La particolare forma di decentramento degli Stati Uniti d’America prevede una ripartizione di competenze che attribuisce al governo federale e agli Stati membri:
Ripartizione di competenze nel sistema federale. Fonte: Vermilion Parish School Board
Nel caso della competenza ripartita la costituzione attribuisce sia al governo federale che agli Stati membri la competenza in una data materia.
Rientrano in questa fattispecie tutte le materie per cui è applicabile la clausola del bene comune o del general welfare, dunque, gli Stati compartecipano all’azione a tutela del territorio e la lotta all’inquinamento, nonché determinano il livello di sfruttamento delle riserve petrolifere e di minerali.
Fregio illustrativo istallato sul Greenbelt Community Center, Maryland.
Si ha competenza concorrente quando:
Da quanto fin qui descritto, appare evidente che la ripartizione di competenze effettivamente vigente nel sistema statunitense differisce dallo schema tracciato dal costituente.
Ciò è dovuto anche al concorso di altri fattori che incidono sulla ripartizione delle competenze tra il governo federale e gli Stati membri.
Philadelphia. Fonte: Wikipedia
Innanzitutto nel caso delle competenze concorrenti, l’articolo VI, sezione 2, della Costituzione degli Stati Uniti sancisce l’applicazione del principio della supremazia della legge federale su quella statale.
Un analogo principio, il Bundesrecht bricht Landesrecht, fu adottato nel 1949 dal costituente tedesco; l’articolo 31 della Grundgesetz sancisce che “Il diritto federale prevale sul diritto dei Land”, in questo caso, però, la supremazia della legge federale è automatica ed immediata.
Negli Stati Uniti, invece, la legge federale non si dispiega erga omnes né produce effetti ex nunc.
La supremazia della legge federale, dunque, interviene quando un conflitto tra norme statali e federali in una data materia rechi pregiudizio agli interessi legittimi di un cittadino il quale decida di ricorrere in giudizio.
Questo principio ha rischiato di cadere in desuetudine nei primi anni di vita della nuova nazione a causa del prevalere del principio delle sovranità contrastanti.
Solo in occasione dell’enunciazione del federalismo duale, la Corte Suprema, presieduta dal giudice Marshall, ha riaffermato il principio utilizzandolo come fonte costituzionale nelle sentenze McCulloch v. Maryland, Hammer v. Dagenhart 247 U.S. 251 (1918), Gibbons v. Ogden.
La corte suprema del giudice Marshall
L’articolo IV, sezioni 1 e 2, della costituzione degli Stati Uniti, inoltre, introduce nel diritto interno un principio tipico del dritto internazionale: il principio della reciprocità.
Secondo questa disposizione, “In ogni Stato sarà dato pieno riconoscimento agli atti, ai documenti pubblici e ai procedimenti giudiziari degli altri Stati”.
A parte la fonte costituzionale, l’affermazione e l’evoluzione di questo principio, si devono soprattutto alla giurisprudenza della Corte Suprema, infatti, nella sentenza Johnson v. Maryland (254 U.S. 51, 1920) la Corte ha operato un ampliamento nella sfera dell’applicazione del principio estendendolo anche a materie rientranti nella giurisdizione di ciascuno Stato come rapporti privati e in particolare per l’istituto del divorzio.
Anche se indirettamente, nell’obbligo di reciprocità rientra l’istituto della rendition, cioè la restituzione dei fuggiaschi sancita all’articolo VI, sezione 2.
L’istituto presenta alcune analogie con l’estradizione internazionale ma se ne discosta in quanto la persona riconsegnata allo Stato richiedente può essere processata anche per reati non contemplati dalla domanda di rendition.
Pur non essendoci obbligo giuridico alla riconsegna, la prassi consolidata prevede un comportamento tale da poter parlare anche se indirettamente di reciprocità.
Il Governatore dello Stato in cui si è rifugiato il ricercato, di fronte ad una richiesta di rendition, dunque, si sente obbligato a riconsegnalo ma può anche rifiutare ricusando la richiesta per ragioni politiche o morali e, in questo caso, la Corte Suprema, in Kentucky v. Dennison (65 U.S. 66, 1861), ha stabilito che non sussiste ricorso giudiziario.
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Esercizi: Nascita dello Stato federale
Garcia v. San Antonio Transit Auth., 469 U.S. 528 (1985)
Article 1, Section 10, Clause 2
Article 4, Section 2, Clause 1
Commerce Clause Limitations on State Regulation
Johnson v. Maryland, 254 U.S. 51 (1920)
La reciprocità tra gli Stati membri
La supremazia della legge federale
Sergio Falcone: Il federalismo in Germania Un sistema esecutivo, unitario, cooperativo