Comportamento da osservare in caso di avvelenamento acuto
- 1a Fase RICOVERO
- 2a Fase RIANIMAZIONE (Terapia d’urgenza)
- 3a Fase DIAGNOSTICA
- 4a Fase TERAPIA (Terapia specifica)
- 5a Fase FOLLOW-UP (Monitoraggio del paziente)
1a Fase RICOVERO
Rimuovere il contatto con il veleno.
In caso di ingestione:
- Vomito: è inutile ricorrervi dopo 4 h dall’introduzione del tossico. Non provocare il vomito in caso di ingestione di prodotti corrosivi, di petrolio e derivati, negli stati comatosi, quando sono presenti convulsioni e gravi turbe delle respirazione.
- Lavanda gastrica: si può effettuare solo sull’animale anestetizzato; evitare nei casi di introduzione di sostanze altamente corrosive; inutile dopo che il tossico non è più presente nel lume gastrico.
- Evacuazione manuale: ruminotomia.
- Adsorbenti: carbone vegetale attivato alla dose di 1g/kg p.v. (sospeso in 3-5 ml H2O) nei piccoli animali, dai 250 ai 500 mg nei grossi animali.
- Purganti: salini quali Na2SO4 in soluzione al 20% alle dosi di 2-25 g nei piccoli animali e 50-500 nei grossi (è buona norma associare carbone attivato), olio di paraffina alle dosi di 5-15 ml nel cane e 2-6 nel gatto.
1a Fase RICOVERO
In caso di contatto cutaneo: lavare a lungo le superfici interessate; Tricotomia (nel caso di vernici, colle e sostanze non eliminabili con il lavaggio).
Valutare i parametri vitali del paziente (respiro, polso, cuore, temperatura, SNC):
- Se i parametri sono nella norma => 3a Fase => Diagnostica
- Se i parametri sono alterati con:
- Depressione SNC
- Ipossia/cianosi
- Edema polmonare
- Apnea/arresto cardiaco
- Shock/coma
- Collasso
- Aritmie
- Convulsioni/iperpiressia
=> Rischio di vita => 2a Fase => Rianimazione
Caratteristiche e posologia dei composti
2a Fase RIANIMAZIONE
Trattamento intensivo d’urgenza (terapia sintomatica)
- Mantenere pervie le vie aeree.
- Intubare appena possibile.
- Somministrare O2 in miscela dal 40% al 100%.
- Posizionare un catetere endovenoso (per infondere fluidi e farmaci e per raccogliere campioni di sangue da mandare in laboratorio).
- Posizionare un catetere urinario (per valutare la qualità di urine prodotta all’ora, per misurare il pH e per raccogliere campioni da mandare in laboratorio).
Paziente rianimato, stabilizzato e monitorato
- Elettrocardiogramma
- Ematocrito
- Glicemia
- Urine (quantità, pH)
- Elettroliti (Na+, Ca++, K+, Cl-)
- Emo-gas-analisi (pCO2/pO2)
3a Fase DIAGNOSTICA
Accertamento diagnostico
- Anamnesi
- Esame obiettivo clinico e/o strumentale:
- Concordanza fra anamnesi e sintomatologia
- Diagnosi non accertata ma fortemente sospetta (i sintomi concordano con il sospetto anamnestico): diagnosi specifica probabile
- Terapia sintomatica più terapia specifica
- Esami di laboratorio:
- Concordanza fra anamnesi, sintomatologia ed esami di laboratorio
- Diagnosi sicura ed accertata: diagnosi specifica certa
- Terapia sintomatica più terapia specifica
4a Fase TERAPIA
- Continuare, se necessario, la terapia sintomatica:
- Rianimazione (analettici)
- Controllo di vomito e diarrea (antispastici, antiemetici)
- Controllo del dolore (analgesici)
- Controllo degli stati eccitativi e della tosse (sedativi, sedativi della tosse)
- Terapia specifica: antidoti
- Metodi speciali di depurazione:
- diuresi forzata alcalina o acida;
- dialisi peritoneale;
- emodialisi;
- trasfusione di sangue;
- emoperfusione.
5a Fase FOLLOW-UP
Monitoraggio del paziente a medio-lungo termine con pianificazione di visite a intervalli regolari per:
- Controllare lo stato di salute del paziente
- Valutare l’efficacia della terapia di mantenimento in corso
Prevenzione
Chiarire le circostanze che hanno portato all’intossicazione ed educare il proprietario a prendere misure preventive.