Si distinguono 3 forme di riproduzione consanguinea:
Nell’ambito di un gruppo a riproduzione consanguinea, la percentuale di individui omozigoti aumenta progressivamente con un ritmo tanto più veloce quanto più stretta è la parentela genetica degli individui che si accoppiano (Figura).
La riproduzione di animali fra loro parenti:
Charles Darwin: “le conseguenze dell’accoppiamento fra parenti sono la riduzione di statura, la perdita di robustezza costituzionale e di fertilità, talvolta accompagnate dalla tendenza alle malformazioni”.
I caratteri legati alla vitalità dell’individuo non sono normalmente di tipo additivo quindi l’individuo eterozigote ha espressioni fenotipiche superiori rispetto a quello omozigote.
Inoltre vi sono geni recessivi che sono responsabili di malformazioni, alcune addirittura letali, che si esprimono soltanto allo stato omozigote.
Poiché la consanguineità deprime in particolare la vitalità dell’individuo, gli animali inincrociati o consanguinei presentano in generale la depressione delle produzioni, soprattutto se posti in condizioni ambientali difficili.
2. Somiglianza tra individui: rapporti di parentela, coefficienti di consanguineità e di parentela
3. Libri Genealogici e Registri Anagrafici
4. Le mutazioni geniche, cromosomiche e genomiche
6. La consanguineità: obiettivi e risultati
7. Incrocio: modelli e risultati
8. Incrocio interspecifico ed il meticciamento
9. Genetica dei caratteri quantitativi: modello genetico di base; ereditabilità; ripetibilità
10. Selezione: teoria e pratica della selezione
11. Stima del valore genetico individuale: indice pedigree, performance test, sib test
12. Stima del valore genetico individuale: progeny test, combined test, animal model
13. Risposta alla selezione: progresso genetico, differenziale di selezione, intensità di selezione
15. Recupero e salvaguardia genetica di popolazioni a limitata diffusione