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Giuseppe Campanile » 4.Bovini da latte


Gestione dell’attività riproduttiva della bovina da latte

Se non c’è riproduzione non c’è produzione. Parametri per la valutazione dell’efficienza riproduttiva:

  1. intervallo interparto (365 – 440)
  2. tasso di fertilità (>70% >45%) TF=(numero di bovine gravide/numero di bovine inseminate)*100
  3. tasso di fertilità alla prima inseminazione = 21/[(PPI-TAV)+11] (>0.8)
  4. tasso di gravidanza (>45%)
  5. tasso di eliminazione

Gestione dell’attività riproduttiva della bovina da latte (segue)

La condizione fisiologica necessaria per il raggiungimento della pubertà nei mammiferi è data dallo sviluppo di neuroni ipotalamici specifici, in grado di rilasciare GnRH ad adeguate frequenze. GnRH → gonadotropine

  • gametogenesi
  • steroidogenesi
  • sviluppo dei tessuti riproduttivi

Lo sviluppo di questi neuroni è influenzato da:

  • accrescimento/peso corporeo
  • fattori ambientali/sociali
  • genetica

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Definizione della pubertà nella femmina

  • Età al primo calore
  • età alla prima ovulazione
  • età in cui la femmina può sostenere una gravidanza senza effetti deleteri

Definizione della pubertà nel maschio

  • Età in cui vengono espressi alcuni tratti comportamentali
  • età alla prima eiaculazione
  • età in cui compaiono spermatozoi nell’eiaculato
  • età in cui si ritrovano spermatozoi nelle urine
  • età in cui l’eiaculato contiene un numero soglia di spermatozoi
Età in cui si raggiunge la pubertà.

Età in cui si raggiunge la pubertà.


Gestione dell’attività riproduttiva della bovina da latte (segue)

Caratteristiche del ciclo estrale

Proestro: Formazione dei Follicoli ovulatori + secrezione E2.

Estro: Recettività sessuale + picco E2 + ovulazione.

Metaestro: Formazione CL + inizio produzione PG.

Diestro: Secrezione sostenuta di PG.

Anaestro: Assenza dei cicli.

Età in cui si raggiunge la pubertà.

Età in cui si raggiunge la pubertà.


Gestione dell’attività riproduttiva della bovina da latte (segue)

Ciclo estrale nella bovina da latte

Specie poliestrale annuale: presenta cicli estrali continui. Ogni ciclo dura circa 21 gg. ed è suddiviso in 4 fasi:

  • fase di proestro: della durata di 3 o 4 gg. in cui si verifica la maturazione del follicolo dominante dell’ondata follicolare iniziata tra il 9° e 11° gg. del ciclo
  • fase di estro: della durata di 18 ore, in cui si conclude la maturazione follicolare e gli estrogeni raggiungono livelli elevati fino a provocare la scarica di GnRH responsabile del picco di LH necessario per l’ovulazione
  • fase di metaestro: della durata di 2 o 3 gg., in cui avviene l’ovulazione, comincia a formarsi il corpo luteo
  • fase di diestro: della durata di 10-15 gg., in cui gli elevati livelli di progesterone impediscono al follicolo dominante della prima ondata follicolare di ovulare

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Fase follicolare

  • Produzione di gonadotropine
  • Preparazione dei follicoli all’ovulazione
  • Modificazioni comportamentali / recettività sessuale
  • Ovulazione

La dinamica follicolare (follicologenesi) consta di 4 fasi:

  1. reclutamento
  2. selezione
  3. dominanza
  4. atresia

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La crescita follicolare

Fase non gonado-dipendente.

Fase gonado-dipendente: nella bovina molti dei cicli estrali consistono di 2 o 3 ondate follicolari, in ognuna delle quali la dinamica follicolare si svolge in 4 fasi:

  1. reclutamento: crescita sincrona di un certo numero di follicoli
  2. selezione: tra i follicoli suddetti è selezionato il follicolo dominante
  3. dominanza: follicolo dominante continua ad accrescersi fino a 15mm.
  4. atresia: regressione dei follicoli subordinati

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L’ovulazione è indotta da:

  • iperemia locale
  • digestione del tessuto connettivo
  • contrazioni ovariche

Effetti del P4

  • Ipotalamo → (feedback -)
  • Utero →  > secrezione ghiandolare; < contrattilità miometriale
  • Mammella → > sviluppo degli alveoli mammari
  • Comportamento → <<<<

Ne consegue che:

  • l’utero produce una sostanza in grado di indurre la luteolisi
  • effetto locale → stretta associazione utero-ovaio

Gestione dell’attività riproduttiva della bovina da latte (segue)

Luteolisi

I principali fattori ormonali coinvolti nella luteolisi sono l’ossitocina e la PGF2a

  • ischemia: vasocostrizione (PGF2a); degenerazione capillare
  • produzione di citochine da parte di cellule immunitarie

Apoptosi = morte cellulare programmata delle cellule luteiniche.

