Definizione
Malattia virale sostenuta da virus influenzali umani tipo A o B caratterizzata da sintomatologia respiratoria simile a quella dell’uomo.
Sono coinvolti principalmente ceppi influenzali tipo A. Infezioni con ceppi influenzali tipo B sono rare e sono caratterizzate prevalentemente da forme moderate.
Viste le analogie tra influenza umana ed influenza del furetto, tale animale è utilizzato come modello per gli studi relativi alla patogenesi e l’immunità dell’influenza umana.
Famiglia: Orthomyxoviridae.
Genere: Influenzavirus A e B, C.
Specie: Influenzavirus tipo A e B.
Principali caratteristiche del virus:
Principali polipeptidi virali
Gli animali che possono fungere da serbatoio e favorire la diffusione sono rappresentati da:
Principale modalità di infezione: via aerosol.
In seguito all’inoculazione intranasale, il virus si localizza e replica in alti titoli a livello della mucosa nasale. Segue un breve periodo di incubazione e successivamente si ha aumento della temperatura corporea che poi decresce circa 48 ore più tardi.
La trasmissione del virus inizia all’apice della piressia e continua per 3-4 giorni.
Generalmente, l’infezione resta confinata alle vie aeree superiori. In alcuni casi può raggiungere anche le vie respiratorie profonde (bronchioli e polmoni) con conseguenze, spesso, fatali.
Di rado, l’infezione può localizzarsi anche all’epitelio intestinale causando enterite.
Come nell’uomo, la malattia nel furetto è caratterizzata da segni clinici alle vie aeree superiori.
Dopo un periodo di incubazione di 48 ore si possono osservare:
Adulti: forma moderata, con sintomi blandi.
Giovani: forma grave e letale.
Raramente possono comparire:
La diagnosi può essere formulata in base ai segni clinici ed all’ausilio di esami di laboratorio che comprendono:
La diagnosi differenziale, per quel che concerne i sintomi respiratori, dovrebbe includere il cimurro del furetto che causa una sintomatologia respiratoria molto più grave.
E’ esclusivamente una terapia di sostegno e si avvale dell’impiego di:
Sperimentalmente sono stati impiegati antivirali ottenendo buoni risultati come l’Amantadina via aerosol alla dose di 6mg/Kg ogni 12 ore. Lo Zanamivir somministrato in un’unica dose intranasale (12.5mg/Kg) si è dimostrato efficace nel prevenire la malattia.
Le misure di profilassi riguardano soprattutto:
Nei confronti di questa malattia non esiste vaccino.
2. Coniglio: Sindrome Gastroenterica (SGE)
3. Coniglio: Sindrome Respiratoria
4. Coniglio: Malattia Emorragica Virale (MEV)
5. Mixomatosi
7. Furetto: Gastrite Infettiva
11. Furetto: Proliferative Bowel Disease
12. Anfibi e Rettili: Introduzione all'Erpetofauna
13. Anfibi e Rettili: Principali Patologie Batteriche