Definizione
Affezione della cute altamente contagiosa per il coniglio e per l’uomo: si tratta, infatti, di una zoonosi.
Si conoscono oltre 38 specie di dermatofiti patogeni per l’uomo e per gli animali, raggruppati nei due grandi generi:
I Dermatofiti sono funghi microscopici (micromiceti) specializzati nella digestione della cheratina che invadono la cute, i peli, i follicoli piliferi. Possono essere suddivisi in:
Nel coniglio i funghi che determinano la malattia sono molteplici (Microsporum canis, M. gipseum, M. distortum, M. audouinii, Trichophyton mentagrophytes, T. quinckaenum, T. rubrum, T. shoenleinii), anche se non tutti presentano la stessa incidenza. Risultano più frequentemente coinvolti:
I funghi si trasmettono attraverso:
L’esposizione al contagio non implica l’infezione per l’antagonismo di una flora cutanea resistente. Per causare un’infezione è necessario che le spore penetrino nell’epidermide o nei follicoli piliferi. Dalle spore si formano le ife che crescono all’interno della cheratina del pelo, migrando verso il bulbo pilifero. Il fungo vegeta nello strato corneo dell’epidermide ed invade in profondità il follicolo pilifero.
Il pelo nella sua fase “anagena” o di accrescimento fornisce il nutrimento sotto forma di carboidrati e cheratina, che i dermatofiti utilizzano grazie alla cheratinasi. Per questo motivo le manifestazioni più eclatanti dell’infezione si riscontrano nel periodo dello svezzamento, quando la crescita del pelo è completata assieme allo sviluppo ed alla moltiplicazione del micete.
Con la muta naturale del pelo, che avviene generalmente verso i 60-70 giorni di vita, si nota quasi sempre un miglioramento che però raramente giunge a guarigione clinica completa, creando nuovi soggetti portatori, grave pericolo di reinfezione soprattutto se destinati alla rimonta.
I dermatofiti sopravvivono nelle zone del pelo già cheratinizzate fino a quando si stabilisce un equilibrio tra produzione di cheratina e crescita fungina (circa 1 settimana).
L’infezione si interrompe nel caso di:
La trasmissione della malattia avviene per:
Le zone maggiormente interessate sono:
testa (naso palpebre, orecchie); dita ed unghie; zampe; dorso.
Sintomatologia
I sintomi sono rappresentati principalmente da:
Il quadro istopatologico mette in evidenza:
I mezzi diagnostici disponibili comprendono:
Basate su:
I fattori che determinano l’instaurarsi dell’infezione dipendono da:
Nell’uomo le dermatomicosi possono avere diverse localizzazioni, per cui si parlerà di:
Inoltre è possibile distinguere:
Tigna microsporica e tricofitica → micosi del cuoio capelluto, contagiosa, spesso determinata da contagio interumano. È caratterizzata da:
Tricofizia → follicolite suppurante provocata dalla penetrazione del fungo nel follicolo con formazione di grossi nodi prominenti tendenti alla fusione purulenta. È caratterizzata da aree arrossate e tumefatte tendenti a ricoprirsi di pustole e croste.
La dermatomicosi è segnalata nel D.M. 15 Dicembre 1990 – Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive. La dermatofitosi è stata inserita nella classe quarta: “malattie per le quali alla segnalazioni del singolo caso da parte del medico deve seguire la segnalazione dell’unità sanitaria locale solo quando si verificano focolai epidemici”.
2. Coniglio: Sindrome Gastroenterica (SGE)
3. Coniglio: Sindrome Respiratoria
4. Coniglio: Malattia Emorragica Virale (MEV)
5. Mixomatosi
7. Furetto: Gastrite Infettiva
11. Furetto: Proliferative Bowel Disease
12. Anfibi e Rettili: Introduzione all'Erpetofauna
13. Anfibi e Rettili: Principali Patologie Batteriche