Ciclo produttivo

Parto  → Inizio lattazione ————————(305 gg)—————————————-  → Asciutta

Parto →  lochiazione →  ripresa ciclo (21-40 g) →  gravidanza (85g)————————- → Asciutta

85 gg di durata dell’intervallo parto-concepimento + 280 gg di durata della gravidanza = 365 gg interparto Intervallo ideale, praticamente mai raggiungibile. In questo modo sarebbe possibile ottenere un parto/anno da ogni vacca. In questo modo si avrebbe l’equivalenza per la quale: produzione di latte/lattazione = produzione latte/anno

Una produzione media per lattazione di 8000 kg circa, vale per tale se l’interparto è di 365 giorni. Valori di interparto di 450 giorni rendono la produttività per capo equivalente a circa 5500 kg/lattazione.

8000 /450 * 310 = 55,1

Si riduce del 30% la redditività del soggetto (1- 5500/8000) * 100 = 31,2

Il numero di vitelli nati per anno sarà = 0,8 (20% di vitelli in meno all’anno)

Ciclo produttivo (segue)

Intervallo interparto

Dipende da: durata della gestazione ed Intervallo parto concepimento.

L’intervallo parto concepimento, a sua volta, è dato da:

  • tempo di attesa volontario
  • intervallo parto prima inseminazione:
    • numero dei calori rilevabili
    • efficienza dei calori (EC)
    • NIG/[(PC-TAV)/21]
  • Numero di inseminazioni per gravidanza

Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte

I fattori influenzanti la fertilità nella bovina da latte possono essere distinti in:

a) genetici (fattori ereditari)  → 20%

b) fattori ambientali  → 80% di cui:

  • alimentazione → 30-40% (produzione e stoccaggio foraggi aziendali; equilibrio delle diete in termini di apporti/fabbisogni, modalità di somministrazione);
  • clima  → 5-10%
  • infezioni e parassiti  → 5-10%
  • gestione riproduttiva → 30-40% (cura del parto-igiene; osservazione dei calori; intervallo parto-IS; tecniche di inseminazione).
Andamento della produzione media negli anni.

Andamento della produzione media negli anni.

Andamento delle % di grasso e proteine negli anni.

Andamento delle % di grasso e proteine negli anni.


Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)

Tra i fattori ambientali consideriamo:

  • clima;
  • tecniche di allevamento;
  • alimentazione.

Clima

Clima freddo:

  • incrementa la perdita di calore;
  • incrementa la mortalità neonatale;
  • influisce sulla funzionalità tiroidea;
  • aumento della lipomobilizzazione.

Si instaura una situazione di Bilancio Energetico Negativo (BEN).

Variazioni del T4 ed intervalli interparto.

Variazioni del T4 ed intervalli interparto.

% di gravidanze nei diversi mesi dell’anno.

% di gravidanze nei diversi mesi dell'anno.


Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)

Clima caldo: agisce secondo lo schema: stress → riduzione dell’ingestione →  > BEN → modificazioni endocrino metaboliche → < efficienza riproduttiva. Alta temperatura:

  • riduce l’ingestione di alimenti
  • riduce il contenuto proteico di origine batterica
  • riduce il contenuto di NH3-N
  • riduce la motilità ruminale
  • riduce la digeribilità degli alimenti

Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)

Alimentazione

  1. Qualità igienica degli alimenti
  2. modalità di somministrazione della razione
  3. soddisfacimento dei fabbisogni nutritivi

Punti critici per la sanità dei foraggi da destinare al razionamento delle bovine:

  1. epoca dello sfalcio
  2. modalità di raccolta
  3. tecniche di conservazione
  4. stoccaggio
  5. utilizzo

 


Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)

Qualità degli alimenti

La maggiore incidenza di campioni inquinati si registra in estate. Le cause sono:

  1. elevata temperatura ambientale
  2. umidità
  3. utilizzo parte finale degli insilati

Risulta fondamentale controllare i fenomeni post-fermentativi che si svolgono in mangiatoia in presenza di elevate temperature

Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)


Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte  (segue)


Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)


Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)

Italia meridionale

Elevato costo di produzione foraggere primaverile-estivo dovuto a penuria d’acqua e > costo combustibile. Ciò fa guardare con interesse alle colture da avvicendare al mais.

