Classificazione del cavallo:
Monogastrici
Ordine: ungulati
Sottordine: perossidattili
Famiglia: equidi
Genere: equus
Specie: caballus
Evoluzione del cavallo. Fonte: Il portale del cavallo.
Eohippus: aveva dimensioni di un cane, zampe con 5 dita ciascuna munita di unghia cornee. 15 milioni di anni dopo il piede era provvisto di 4 dita nell’anteriore e 3 nel posteriore. Peso 5,5 kg, mantello maculato, lunghezza 36 cm. Denti simili al maiale.
Mesohippus: più grossi, con zampe più lunghe, dentatura atta a brucare, 3 dita per piede.
Miohippus: la foresta lascia spazio alle pianure e alle steppe, il cavallo sviluppa denti adatti, collo lungo, amplia il campo visivo distanziando gli occhi, allunga le zampe e passa da 3 a un dito rivestito di zoccolo per aumento della velocità.
Pliohippus: primo cavallo con gli zoccoli, prototipo del vero Equus caballus di circa 1 milione di anni fa. Il genere equus si diffonde dall’America in Asia ed Europa attraverso un ponte di terra scomparso circa 10.000 anni fa (stretto di Bering). I primi a migrare hanno dato origine a zebre e asini selvatici. Dal pliohippus si origineranno il «Gruppo meridionale» (cavallo della steppa e cavallo protoarabo) ed il «Gruppo settentrionale» (pony primievi e cavalli della tundra).
3 tipi primitivi di cavalli: Equus selvaticus: cavallo delle paludi dell’Europa settentrionale, progenitore delle razze da tiro; Equus przewalskii Poliakov: cavallo selvatico asiatico, ritrovato in Mongolia, ancora sopravvive negli zoo; Equus przewalski gmelinii antonius: Tarpan, dell’Europa orientale e delle steppe dell’Ucraina, da cui deriverebbero i tipi dolicomorfi. Si sono evoluti 4 tipi:
In origine trasporto, agricoltura, industria e guerra. Oggi cavalli da sport. Antiche razze da carrozza e da guerra hanno ricevuto nuovo sangue per diventare più adatte all’impiego nell’equitazione sportiva e amatoriale.
Cavalli da sport
Due categorie definite «sangue ardente» e «sangue caldo» (riferendosi non a differenze nella temperatura del sangue ma a differenze di genealogia e di temperamento). Vi sono solo due razze sangue ardente, l’Arabo e il Purosangue, progenitrici di quasi tutti i sangue caldo.
Cavalli da lavoro
Definiti «sangue freddo», utilizzati ancora in paesi con economia poco industrializzata per alcuni tipi di trasporto. L’impiego maggiore è nelle fiere e nelle manifestazioni ippiche. Di dimensioni esagerate tendono a essere pigri e poco reattivi. Sembra si siano sviluppati sia dai Cavalli della Tundra che dai Cavalli della Steppa (avevano la tendenza a crescere di dimensioni, in ambienti paludosi con abbondante disponibilità di foraggio e clima da freddo a temperato).
Esistono diversi sistemi di allevamento scelti in base alla finalità produttiva: stato brado popolazioni indigene (maremmani, murgesi, sanfratellani); stato semibrado o con sfruttamento stagionale del pascolo (soggetti per la produzione di carne); misto contemporanea disponibilità di ricoveri e paddock (stalloni, fattrici e puledri); stallino (soggetti da lavoro, tiro, attacco, macello).
Le finalità dell’allevamento del cavallo possiamo distinguerle come segue:
Può essere marginale o collaterale all’attività dell’az. agraria, impegna meno capitali rispetto all’allevamento del cavallo da corsa. Utilizza sottoprodotti aziendali + alimenti concentrati semplici, mangimi composti ed integratori specifici per le diverse fasi di allevamento.
Caratteristiche dell’allevamento
Approvazione degli stalloni «Sella Italiano» come riproduttori: «performance test».
I passaggi del Performance Test prevedono:
Rassegna delle fattrici
Giudici U.N.I.R.E.
Libro Genealogico del «Cavallo da Sella Italiano» 3 Sezioni:
Utilizza le tecnologie più avanzate. Necessita di strutture specializzate. Richiede una attenta selezione genetica (scelta dei riproduttori). L’alimentazione deve essere bilanciata, con utilizzo dei prodotti delle industrie mangimistiche.
Caratteristiche dell’allevamento
Trotto
Inizio doma: 18 mesi. Prova di qualifica: su pista di 1600 mt in 2.12.0 (1 Km = 1.22.5). Debutto in pista: luglio (2 anni). Distanza da percorrere: 1600-2000-2400 mt in senso antiorario (alla dritta). Record mondiale: 1.09.1 (Varenne). Frequenza di corsa: 3-4 volte al mese. Carriera sportiva: termina a 7 anni per le femmine ed a 10 anni per i maschi.
Galoppo
Inizio doma: 18 mesi. Prova di addestramento alle gabbie Debutto in pista: maggio (2 anni). Distanza da percorrere: Sprinters o flyers o velocisti = 1000-1300 mt; Milers = 1300-1600 mt; Mezzofondisti = 1700-2000 mt; Classici = 2000-2400 mt; Stayers o fondisti = dai 2400 mt in poi. Frequenza di corsa: 3-4 volte al mese. Carriera sportiva: buon rendimento fino a 6 anni
Vendita alle aste da Settembre
Requisiti stallone trottatore per monta pubblica (naturale o inseminazione artificiale)
Soggetti vincitori di 1 corsa di gruppo 1 o tre risultati quali: secondo o terzo in gruppo 1 o vincitore di gruppo 2. Esclusi dalla riproduzione se hanno prodotti di almeno 5 anni ed il 30 % dei prodotti iscritti non si è classificato almeno una volta tra i premiati
Requisiti stallone Purosangue Inglese per monta pubblica (naturale)
Soggetti che nella carriera di corse abbiano raggiunto un punteggio di 105. Soggetti con punteggio 95 e figli di stallone padre di almeno 5 vincitori di gruppo I, II, III o di fattrice vincitrice dei suddetti gruppi. Esclusi se dopo 7 anni non hanno almeno un figlio con 105 o 3 con 95.
