Management della scrofa
Ciclo estrale
Periodo che va da un calore a quello successivo. Media 21 giorni (da 18 a 24). Calore: periodo in cui la femmina accetta l’accoppiamento con il maschio (dura da 48 a 84 ore, da 2 a 3,5 giorni):
- proestro: vulva intensamente arrossata, rigonfia, mucosa rossa, muco filamentoso, appetito irregolare, nervosismo, viene cavalcata dalle compagne ma non resta ferma;
- estro: diminuisce il turgore e l’arrossamento della vulva, muco filante, raddrizza le orecchie, immobile al cavalcamento delle compagne, appetito scomparso, è attratta dal verro, immobilismo al verro ed all’uomo, mammelle turgide.
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Durata del calore
Varia a seconda di:
- venuta in calore dopo lo svezzamento (lunga se vanno in calore presto, dopo 3 – 4 giorni, corta per le ritardatarie);
- ritorni di calore (corto);
- scrofette (corto);
- genetica;
- azienda (anche se con la stessa genetica);
- clima (freddo, caldo).
Ovulazione
Avviene a circa due terzi della durata del calore. L’ovulo resta vivo se non fecondato per 8 ore circa. Lo spermatozoo ha bisogno di un periodo di capacitazione di 2–6 ore all’interno dell’apparato genitale femminile; resta vivo oltre 24 ore.
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Inseminazione
Stimolare le scrofe con il verro due volte al giorno (al mattino presto e la sera più tardi possibile) per sapere esattamente il momento dell’inizio del calore e quindi decidere il momento dell’inseminazione. Fecondare 10-12 ore prima dell’ovulazione.
Ricerca del calore
La stimolazione avviene passando il verro davanti alle scrofe e cercando di prolungare il contatto tra i due musi. L’uomo cammina dietro alle scrofe, senza disturbare il verro, ed osservando il comportamento dei due. Dove vede segni di inizio di calore, visiona la vulva, la mucosa interna, verifica il riflesso di immobilità: tira in alto la piega della grassella, preme sul dorso con due mani, cavalca la scrofa.
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Fattori che diminuiscono la fertilità
- Intervallo svezzamento – calore superiore a 6 giorni;
- scrofa troppo magra;
- scrofa troppo grassa;
- febbre;
- ascessi o piaghe;
- zoppie;
- parassitosi;
- scolo vulvare;
- età della scrofa;
- malattie infettive;
- calore poco evidente;
- scrofette puberi dopo il 9° mese di età;
- condizioni stressanti.
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Vaccinazioni
Sempre:
- Aujeszky
- Rinite atrofica
- Parvovirosi
- Colibacillosi
- Ivomec
Casi particolari:
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Gestazione
- Non spostare la scrofa subito dopo la fecondazione (se necessario, farlo prima della 48° ora oppure dopo il 21° giorno).
- Non spostare le scrofe in gestazione in altri box.
- Scrofe vuote saranno spostate e messe in gruppi successivi.
- Passare il verro tutti i giorni per individuare ritorni o riassorbimenti, pseudogravidanze, ecc.
- Alimentazione a seconda del periodo di gestazione, dello stato di nutrizione, del clima.
- Punteggio di 3,5 quando entrano in sala parto, per avere 2-2,5 all’uscita.
- Lavare e disinfettare la scrofa prima di spostarla in sala parto.
Management del parto
Obiettivi
Massimo numero possibile di suinetti nati vivi. Tasso di crescita più alto possibile. Mantenimento delle condizioni nutritive della scrofa (punteggio 2,5–3). Mezzi per realizzarli:
- controllo dell’ambiente;
- attrezzature;
- alimentazione della scrofa;
- igiene della scrofa;
- igiene della sala;
- tutto pieno-tutto vuoto;
- assistenza al parto;
- storia riproduttiva della scrofa.
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Preparazione al parto
- Lavare con brusca e disinfettare gli animali;
- introdurre le scrofe 3-4 giorni prima del parto;
- mostrare il funzionamento dell’abbeveratoio;
- contare i capezzoli utili (esposti);
- tenere pulita la parte posteriore della gabbia;
- accendere la lampada il giorno previsto;
- lampada nella parte posteriore della gabbia (parto non programmato);
- impostare temperatura ambientale;
- se esce latte dal capezzolo munto la scrofa partorirà al massimo entro 6 ore.
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Assistenza al parto
- Antibiotico L.A. al parto;
- ossitocina dopo il primo nato;
- rompere il cordone ombelicale;
- togliere il muco dal muso e se necessario dalle cavità nasali;
- asciugare il suinetto;
- suinetti sottopeso (colostro artificiale ed incubatrice);
- i suinetti devono nascere con un intervallo massimo di ½ ora i primi 5-6 nati, ¼ d’ora gli altri;
- per tempi più lunghi esplorazione con guanto.
