ll campione di urina può essere raccolto secondo distinte modalità, in relazione al tipo di indagine da eseguire, all’età ed allo stato del paziente.
Possono essere distinte 3 diffrenti modalità di raccolta dell’urina:
In ogni caso, terminata la roccolta il campione di urine deve inviato rapidamente al laboratorio, altrimenti è necessario conservarlo in frigorifero. Va sottolineato, infine, che per alcune determinazioni analitiche (in particolare alcuni ormoni) è necessario mantenere le urine ad un valore di pH acido o alcalino, per cui può essere necessario aggiungere al raccoglitore alcune sostanze prima di iniziare la raccolta.
Il liquor riempe tutti gli spazi liberi dall’encefalo e dal midollo spinale all’interno della dura madre.
Quantità: nell’adulto può raggiungere al massimo i 160 mL, nel neonato i 40/60mL.
Pressione liquorale: varibile da soggetto a soggetto ed è modificata in modo determinante dalla postura.
Aspetto: incolore, limpido e senza tracce di sangue (cosiddetto aspetto di acqua di roccia).
Modalità e sede di prelievo: mediante puntura lombare nello spazio intervertebrale compreso fra la quarta e la quinta vertebra lombare. Il prelievo può essere effettuato con il paziente in posizione seduta con il busto flesso in avanti o in decubito laterale con la testa flessa sul torace e gli arti inferiori flessi sull’addome. Bisogna ricordare che la scelta della posizione del paziente influenza i valori della pressione liquorale, che risulta più alta nella posizione seduta.
Campione: max 12-15 mL nell’adulto, da suddividere in più provette, di cui una sterile per gli esami colturali
Precauzioni: per qualsiasi tipo di indagine bisogna consegnare sollecitamente il campione al laboratorio, entro un’ora dal prelievo; se necessario, le provette devono essere conservate a 37°C, ma solo per un breve periodo di tempo.
Il liquido sinoviale è un ultrafiltrato del sangue attraverso la membrana sinoviale delle grosse articolazioni. È privo di proteine ad alto peso molecolare, ma contiene ialuroproteine. Ha funzione lubrificante e nutritiva nei confronti delle cartilagini che rivestono i capi articolari delle ossa.
Indicazioni: indagini di laboratorio mirate ad approfondire e trattare le alterazioni delle articolazioni.
Quantità: in condizioni normali la puntura delle cavità intraarticolari dà luogo a “punctio sicca” a causa della quantità molto ridotta di liquido sinoviale e della sua elevata viscosità, infatti i valori di riferimento nell’adulto sono di 3/3,5 ml; in condizioni potologiche (infiammazioni articolari, versamenti ematici) si presenta una tumefazione articolare sostenuta dall’aumento della quantità di fluido intraarticolare, circa 25 ml.
Pressione liquorale: varibil da soggetto a soggetto ed è modificata in modo determinante dalla postura.
Aspetto: limpido e senza tracce di sangue.
Modalità di prelievo: artrocentesi, aspirazione in siringa sterile.
Provette: differenti a seconda del tipo di indagini da eseguire, in particolare:
Precauzioni: è necessario impedire la naturale tendenza del fluido sinoviale a coagulare, dato l’alto contenuto in mucopolisaccaridi acidi (acido ialuronico e proteine).
Le cavità sierose (pleurica, pericardica e peritoneale) contengono un fluido simile al siero per colore e caratteristiche chimico-fisiche, che si forma continuamente per ultrafiltrazione del plasma e viene riassorbito attraverso i capillari delle sierose, in modo che la quantità e la composizione restano costanti.
Versamento endocavitario: aumento della quantità del fluido intracavitario a seguito di condizioni patologiche, quali:
Prelievo a scopo terapeutico: per evitare la compressione degli organi endocavitarisi effettua lo svuotamento per aspirazione mediante puntura cutanea.
Prelievo a scopo diagnostico: 50 mL divisi in provette diverse:
L’amnios è un annesso embrionale che circonda e protegge l’embrione. Si forma principalmente per secrezione attiva da parte della membrana amniotica, delle vie respiratorie ed urinarie del feto, oltre che ad altri organi fetali. Poiché l’amnios è continuamente ricambiato, il suo riassorbimento avviene per mezzo dell’ apparato respiratorio del feto, per deglutizione o per intermediazione della membrana amniotica stessa.
Aspetto: lievemente opalescente e di colore citrino molto tenue.
L’analisi del liquido amniotico consente di evidenziare:
L’Amniocentesi
È il prelievo transaddominale di 20-30 ml di liquido amniotico (con AGO 20-22G). Si esegue a partire dalla 14a settimana di gravidanza: se eseguita prima della XIV settimana aumenta il rischio di deformità fetali, di fallimento della procedura e di aborto (amnios e corion non sono ancora fusi). Comporta un rischio di aborto dell’1%, dipendente dalla manualità dell’operatore.
Precauzioni: per le analisi citogenetiche o biochimiche è necessario usare provette sterili di materiale plastico per evitare che le cellule aderiscano alle pareti e non siano più recuperabili.
Indagini:
La ricerca del sangue occulto
E’ il test più eseguito, in quanto è ritenuto essere un indicatore precoce della presenza di polipi o tumore del colon.
Caratteristiche: test qualitativo, colorimetrico.
Modalità di raccolta del campione: il paziente raccoglie con una spatolina una piccola porzione di fesi e le depone su un cartoncino.