Insilamento erbai

Effettuato in condizioni ottimali fornisce un foraggio simile all’erba verde per:

  • digeribilità
  • caratteristiche organolettiche
  • energia netta
  • consumo volontario

Presenza di muffe  → Micotossine  → Danni a carico dell’animale → Latte M1 e M2  → Alterata qualità igienica delle derrate alimentari

Fienosilo di erbai primaverili.

Fienosilo di erbai primaverili.


Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)

Razionamento

Priorità di utilizzazione energetica nei ruminanti:

  • metabolismo basale
  • attività
  • accrescimento
  • riserve energetiche
  • gestazione
  • lattazione
  • riserve addizionali
  • ciclo estrale ed inizio della lattazione
  • riserve in eccesso

 

Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)

Effetti del bilancio energetico negativo nel primo post partum

Metabolismo:

  • elevata produzione di GH e disaccoppiamento tra i recettori di GH e produzione di IGF-I
  • diminuzione del BCS (body condition score)
  • bassa concentrazione di glucosio e insulina
  • alte concentrazioni di NEFA, b- idrossi-butyrato e triacyl glycerolo

Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)


Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)

L’interparto e la % di soggetti eliminati sono la conseguenza del passaggio dell’animale attraverso una successione di eventi che conducono al concepimento: Interparto = parto-concepimento + gravidanza

Parto-Concepimento

  • parto – primo calore
  • primo calore – prima inseminazione
  • prima inseminazione – concepimento

L’evento concepimento risulta fondamentale per la determinazione della lunghezza dell’interparto. Se si escludono problemi di tipo sanitario, gli errori che possono essere commessi e che allungano il periodo parto-concepimento sono:

  • errori di identificazione: aumenta il numero delle IS/concepimento, gli animali sono inseminati sia vuoti che gravidi (perdita della gravidanze iniziali), diminuisce la % di gravidanza
  • errori di diagnosi: gli effetti sono simili ai precedenti
  • errori di omissione: diminuisce il numero degli estri osservati e si allunga l’intervallo interestro

Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)

Ritorni in calore

Gli errori di omissione e di diagnosi sono la causa principale di ripetuti ritorni in calore in quanto determinano o mancate inseminazioni o inseminazioni effettuate fuori tempo. L’estro (intervallo tra prima ed ultima manifestazione estrale) dura in media 7-10 h (33′ – 36h). La sopravvivenza degli spermatozoi è di circa 24 h (capacitazione). L’ovulazione avviene in media 28±5 h dall’inizio del calore. La sopravvivenza dell’oocita è di circa 10 ore. Frequenza dei calori nella giornata. In base alla durata e al numero delle manifestazioni, gli estri sono stati catalogati in:

  • bassa intensità- breve durata (24%)
  • bassa intensità – lunga durata (33%)
  • alta intensità – breve durata (34%)
  • alta intensità – lunga durata (8%)

Bassa/alta intensità = </> 1,5 manifestazioni/h. Breve/lunga durata = -/+ 7h dalla prima manifestazione.

Sequenza degli eventi per a fecondazione.

Sequenza degli eventi per a fecondazione.

Frequenza dei calori nella giornata

Frequenza dei calori nella giornata


Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)

Il comportamento al calore è strettamente legato al tipo di stabulazione, alle condizioni climatiche, alla dimensione della mandria, al numero di soggetti in calore contemporaneamente. I principali requisiti che un sistema ideale deve possedere per essere valido operativamente sono:

  • sorveglianza continua
  • identificazione automatica degli animali in calore
  • periodo di durata per l’intera carriera del soggetto
  • minima richiesta di lavoro del personale
  • elevata sensibilità e accuratezza nell’identificare gli eventi fisiologici o comportamentali che attengono allo stato di calore e all’ovulazione

Fattori che influenzano la fertilità nella bovina da latte (segue)

Obiettivi riproduttivi e sanitari persegubili

Obiettivi riproduttivi e sanitari persegubili


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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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