Management dei suinetti
Obiettivi
Portare i suini da 6 a 30 kg (I.M.G. kg 0,450/giorno, I.C.A. 1,66, resa 60%, mortalità 3%).
Suinetti sotto scrofa
Le operazioni da praticare sono:
- assunzione di colostro entro le prime 6 ore;
- pareggiamento delle nidiate;
- vaccinazioni;
- ferro e taglio della coda (se necessario anche dei canini) a 2 giorni di vita;
- castrazione a 8-10 giorni di vita.
Tagliacoda con termocauterio.
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Suini in svezzamento
Distinguiamo:
- svezzamento tradizionale (28 giorni di vita);
- svezzamento precoce (21 giorni di vita).
Distinguiamo inoltre:
- svezzamento frazionato;
- svezzamento completo.
È una fase di grande stress. È importante tenere il controllo di:
- ambiente;
- spazi;
- alimentazione;
- patologie (profilassi).
I gruppi devono essere omogenei (per peso, per età). È opportuno applicare il tutto pieno-tutto vuoto.
Operazione di castrazione.
Management del magronaggio ingrasso
Obiettivi
Portare il suino da 30 a 150 kg (I.M.G. kg 0,700/giorno, I.C.A. 3,33, resa 30%, mortalità 2%)
Fattori determinanti
- suini provenienti da un unico allevamento (meglio se introdotti tutti insieme);
- tutto pieno-tutto vuoto;
- controllo dell’ambiente;
- controllo delle strutture;
- controllo degli spazi;
- controllo delle patologie (profilassi);
- adeguata alimentazione ed abbeveraggio.
Management del verro
Consistenza
- Monta naturale: 1 verro per 20/25 scrofe.
- Fecondazione artificiale: 1 verro per 50/100 scrofe.
Norme di sicurezza
- Box con vie di fuga.
- Preannunciare il proprio arrivo.
- Non gridare o colpirlo.
- Vaccinazioni fatte da persone che lavorano direttamente con l’animale.
- Le vaccinazioni da fare sempre sono Aujeszky, Mal rosso, e trattamenti con ivomec.
Manichino per monta artificaile.
Gabbia per monta artificiale.
Management del verro (segue)
Gestione
- All’acquisto il verro va alloggiato con le scrofette.
- Il pavimento non deve essere scivoloso (meglio se con lettiera).
- Attenzione alla temperatura ambientale (modificazioni del seme).
- Addestramento alla monta inizialmente nel suo box.
- Utilizzarlo a pieno non prima dei 9 mesi di età.
- In monta naturale: verro giovane 3 salti x settimana; verro adulto 4 salti x settimana.
- In monta artificiale: 2 salti x settimana.
- Tenere sempre una scheda di monitoraggio.
Management della scrofetta
Rimonta
La rimonta può essere interna (razze pure in allevamento o acquisto di GP) o esterna (acquisto di F1 da ditte di selezione). Il numero di scrofette da inserire ogni anno per rimpiazzare le scrofe a fine carriera dipende da:
- numero di parti medi in allevamento;
- numero di parti/scrofa/anno.
Tipi genetici
- La genetica sta selezionando animali con più muscolo e meno grasso.
- Animali con appetito ridotto.
- Precoci (pubertà anticipata).
- Alta prolificità.
- Alta produzione di latte.
- Forte dimagrimento in lattazione (specialmente per le primipare).
- Età della riforma anticipata.
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Parametri di selezione
- Buon accrescimento (rapporto età/peso corporeo, i.m.g. gr 600 dalla nascita, alimentazione a volontà, tessuto muscolare ed adiposo, spessore del grasso dorsale tra 15 e 20 mm a 100 kg pv);
- arti (struttura, appiombi, mobilità, flessione delle articolazioni, sicurezza sul piede);
- capezzoli (numero, posizione, simmetria, funzionalità);
- vagina (dimensioni del clitoride).
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Vaccinazioni e trattamenti
Sempre:
- Aujeszky
- Rinite atrofica
- Parvovirosi
In casi particolari:
Contatto con scrofe di F.C. e con materiale organico (feci, placente).
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Stimolazione e prima copertura
Prima stimolazione con il verro a 150-170 giorni di vita (circa 100 kg di pv):
- registrazione dei calori (ulteriore selezione degli animali + produttivi);
- scrofette allevate lontano dai verri;
- contatto con il verro 2 volte al giorno, lungo (almeno 15 minuti) ed improvviso;
- verro adulto, esperto, non aggressivo, che sbavi molto;
- stress improvvisi (cambio di alimentazione, di box, di gruppo);
- coprire non prima del 2° calore.