Diagnosi e terapia
- D. di presunzione: anamnesi, quadro clinico.
- D. di certezza: dosaggio dei metaboliti urinari del tossico nei casi in cui l’anamnesi lo consente; determinazione dell’attività delle colinesterasi (di raro uso in veterinaria); exiuvantibus.
- D. post-mortem: ricerca del tossico nel contenuto gastrico e/o dei suoi metaboliti negli organi enei tessuti.
- D. differenziale: avv. da organoclorurati (sintomi a carico del SNC); avv. da nitriti e da cianuri
L’avv. da anticolinesterasici richiede una terapia tempestiva.
- Solfato di atropina (blocca gli effetti dell’accumulo dell’acetilcolina per competizione sui recettori muscarinici) 0.04 a 0.2-0.4 mg/kg per via parenterale. Nei casi gravi: 1/4 della dose e.v. e la restante parte i.m. o s.c. La dose di mantenimento 0.044 mg/kg può essere ripetuta dopo alcune ore, anche più volte, fino all’attenuazione dei sintomi.
- Ossime (pralidossima, trimedossima, obidossima). PAM in soluzione al 20% per infusione endovenosa lenta. In cane e gatto: 20-50 mg/kg; nei ruminanti: 20 mg/kg. La somministrazione di pralidossima può essere ripetuta una sola volta, durante il periodo iniziale dell’avv., dopo 90′.Le ossime sono controindicate nell’avv. da carbamati.
- Ossigenoterapia.
- Respirazione artificiale.