno ai follicoli piliferi e al grasso.
Descrizione istologica a 40X: Le cellule di origine epiteliale mostrano accentuato pleomorfismo e atipia. Numerose le mitosi atipiche.
Per poter leggere una sezione istologica è necessario:
Si nota come l’aspetto delle sezioni varia a seconda del livello del taglio.
Se il piano di taglio passa per il nucleo, questo sarà visibile.
Come nell’esame macroscopico l’esame istologico porta ad una diagnosi morfologica che indicherà la sede, il tipo, la durata, la distribuzione e la gravità della lesione.
E’ senza dubbio l’esame più completo, ma sempre più spesso si va affiancando ad esso l’esame citologico.
Mentre l’istologia patologica studia le alterazioni di un tessuto, la citologia patologica prende in considerazione le alterazioni delle singole cellule che compongono un tessuto.
L’esame citologico permette pertanto di valutare le cellule che compongono un tessuto e di prenderne in considerazione le caratteristiche morfologiche del nucleo e del citoplasma.
Per le indagini ultrastrutturali il campione, precedentemente ridotto in frammenti piccolissimi, viene fissato in gluteraldeide al 2,5% e successivamente tagliato con l’uso dell’ultramicrotomo, colorato ed infine osservato al microscopio elettronico.
1. Significato ed impiego dell'istologia patologica
2. Tecniche di prelievo, fissazione, inclusione e colorazione dei preparati patologici
3. Tecniche di prelievo, fissazione, inclusione e colorazione dei preparati patologici II
4. Istopatologia dei processi regressivi: pigmentazioni patologiche
5. Istopatologia dei processi regressivi: degenerazioni intracellulari
6. Istopatologia dei processi regressivi: degenerazioni extracellulari
8. Le cellule del processo infiammatorio
9. Angioflogosi e classificazione
10. Istoflogosi: Istoflogosi aspecifiche
11. Istoflogosi specifiche: granulomi immunologici I
12. Istoflogosi specifiche: granulomi immunologici II
13. Istoflogosi specifiche: granulomi da corpo estraneo
16. Tumori epiteliali: caratteristiche istologiche I
17. Tumori epiteliali: caratteristiche istologiche II
18. Tumori mesenchimali: caratteristiche istologiche I
19. Tumori mesenchimali: caratteristiche istologiche II