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Ludovico Dipineto » 9.Furetto: Cimurro


Cimurro

Definizione
Malattia virale causata da un Morbillivirus appartenente alla famiglia dei Paramyxoviridae, strettamente correlato al morbillo umano e alla peste bovina. Rappresenta una delle più importanti patologie ad eziologia virale del furetto.

Eziologia
La malattia è sostenuta dal Canine Distemper virus, l’agente eziologico del cimurro del cane. Come tutti i Paramyxovirus, è costituito da un genoma ssRNA ed è provvisto di envelope ricoperto da proiezioni o peplomeri rappresentate dall’emoagglutinina (H) e dalla proteina di fusione (F).

Rappresentazione schematica di un Paramyxovirus

Rappresentazione schematica di un Paramyxovirus


Cimurro, eziologia (segue)

Polipeptidi virali

  • Proteina NP o nucleoproteina: avvolge l’RNA formando il capside a simmetria elicoidale
  • Proteina L e proteina P: RNA-polimerasi associate al nucleocapside e quindi responsabili della replicazione e trascrizione virale.
  • Proteina M o di matrice: partecipa alla formazione dell’envelope ed è deputata al riconoscimento del nucleocapside durante l’assemblaggio.
  • Proteina H o emoagglutinina: responsabile dell’attacco del virione ai recettori di superficie della cellula, dell’attività emoagglutinante, e del rilascio di nuove particelle virali dalla cellula.
  • Proteina F o di fusione: garantisce la fusione dell’envelope con la membrana cellulare, permettendo il rilascio del nucleocapside nel citoplasma – agisce anche come fattore di fusione tra cellule contigue, permettendo la diffusione del virus anche in presenza di anticorpi.
  • Proteina SH: proteina strutturale.
Rappresentazione schematica di un Paramyxovirus

Rappresentazione schematica di un Paramyxovirus


Cimurro, epidemiologia e patogenesi

Animali che possono fungere da serbatoi e favorirne la diffusione sono rappresentati da:

  • Cani domestici non vaccinati
  • Cani randagi
  • Varie specie di canidi (lupo, volpe, etc.)
  • Vari tipi di mustelidi (faina, puzzola europea, visone, donnola, martora, etc.)
  • Vari tipi di procionidi (orso lavatore, etc.)

Il sito primario della replicazione virale è rappresentato dall’epitelio del tratto respiratorio e dal tessuto linfoide del nasofaringe. Il virus dissemina attraverso la via ematica al fegato, reni, tratto gastrointestinale, vie urinarie e cervello.

Cimurro, epidemiologia

Il virus si trasmette tramite aerosol, contatto diretto con animali infetti o con materiale contaminato da fluidi di soggetti infetti. Non è stata dimostrata la trasmissione per via transplacentare.

Il virus è eliminato attraverso:

  • secreti congiuntivali
  • nasali
  • orali
  • urine
  • feci
  • scaglie cutanee

Gli insetti ematofagi possono fungere da possibili vettori e diffusori del virus.

Cimurro, caratteri della malattia

Dopo un periodo di incubazione di 7-10 giorni si possono osservare:

  • anoressia,
  • ipertermia (41°C),
  • depressione,
  • fotofobia,
  • blefarospasmo,
  • scolo nasale sieroso.

Spesso come primo segno clinico: eruzione eritematosa e pruriginosa al mento che si estende successivamente verso la zona inguinale ed anale.

Sovente subentra un’infezione secondaria da batteri: la dermatite assume una colorazione rosso arancio, lo scolo nasale diviene naso-oculare mucopurulento, subentra cisposità agli occhi.

Furetto con eritema alla regione del mento. Fonte: Blair et al. 1998. Treating distemper in a young ferret. Vet Med 98(7):655-658

Furetto con eritema alla regione del mento. Fonte: Blair et al. 1998. Treating distemper in a young ferret. Vet Med 98(7):655-658


Cimurro, caratteri della malattia (segue)

Altri segni clinici:

  • ipercheratosi dei cuscinetti plantari (hard pad disease)
  • vomito
  • diarrea

Fra gli organi bersaglio per la replicazione virale, vi sono i polmoni e, di conseguenza, si hanno anche segni respiratori (tosse).

I furetti che sopravvivono alla fase catarrale della malattia, entrano successivamente nella fase neurotropica, nella quale si possono osservare:

  • ipereccitabilità,
  • tremori muscolari,
  • scialorrea,
  • convulsioni e coma.

Prima del decesso l’animale diviene ipotermico.

Cimurro, diagnosi

  • Segni clinici: scolo nasale muco-purulento, dermatite a livello del mento, etc.
  • Esame ematologico: leucopenia
  • Esame radiologico: addensamento polmonare (polmonite interstiziale o alveolare)
  • Esame sierologico: ricerca anticorpale Anticorpi marcati con fluoresceina

Diagnosi differenziale: influenza del furetto (in tal caso lo scolo nasale è muco-sieroso, l’ipertermia è meno accentuata e non vi sono segni di dermatite).

Cimurro, terapia

Non esiste alcuna terapia funzionale. La prognosi è infausta e la mortalità è del 100%.
In caso di conferma diagnostica può essere proposta l’eutanasia. Se tale opzione viene scartata, è necessario impostare una terapia sintomatica costituita da:

  • fluidoterapia,
  • antibiotici sistemici,
  • antibiotici per uso oftalmico,
  • alimentazione forzata,
  • antiistaminici (per limitare l’eritema).

Cimurro, profilassi

La vaccinazione va effettuata a partire da 6-8 settimane di età e ripetuta a distanza di 3-4 settimane, per due volte, dal vaccino iniziale, con richiami annuali. Vaccini effettuati a 5 settimane di età o prima potrebbero subire interferenze da parte degli anticorpi materni (immunità passiva).

A 5 settimane di età possono essere vaccinati solo cuccioli nati da femmine non vaccinate. Il vaccino utilizzato deve essere di un virus vivo modificato sul tessuto embrionale di pollo, somministrato per via sottocutanea o intramuscolare. Negli USA esistono vaccini specifici per il furetto (Fervac-D® Canine Distemper Vaccine, United Vaccines Inc., e Purevax® Ferret Distemper Vaccine, Merial) che, tuttavia, non possono essere importati ed utilizzati in Italia.

Diversi tipi di vaccini disponibili per il cane possono essere utilizzati anche per il furetto.

Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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