Puerperio
Definizione
- Periodo successivo al parto, fisiologico o patologico.
- Consta di 4 fasi:
- Secondamento
- Lochiazione
- Lattazione
- Allattamento
- Dura in genere da tre a sei settimane
Puerperio fisiologico
Secondamento
- Forze meccaniche: contrazioni uterine
- Periodo: da dopo l’espulsione del feto all’espulsione della placenta
- Eventi correlati:
- I villi corionici si staccano dalle cripte della madre
- Inversione del corionallantoide
- Premiti ed espulsione delle membrane fetali
Secondamento nelle varie specie
Secondamento (durata)
- Bovina: da 30 minuti a 8 ore
- Cavalla: da 30 minuti a 3 ore
- Pecora: da 0,5 a 8 ore
- Scrofa, cagna, gatta: immediatamente dopo il parto di ciascun feto
Puerperio fisiologico
Secondamento: scolo vulvare chiaro
Puerperio fisiologico
Secondamento: scolo vulvare opaco
Involuzione dell’utero
L’involuzione dell’utero post partum è caratterizzata da:
- Riduzione del volume e peso dell’utero
- Eliminazione dei tessuti desquamati
- Ripristino dell’endometrio
Questi processi sono in parte simultanei.
Involuzione dell’utero
- Controllo manuale dell’utero 20/25 gg
- Non tentare fecondazione prima dei 45 gg
- L’involuzione non influisce sull’inizio dell’attività follicolare
- Fondamentale per il ripristino dell’attività ciclica
La placenta nella bovina
- Placenta: organo temporaneo deputato alla fissazione della blastocisti alla parete uterina
- Funzioni: nutritiva, respiratoria, protettiva, endocrina, emuntoria
- La bovina possiede una placenta adeciduata, sindesmo-coriale di tipo cotiledonare (villi coriali raggruppati in cotiledoni)
- L’unità funzionale della placenta bovina è il PLACENTOMA
Placenta fisiologica
- Il placentoma (caruncola + cotiledone) è l’UNITA’ FUNZIONALE della placenta bovina
- In una placenta bovina sono mediamente presenti da 60 a 120 placentomi
Il placentoma (struttura)
- E’ formato dalla stretta adesione dei villi del corion fetale (cotiledone=gruppo di villi) alla caruncola (struttura altamente differenziata della mucosa uterina).
- Il cotiledone è quindi formato da numerosi villi coriali.
- I villi coriali, affondano in profonde cavità della caruncola, le cripte, ancorandosi ad essa.
L’espulsione della placenta (secondamento)
Il secondamento viene considerato come la terza fase del parto e l’inizio del puerperio. Normalmente si verifica entro le prime 6 ore successive all’espulsione del feto, ma è considerato fisiologico fino alla 12a ora.
Il distacco della placenta
Affinché possa verificarsi il secondamento, è necessario che il distacco placentare avvenga in modo corretto.
Il distacco placentare comincia già molto prima del parto (8° mese), essendo associato a fenomeni:
- ante-partum
- intra-partum
- post-partum
Il distacco della placenta
ANTE PARTUM
- Placenta fisiologica
- Collagene
- Cellule epiteliali
- Accumulo collagene nei cotiledoni
- Fibrosi placentomi
- Conseguente separazione dei villi coriali dalle cripte delle caruncole
- Riduzione delle cellule epiteliali, sia dei villi che delle cripte
- Aumento estrogeni e glicocorticoidi (imbibizione tissutale che favorisce il distacco) -> Maturazione placentomi
Il distacco della placenta
INTRA PARTUM
- Doglie e contrazioni uterine
- Vasocostrizione e vasodilatazione ritmica dei villi
- Comparsa di una gran quantità di leucociti e cellule giganti
- Alternanza di iperemia ed anemia del villo associate particolarmente alla fase espulsiva
- Alterata omeostasi di circolo
- Ulteriore deterioramento dell’epitelio dei villi
-> Allentamento meccanico
Il distacco della placenta
PRESSIONE DEL FETO + CONTRAZIONI ESPULSIVE (UTERO E MUSCOLI ADDOMINALI -> Allentamento meccanico
Il distacco della placenta
SUBITO POST PARTUM
- Emorragia cordone ombelicale
- Anemia dei villi
- Riduzione superficie dei villi
- Fenomeni enzimatico-immunologici
-> ULTERIORE ALLENTAMENTO MECCANICO
Il distacco della placenta
POST PARTUM
Contrazioni uterine espulsive + inizio involuzione uterina
- Riduzione dimensioni del peduncolo caruncolare
- Allargamento delle cripte
- Invaginazione membrane fetali a partire dall’apice del corno
Ritenzione di placenta
LA NATURALE CONSEGUENZA DI TUTTI I FENOMENI APPENA DESCRITTI E’ L’ESPULSIONE DELLA PLACENTA.
Se questa non avviene entro 12 ore dall’espulsione del feto, allora si parla di RITENZIONE PLACENTARE.
La ritenzione placentare
EZIOLOGIA
Cause dirette
- Immaturità placentomi
- Edema villi coriali
- Invecchiamento placentomi
- Iperemia placentomi
- Aree necrotiche tra villi e cripte
- Impedimenti meccanici
- Atonia utero
La ritenzione placentare
EZIOLOGIA
Cause indirette
- Disturbi ormonali
- Cause alimentari
- Stress
- Infezioni genitali banali
- Induzione del parto
- Cause tossiche
- Parto ritardato o anticipato
- Cause diverse (razza, età, fattori ereditari etc.)
La ritenzione placentare
EZIOLOGIA
Cause infettive
- Brucella abortus
- Campylobacter foetus
- Trichomonas foetus
- Mycoplasma bovigenitalium
- Listeria monocitogenes
- Escherichia coli
- Virus BHV
- Altre
La ritenzione placentare
DIAGNOSI
La diagnosi clinica è semplice (mancata espulsione delle seconde entro 12 ore dall’espulsione del feto). La diagnosi eziologica può essere complessa, e dovrà valutare:
- accurata anamnesi (numero capi, stato igienico-sanitario, tecniche di allevamento, alimentazione etc.);
- andamento del parto (eventuali manualità ostetriche);
- esami microbiologici.
La ritenzione placentare
- La ritenzione placentare è la più frequente condizione patologica del puerperio nella BOVINA.
- Nella CAVALLA è meno frequente.
- Nelle specie PLURIPARE è una patologia molto rara, in particolare negli ovicaprini e nella cagna. Nella scrofa è (relativamente) un po’ più frequente.
Lattazione
Lattogenesi e lattopoiesi
Lattazione
Lattazione: è l’insieme dei meccanismi anatomici, endocrini e comportamentali che permettono l’eiezione lattea dalla ghiandola mammaria.
Allattamento: è l’azione fisica consistente nella somministrazione di nutrimento al neonato.
Fisiologia mammaria
- Stimolo trofico del P4;
- regolazione metabolica dell’fT4;
- azione modulante del GH;
- azione secernente della Prolattina;
- azione eiettiva dell’ ossitocina.