Definizione
Patologia infettiva ad eziologia virale caratterizzata da immunodepressione e da peculiari lesioni alle penne e al becco. Rappresenta una delle principali patologie degli psittacidi.
Eziologia
L’agente eziologico della PBFD è un virus appartenente alla famiglia Circoviridae.
La famiglia Circoviridae comprende 2 generi:
La malattia del becco e delle penne è stata descritta in più di 60 specie di psittacidi con una maggiore prevalenza nel pappagallo ecletto (Eclectus roratus), nel cacatua (Cacatua galeritra) e nel cenerino (Psitticus erithacus).
Colpisce prevalentemente soggetti giovani (< 3 anni di età).
Trasmissione
L’infezione avviene via aerosol o per ingestione di materiale contaminato.
Fonti di contagio: pulviscolo delle penne, feci, rigurgito.
La malattia è caratterizzata da:
La patogenesi della PBFD è poco nota. Il virus ha uno spiccato tropismo per gli epiteli ma il sito primario di replicazione rimane tuttora sconosciuto. Il tratto gastrointestinale è considerato un organo bersaglio della replicazione ed escrezione virale. La replicazione virale avverrebbe nel fegato all’inizio della malattia e probabilmente continuerebbe durante la forma cronica.
Una forma cerebellare è stata talvolta associata con la forma acuta di PBFD nei pulcini di Cacatua galerita. Spesso è stata osservata anche morte improvvisa. Molti uccelli infetti muoiono entro sei mesi, a volte un anno, dall’esordio dei segni clinici.
Le infezioni secondarie sono comuni ed includono:
Sintomatologia
Forma Iperacuta
Forma Subacuta/Cronica
Le lesioni macroscopiche sono caratterizzate da:
All’esame isto-patologico, si osservano vari gradi di necrosi e flogosi a livello delle penne distrofiche:
Campioni
I campioni idonei per il rilievo dell’acido nucleico sono rappresentati da:
I campioni di sangue dovrebbero essere raccolti in provette contenenti eparina.
Isolamento ed Identificazione
Il virus non è mai stato propagato in embrioni o colture cellulari ma può essere identificato e caratterizzato purificandolo a partire da omogenati di cute di animali infetti.
L’acido nucleico può essere estratto ed identificato con elettroforesi in gel di agar oppure può essere visualizzato mediante microscopia elettronica.
L’identificazione, inoltre, può essere effettuata mediante PCR.
Infine, si può ricorrere all’inibizione dell’emagglutinazione su omogenati di follicoli delle penne.
La PBFD può essere messa in diagnosi differenziale con varie patologie:
I rilievi anamnestici ed un esame clinico dettagliato possono aiutare nella diagnosi. Tuttavia, in caso di dubbio, è necessario ricorrere ad esami di laboratorio per avere la conferma diagnostica.
Non esiste alcuna terapia funzionale.
La prognosi è infausta e la mortalità può raggiungere il 100%.
In caso di conferma diagnostica si consiglia l’eutanasia. Se tale opzione viene scartata, è necessario impostare una terapia sintomatica basata sull’uso di:
2. Coniglio: Sindrome Gastroenterica (SGE)
3. Coniglio: Sindrome Respiratoria
4. Coniglio: Malattia Emorragica Virale (MEV)
5. Mixomatosi
7. Furetto: Gastrite Infettiva
11. Furetto: Proliferative Bowel Disease
12. Anfibi e Rettili: Introduzione all'Erpetofauna
13. Anfibi e Rettili: Principali Patologie Batteriche