Requisiti stallone Purosangue Inglese con attitudine al salto per monta pubblica (naturale)
Vincitori di almeno un gran premio internazionale ostacoli
Attitudine naturale del cavallo alla produzione di carne:
Dati sui consumi
Offerta di carne equina
La carne equina può provenire da:
Le importazioni avvengono prevalentemente da Polonia, USA, Canada, Argentina. La produzione di carne equina ridotta del 9,6% (dal 1960 al 1990). L’autoapprovvigionamento è di circa il 20%. I motivi sono da ricercare in:
Spesso alloggio in ricoveri precedentemente destinati ad altri usi. Presenza dello stallone da 8 fattrici.
Produzione del «lattone» (6-7 mesi; peso 350-420 Kg)
Produzione del «puledro» (10-12 mesi)
Composizione della carcassa
Il tessuto adiposo presenta la maggiore variabilità. Nel tempo aumenta prima il tessuto adiposo cavitario, poi quello sottocutaneo, poco l’intermuscolare. Differente distribuzione del tessuto adiposo tra bovino e cavallo. Differente distribuzione delle tipologie di tessuto tra tipi morfologici diversi.
Caratteristiche della carne equina
Caratteristiche della carne equina
Presenza di azoto e di sangue: facilità di deterioramento. Accorciamento dei tempi di frollatura: maggiori rischi di contaminazione batterica; ridotta attitudine al congelamento casalingo. Contenuto minerale: basse quantità di sodio; elevate quantità di Fe (4,70 mg vs 1,9 mg/100 gr della bovina, 1 mg/100 gr suino) soddisfa il 25% dei fabbisogni quotidiani della donna. Il contenuto in Fe fa variare il colore tra età, tipo genetico e sesso. Buoni contenuti vitaminici soprattutto del complesso B: 100 gr di carne coprono il 25% del fabbisogno di PP e B6 ed il 300% per la B12. L’elevato contenuto in mioglobina e la presenza di attività ossidativa residua determinano una rapida trasformazione di mioglobina in metamioglobina con riduzione della vita commerciale della derrata, Evitare il consumo di reni e fegato per la presenza di residui di Pb e Cd.
Asini
Classificazione:
Ordine: ungulati
Sottordine: perossidattili
Famiglia: equidi
Genere: equus
Specie: asinus
Origine africana. Consistenza: inizio XX secolo in Italia circa 1 milione, II posto dopo la Spagna. Decremento del 40 %. Tradizione al Meridione. Valorizzazione dell’asino: latte, onoterapia, turismo…
Muli
Gestione della fattrice e dello stallone
Stagione di monta: Febbraio-Luglio. Strutture: stazione di monta; centro di Inseminazione Strumentale; centro di produzione seme; recapito. Vantaggi dell’inseminazione strumentale
Dopo il prelievo del seme:
Prelievo del seme. Fonte: Breeding
Specie poliestrale stagionale (melatonina)
Anaestro stagionale: impiego di luce artificiale per favorire la ripresa dell’attività ovarica (16 ore di luce da dicembre o 1 ora durante la notte dopo 10 ore di buio)
Periodo di transizione: ridotta fertilità
Monitoraggio ecografico
Durata del ciclo estrale: 21 giorni
Durata dell’estro: 6-7 giorni
Follicolo preovulatorio: dai 35 mm di diametro
Diagnosi precoce di gravidanza (ecografica): 14 GG dall’ovulazione; messa in evidenza dell’embrione: 21 gg; battito cardiaco: 25 gg; sessaggio fetale: 60-70 gg; durata della gravidanza: 11 mesi (310-370 gg)
Previsione del momento del parto
Il secondamento deve avvenire entro 2 ore dal parto. Osservazione della placenta importante per:
Produzione di colostro
Prodotto durante l’ultimo mese di gestazione; unica fonte di immunoglobuline per il puledro; assunzione da parte del puledro entro le primissime ore di vita (2-3 ore dal parto) poinchè le IgG ed IgM diminuiscono dopo il parto (dopo 6 ore dalla prima suzione la concentrazione di IgG è dimezzata); IgA aumentano dopo il parto. E’ possibile valutare il titolo anticorpale del colostro (kit con test di agglutinazione):
Valutazione del peso specifico (>1.060). La concentrazione di IgG nel siero del puledro può essere valutata tra le 6 e le 10 ore di vita (4-8 mg/ml)
2. Tecniche di allevamento per la produzione della carne bovina
3. Bovini da latte: le razze e la lattazione
5. Ovi-caprini: aspetti riproduttivi e produttivi
6. Ovi-caprini: principali razze allevate in Italia
7. Origine e diffusione della specie bufalina
8. Problematiche riproduttive della bufala
9. Allevamento del vitello bufalino da carne
10. Svezzamento del vitello bovino e bufalino
11. Allevamento del suino: origini e diffusione, principali razze
12. Organizzazione e dimensionamento dell'allevamento suino
13. Reparti e attrezzature dell'allevamento suino
14. Management aziendale dell'allevamento suino
15. Allevamento del cane: organizzazioni, riproduzione e gruppi
16. Allevamento del cane: principali razze
17. Gli equini