Le principali funzioni del rene sono:
L’unità funzionale del rene è il Nefrone che effettua la filtrazione del sangue (1.1-1.3 dL/min, pari a 170 L/die).
La filtrazione glomerulare dipende, per ciascuna sostanza, da:
Il nefrone comprende, oltre al glomerulo, il tubulo contorto prossimale, l’ansa di Henle, il tubulo contorto distale e il dotto collettore.
Il tubulo contorto prossimale provvede a:
L’ansa di Henle, cui perviene urina isosmotica provvede:
Il tubulo contorto distale, cui perviene urina ipotonica provvede a:
Il dotto collettore:
La filtrazione glomerulare varia quindi sulla base di diversi parametri, ma soprattutto è alterata in alcune patologie.
Valutazione della filtrazione glomerulare
Si basa sul concetto di clearance. La clearance è il volume plasmatico da cui una sostanza è completamente rimossa (cleared) durante il transito renale, nell’unità di tempo.
Clearance = Concentrazione Urinaria/Concentrazione sierica x Flusso urinario x 1,73 (superficie corporea).
Valori di riferimento:
Neonati → 10 mL/min/m2
2-8 settimane → 13,6-44,6 mL/min/m2
12-20 settimane → 124 mL/min/m2
1 anno-adulto → 100-140 mL/min/m2
Dopo i 50 anni diminuisce di → 13 mL/min/m2 ogni 10 anni.
Caratteristiche ideali di una sostanza per la valutazione della clearance:
La sostanza che più si avvicina a queste proprietà ideali è la creatinina, come si vede anche dalla figura. Quindi, per la misurazione della filtrazione glomerulare è possibile effettuare la clearance della creatinina.
Determinazione della clearance della creatinina
Cause di errori nella determinazione della clearance della creatinina:
La clearance della creatinina è un test accurato per valutare la filtrazione glomerulare, tuttavia è piuttosto indaginoso (in particolare è necessario raccogliere le urine delle 24 ore) e, come abbiamo visto nella precedente diapositiva, risente di alcune fonti di errore. Quindi, possiamo ricorrere al dosaggio della creatinina sierica i cui livelli correlano bene con la filtrazione glomerulare e con la clearance della creatinina (vedi figura).
La creatinina è un catabolita della creatina (pool della creatina »120 g, di cui il 98% si localizza a livello muscolare). La creatina è sintetizzata nel rene e nel fegato (da arginina, glicina e metionina), attraverso il circolo diffonde ai tessuti, soprattutto quello muscolare, dove viene fosforilata ed utilizzata come riserva energetica
La concentrazione sierica di creatinina dipende molto dalla massa muscolare, poco dalla dieta.
Intervalli di riferimento: 0.8–1.2 mg/dL
Quindi, nelle fasi iniziali di malattia può essere utile effettuare la clearance, poi, nel monitoraggio del paziente con insufficienza renale può essere utilizzata la creatinina sierica.
Il dosaggio sierico dell’urea può contribuire alla valutazione della filtrazione glomerulare, anche se la creatinina è un indice più sensibile e specifico.
L’urea è sintetizzata a livello di fegato, rene e cervello dal catabolismo proteico. A livello renale viene filtrata e riassorbita per circa il 50%. Se la VFG diminuisce, aumenta il riassorbimento.
La concentrazione plasmatica dell’urea dipende da:
I valori di riferimento sono più bassi nel bambino, perché il catabolismo proteico è ridotto.
Limitazioni
La quantità prodotta presenta notevoli variazioni in relazione alla dieta e alla funzionalità epatica.
L’urea è riassorbita passivamente nel tubulo distale insieme all’acqua: in condizioni di diuresi viene escreta una quantità maggiore di urea; in antidiuresi la concentrazione plasmatica aumenta. Questo spiega la tendenza all’aumento dell’urea prima di quello della creatinina nei pazienti con alterazioni prerenali della funzione renale.
La Cistatina C è un polipeptide cationico di circa 13 kDa appartenente alla famiglia delle cisteine proteasi, quindi è coinvolta nel catabolismo proteico.
È sintetizzata in maniera costante in tutte le cellule, e non sono registrati livelli aumentati durante gli stati infiammatori.
A livello renale viene filtrata, riassorbita in tutto il tubulo e degradata ad aminoacidi.
La concentrazione plasmatica correla strettamente con la VFG, quindi risponde più prontamente alle variazioni di VFG.
Metodo di dosaggio: immunonefelometrico.
Sembrerebbe più sensibile della creatininemi nel segnalare una riduzione della filtrazione glomerulare, ma non vi sono ancora chiare evidenze.
In conclusione, possiamo dire che i 4 indici per la valutazione della velocità di filtrazone glomerulare (VFG) hanno una diversa sensibilità diagnostica. In ordine decrescente, la loro sensibilità e:
1. Il campione biologico: modalita del prelievo e conservazione de...
2. Il campione biologico: raccolta urine
5. Efficienza diagnostica dei test di laboratorio
6. Valutazione della funzionalità renale
7. Equilibrio acido-base: biochimica clinica e principali alterazi...
8. Equilibrio acido-base: aspetti biochimici e i compensi d'organo
10. Metabolismo delle lipoproteine
11. Valutazione di laboratorio del metabolismo delle lipoproteine
12. Il laboratorio nelle malattie del fegato
13. Valutazione biochimica clinica degli itteri
14. Diagnostica di laboratorio dell'infarto
16. Il laboratorio nell'infiammazione
17. Diagnostica dei malassorbimenti
18. Diagnostica di laboratorio del diabete
19. Il laboratorio nel metabolismo del ferro
Gaw. A. Biochimica Clinica, Milano, Elsevier Masson, 2007
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