Precauzioni:
A) Falsi positivi: ogni sorgente di sangue darà un risultato positivo, quindi il sangue proveniente da emorroidi sanguinanti, ragadi anali e il sangue mestruale interferirà con il test. Inoltre, nei giorni che precedono il test è importante seguire alcuni accorgimenti riguardanti l’alimentazione (dieta ad alto contunuto di fibre, evitare carni rossi, rape, radicchi e rafano) e l’assunzione di alcuni farmaci (acido acetilsalicilico ed antiinfiammatori non steroidei potrebbero provocare piccole erosioni gastriche).
B) Falsi negativi: causati dall’incostante sanguinamento dei polipi, quindi il paziente avrà cura di ripetere la raccolta del campione per tre giorni consecutivi. Inoltre, nei giorni che precedono il test non bisogna assumere Vitamina C, in quanto essa può interferire con la reazione del test, convertendo un risultato positivo in falsamente negativo.
Gli errori effettuati nella fase di raccolta del campione biologico in molti casi possono invalidare i risultati dell’intero processo analitico!
Gli errori che vengono commessi più comunemente sono in relazione alla tecnica del prelievo stesso, ad esempio:
E’ molto importante che i tempi non siano eccessivi perché influenzano la stabilità del materiale e quindi l’accuratezza della misura.
In generale, dal momento in cui si effettua il prelievo è importante eseguire:
Non tutti gli analiti presentano la stessa STABILITA’ in un campione di SANGUE INTERO conservato A TEMPERATURA AMBIENTE.
Ad esempio:
ORMONI → 1 settimana
Na+, ACIDO URICO, COLESTEROLO, TRIGLICERIDI →3gg
AMILASI, TRANSAMINASI → 2-3 gg
GLUCOSIO, LIPASI → meno di 4h
AMMONIO → rapido aumento
GLUCOSIO→ diminuisce a tutte le temperature, perché viene metabolizzato
K+→aumenta a causa della lisi eritrocitaria e piastrinica
Vi sono dei casi in cui è necessario inviare un campione biologico in laboratori distanti (es. laboratori di riferimento per l’analisi molecolare di malattie rare, etc.). In questi casi è necessario rispettare alcune norme.
I contenitori impiegati per la spedizione devono essere di dimensioni idonee, infrangibili e muniti di tappi a tenuta sicura.
Durante il trasporto vanno evitate eccessive vibrazioni per i loro effetti dannosi sui fattori della coagulazione e sugli elementi figurati del sangue.
Se il campione esige una conservazione a bassa temperatura è indispensabile l’aggiunta di ghiaccio sintetico o secco o azoto liquido nella spedizione, in modo da mantenere il campione alla temperatura prevista per il tempo necessario al trasporto.
Ogni campione deve giungere al laboratorio già accuratamente etichettato:
Il laboratorio può rifiutare i campioni:
Quando il laboratorio non è in grado di eseguire immediatamente tutti gli esami richiesti, il campione biologico deve essere conservato nel modo migliore in modo che non intervengano variazioni nella sua composizione o nelle sue proprietà.
La natura delle variazioni che possono alterare la composizione di un campione biologico è riconducibile a:
RAPIDA SIERATURA E TEMPESTIVA SEPARAZIONE DEL SIERO O DEL PLASMA DALLA PARTE CORPUSCOLATA: Ciò consente la riduzione delle interferenze metaboliche quali il consumo di glucosio da parte degli enzimi glicolitici cellulari, la produzione di acido lattico, la produzione di ioni ammonio da enzimi cellulari, ecc.
REFRIGERAZIONE DEI CAMPIONI A 4 °C: E’ raccomandata ogni qualvolta l’esecuzione delle analisi è prevista oltre le 4 ore dopo il prelievo poiché rallenta i processi metabolici e, quindi, le variazioni di pH.
Per alcuni analiti è necessario un raffreddamento più spinto (-20 °C).
CONSERVAZIONE AL BUIO: Alcune sostanze biologiche (ad es. bilirubina, riboflavina, b-carotene, ecc.) sono degradabili da parte delle radiazioni solari.
RIDUZIONE DEL CONTATTO DEL MATERIALE BIOLOGICO CON L’AMBIENTE ESTERNO MEDIANTE L’USO DI PROVETTE CON TAPPO A TENUTA: evita l’alcalinizzazione dei campioni causata dall’evaporazione della CO2; minimizza l’evaporazione dei campioni; riduce il rischio infettivo per il personale
1. Il campione biologico: modalita del prelievo e conservazione de...
2. Il campione biologico: raccolta urine
5. Efficienza diagnostica dei test di laboratorio
6. Valutazione della funzionalità renale
7. Equilibrio acido-base: biochimica clinica e principali alterazi...
8. Equilibrio acido-base: aspetti biochimici e i compensi d'organo
10. Metabolismo delle lipoproteine
11. Valutazione di laboratorio del metabolismo delle lipoproteine
12. Il laboratorio nelle malattie del fegato
13. Valutazione biochimica clinica degli itteri
14. Diagnostica di laboratorio dell'infarto
16. Il laboratorio nell'infiammazione
17. Diagnostica dei malassorbimenti
18. Diagnostica di laboratorio del diabete
19. Il laboratorio nel metabolismo del ferro
Gaw. A. Biochimica Clinica, Milano, Elsevier Masson, 2007
L. Spandrio, Biochimica Clinica, Sorbona, 2000
L. Sacchetti, Medicina di laboratorio e diagnostica genetica, Sorbona, 2007
G. Federici, Medicina di laboratorio, Milano, Mc Graw Hill, 2008
Zatti, Medicina di laboratorio, Napoli, Idelson-Gnocchi, 2006