Le malattie virali nei rettili presentano una sintomatologia variabile a seconda dell’organo colpito, della gravità delle lesioni e della presenza di malattie concomitanti.
Tra i principali agenti virali responsabili di malattia nei rettili si annoverano:
Gli Adenovirus sono virus a DNA con tre antigeni principali (esone, pentone e fibra) messi in relazione diretta con le strutture del capside. Possono colpire:
Si trasmettono generalmente per via oro-fecale e sono caratterizzati da alta morbilità e mortalità.
Sintomatologia
Frequentemente il quadro sintomatologico è assente. Talvolta si possono osservare:
Lesioni
All’esame anatomo-patologico si evidenzia:
Diagnosi
La diagnosi si avvale di indagini condotte mediante biopsia o prelievo di campioni fecali:
Biopsia da effettuare su:
Feci da sottoporre a:
Terapia
Gli Herpesviurs presentano le seguenti caratteristiche:
Sono stati isolati per la prima volta nei cheloni nel 1975 da una tartaruga marina.
Trasmissione
Le vie di trasmissione non sono ancora state definitivamente chiarite .
Segni clinici
La sintomatologia è caratterizzata da:
Diagnosi
La diagnosi si avvale dei seguenti mezzi diagnostici:
Terapia
I Paramyxovirus sono altamente patogeni per i serpenti e sono caratterizzati da:
Segni clinici: scolo nasale, grave dispnea, morte.
Diagnosi: inibizione dell’emagglutinazione, necroscopia con isolamento virale.
Trattamento: nessuno.
Definizione
Quadro patologico contagioso che interessa principalmente la famiglia Boidae, associato a caratteristici inclusi eosinofilici intracitoplasmatici in vari tipi di cellule.
Sono coinvolti vari organi con segni gastrointestinali, nervosi e respiratori.
IBD è nota nei boidi da circa 30 anni. Determina la formazione di numerosi inclusi intracitoplasmatici eosinofilici in quasi tutti i tessuti, in particolare nell’epitelio viscerale e nei neuroni.
Nel 1994, mediante l’uso del microscopio ottico a trasmissione, Schumacher e coll. rilevarono particelle virus-like in tessuti di serpenti malati.
Tali particelle presentavano le seguenti caratteristiche:
Ophionyssus natricis, ectoparassita ematofago frequentemente isolato nei serpenti affetti da IBD, potrebbe fungere da vettore della malattia.
Sindromi simil-IBD sono state segnalate anche in altri serpenti non-Boidae che presentavano inclusioni eosinofiliche intracitoplasmatiche. In questi esemplari le particelle retrovirus-like non sono mai state evidenziate.
Sintomatologia
BOA (sottofamiglia Boinae):
Altri segni clinici: neoformazioni cutanee, dermatite necrotizzante multifocale, osteofiti alle vertebre.
PITONI (sottofamiglia Pythoninae):
Lesioni
Le lesioni macroscopiche includono:
Lesioni istopatologiche.
Il reperto principale è dato dalla presenza di corpi inclusi eosinofilici intracitoplasmatici in vari tessuti.
Gli epiteli di fegato, pancreas, rene e mucosa gastrica presentano la più alta densità di cellule affette.
Altri reperti:
Diagnosi
La diagnosi può essere raggiunta mediante la valutazione dei reperti anamnestici associata a:
Terapia
Non esiste terapia, pertanto, la migliore soluzione è l’eutanasia. Si può intervenire mediante alimentazione forzata e fluidoterapia.
Profilassi
Vista la carenza di nozioni epidemiologiche, è difficile attuare una prevenzione:
I virus che interessano gli anfibi sono scarsi. Tuttavia, in seguito all’incremento della popolazione di anfibi, per usi commerciali, di ricerca, nonché amatoriali, si è assistito all’espansione dello studio delle malattie virali anche in questi animali. Inoltre, l’avvento delle colture cellulari e, in particolar modo, delle tecniche di biologia molecolare, ha permesso l’ulteriore sviluppo e rivisitazione della virologia degli ectotermi. Ad ogni modo, le principali patologie virali degli anfibi sono sostenute da:
I Ranavirus costituiscono gli agenti patogeni più studiati degli anfibi. Appartengono alla famiglia degli Iridoviridae e sono caratterizzati da:
La virulenza dei ranavirus è legata alla specie coinvolta. Generalmente, i ceppi ad alta virulenza sono tipici degli anuri e dei caudati e lo stadio di pre-metamorfosi risulta quello più suscettibile.
Trasmissione
L’infezione si trasmette per contatto diretto da individuo malato ad individuo sano. L’acqua può fungere da importante fonte del virus.
Le infezioni da ranavirus sono caratterizzate da alta mortalità e malattia sistemica.
Sintomatologia
Generalmente si verifica morte improvvisa senza segni clinici evidenti. Quando presenti, includono:
Lesioni
Si possono apprezzare edema, emorragie ed ingrossamento di vari organi interni come: milza, fegato, rene, tratto gastrointestinale.
Lesioni istopatologiche: Si osserva necrosi focale o diffusa a livello di cute ed organi interni, in particolare al fegato e ai tessuti emopoietici. Si possono evidenziare, inoltre, inclusi intracitoplasmatici basofilli (rappresentati dal virus) all’interno delle cellule epatiche.
Diagnosi
E’ possibile diagnosticare le infezioni da ranavirus mediante:
Terapia
Non esiste alcun trattamento descritto in letteratura. Sembrerebbe che l’Acyclovir abbia un potenziale uso clinico nel controllare la malattia. Non esistono vaccini disponibili per i Ranavirus degli anfibi.
Altri Ranavirus
Sono stati descritti vari sottotipi di Ranavirus altamente virulenti e patogeni per gli anfibi come:
Il Lucke Herpesvirus, noto anche come ranid herpesvirus-1 (RaHV-1) è un virus oncogeno descritto per la prima volta da Lucke nel 1934 in una Rana pipiens in associazione ad un carcinoma renale.
Successivamente, questo virus è stato segnalato in altre rane con tumori ed è stato stabilito il legame tra Lucke Herpesvirus e sviluppo del carcinoma con la formazione di inclusi intranucleari.
Una peculiarità della replicazione virale è la temperatura che deve essere inferiore a 12°C. Anche la formazione di metastasi in altri organi è temperatura-dipendente: avviene al di sotto di 12°C. Attualemente il solo strumento diagnostico per il Lucke Herpesvirus è la microscopia elettronica.
2. Coniglio: Sindrome Gastroenterica (SGE)
3. Coniglio: Sindrome Respiratoria
4. Coniglio: Malattia Emorragica Virale (MEV)
5. Mixomatosi
7. Furetto: Gastrite Infettiva
11. Furetto: Proliferative Bowel Disease
12. Anfibi e Rettili: Introduzione all'Erpetofauna
13. Anfibi e Rettili: Principali Patologie Batteriche