Poco frequente nel gatto, più comune nel cane (2%-3,5%) a livello degli arti e della testa.
Macroscopicamente si presenta come un nodulo circoscritto, più o meno adeso alla cute, a volte peduncolato, ma non incapsulato e alla palpazione la consistenza è variabile, infatti si parla di un fibroma molle (se prevale la componente cellulare) o duro (se prevale la componente fibrosa).
Istologicamente è caratterizzato da abbondante matrice extracellulare nella quale sono immersi i fibroblasti e le fibre collagene organizzati in ampi flussi che si intersecano fra loro.
Gli elementi cellulari sono disposti in fila e hanno forma fusata, nuclei monomorfi, normocromatici e citoplasma indistinto. Mitosi rare.
Tumore maligno dei fibroblasti con produzione di collagene.
Si presenta come neoformazione singola o come lesioni multiple a sede dermica o sottocutanea, sode, compatte o molli, carnose, di colore rosso vivo o, in altri casi, biancastro.
Differenze
CANE
GATTO
Istologicamente è caratterizzato da una proliferazione diffusa di cellule che dal sottocute si spingono verso l’epidermide. La proliferazione può apparire più o meno densa.
La variabilità è marcata e dipende dalla quantità di fibre presenti e dalla disposizione che assumono i fasci e dalla morfologia dei fibroblasti.
La forma del nucleo varia da ovalare a tondeggiante, a seconda dell’angolo con cui la lama seziona i fasci.
Nel 1991 Goldschmidt and Hendrick evidenziarono nel gatto la comparsa di una nuova entità oncologica: il sarcoma cosiddetto vaccinale.
L’insorgenza di tale tumore sembra collegabile all’azione flogistica, locale e persistente, causata da alcuni vaccini (vaccini per la rabbia e per la leucemia felina), o da loro componenti, o da entrambi, con possibile trasformazione neoplastica delle cellule fibroblastiche del tessuto di granulazione. Trasformazione neoplastica dei fibroblasti e miofibroblasti, presenti nel tessuto di granulazione, indotta da adiuvanti altamente immunogeni o da altre componenti del vaccino che da soli o in associazione a carcinogeni o oncogeni porta allo sviluppo del tumore.
Si riconferma l’importanza della persistenza dello stimolo, quali la flogosi cronica ,che è riconosciuta come situazione a rischio per la sua potenzialità evolutiva in senso neoplastico.
Nel gatto i fibrosarcomi si distinguono in:
Tumore benigno di fibrociti che producono mucine più che fibre collagene. Molto raro (0.2-0.5%), evidenziabile come una neoformazione piccola (3-5 cm), a margini poco definiti, consistenza molle e superficie di taglio: gelatinosa, a livello sottocutaneo quasi mai dermico.
1. Significato ed impiego dell'istologia patologica
2. Tecniche di prelievo, fissazione, inclusione e colorazione dei preparati patologici
3. Tecniche di prelievo, fissazione, inclusione e colorazione dei preparati patologici II
4. Istopatologia dei processi regressivi: pigmentazioni patologiche
5. Istopatologia dei processi regressivi: degenerazioni intracellulari
6. Istopatologia dei processi regressivi: degenerazioni extracellulari
8. Le cellule del processo infiammatorio
9. Angioflogosi e classificazione
10. Istoflogosi: Istoflogosi aspecifiche
11. Istoflogosi specifiche: granulomi immunologici I
12. Istoflogosi specifiche: granulomi immunologici II
13. Istoflogosi specifiche: granulomi da corpo estraneo
16. Tumori epiteliali: caratteristiche istologiche I
17. Tumori epiteliali: caratteristiche istologiche II
18. Tumori mesenchimali: caratteristiche istologiche I
19. Tumori mesenchimali: caratteristiche istologiche II