La First Family degli Stati Uniti è formata dal Presidente, dalla First Lady e dai loro figli.
A tutta la famiglia è accordata la protezione dei servizi segreti e tutte le infrastrutture della presidenza, la Casa Bianca, l’Air Force One, la Cadillac One, il Marine One e Camp David sono a completa disposizione della famiglia.
La Stampa americana ha sempre mostrato interesse per la First Family; la famiglia del Presidente, infatti, riflette le sue capacità di guida morale che egli rappresenta per l’intera Nazione.
I presidenti, dal canto loro, si sono sempre sforzati di mantenere la propria famiglia sotto i riflettori, anche se non sempre ciò ha è accaduto.
Il Presidente Kennedy al lavoro. Fonte: White House Museum
La residenza ufficiale della First Family, la Casa Bianca, si trova al 1600 di Pennsylvania Avenue, a Washington, DC.
L’edificio fu dipinto di bianco per coprire i segni di bruciature lasciati dalle truppe britanniche che nella guerra del 1812 l’avevano incendiata.
La prima volta fu aperta al pubblico dal presidente Thomas Jefferson per la sua investitura nel 1805 e l’usanza continuò fino all’inaugurazione il Presidente di Andrew Jackson nel 1829, quando 20.000 cittadini invasero la casa e ne uscirono attirati da una vasca da bagno piena di whisky sul prato di fronte.
Fino all’amministrazione di John Adams, la residenza non era mai servita come casa del presidente e della sua famiglia.
Nel corso degli anni, alcune First Lady hanno rinnovato la Casa Bianca durante il mandato del marito.
Bess, la moglie del Presidente Harry Truman, sventrò completamente la residenza per un restauro durato quasi tutta l’amministrazione, dal 1945 al 1953.
La moglie del presidente John Kennedy, Jacqueline, ristrutturata la Casa Bianca ne diede visione alla nazione attraverso uno special televisivo seguito da tre americani su quattro, nel febbraio 1962.
La Casa Bianca è anche servita da location per svariati matrimoni: ventitre figli o nipoti di Presidenti si sono sposati alla Casa Bianca, a cominciare dalla figlia del presidente James Monroe, Maria nel 1820, fino ad arrivare alle nozze di Dorothy, figlia del presidente George Bush, nel 1992.
Nei primi anni della nuova nazione non esisteva un titolo per indicare la moglie del presidente (Martha Washington era denominata semplicemente Lady Washington), infatti, secondo la leggenda, la denominazione fu utilizzata per la prima volta nell’elogio funebre che il presidente Taylor pronunciò per Dolley Madison.
Il titolo di First Lady, utilizzato per indicare la padrona di casa della Casa Bianca, dunque, non è elettivo ma indica la posizione ricoperta dalla moglie del Presidente degli Stati Uniti d’America (mentre la moglie del Vice Presidente a volte è definita Second Lady of United States), non comporta doveri d’ufficio né riceve stipendio.
Tuttavia, il ruolo della First Lady ha subito una notevole evoluzione nel corso del tempo grazie alla visibilità e all’impegno politico di molte prime mogli.
Dolley Madison. Fonte: Wikipedia
Il ruolo, infatti, impone loro di organizzare e presenziare alle cerimonie ufficiali e alle funzioni di Stato con o in luogo del Presidente.
Dunque, se Martha Washington e Abigal Adams erano considerate come “signore” di una corte reale, Dolley Madison ha reso più importante la sua posizione impegnandosi nel sociale e attirando l’attenzione della stampa.
I suoi standard sono stati un modello per tutte le First Ladies fino ad Eleanor Roosevelt nel 1930.
Mentre alcune si sono limitate nel sostenere il Presidente, alcune First Lady hanno talvolta avuto un ruolo pubblico vitale nell’amministrazioni del marito e probabilmente la donna più celebre in questo senso è Eleanor Roosevelt, moglie del presidente Franklin Delano Roosevelt.
Il Presidente Roosevelt, infatti, era impossibilitato a viaggiare a causa della poliomielite, così fu la signora Roosevelt a viaggiare per il paese in rappresentanza del marito aiutandolo a sostenere la nazione durante la Depressione e la seconda guerra mondiale e mostrando alla nazione il volto sensibile dell’amministrazione introducendo un razionamento dei prodotti alimentari alla Casa Bianca.
Fu tra le prime femministe e fervente sostenitrice dei diritti civili cercando di utilizzare il suo accesso privilegiato al Presidente per aiutare la nazione.
Ebbe un ruolo importante nel processo di creazione delle Nazioni Unite, della United Nations Association e della Freedom House e presiedette la commissione che delineò ed approvò la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Il Presidente Harry Truman la celebrò con l’appellativo di First Lady of the World, in onore dei suoi sforzi per la difesa dei diritti umani.
Successivamente Jaqueline Kennedy si è dedicata in particolare alla pianificazione di eventi sociali alla Casa Bianca.
Donna di grande classe e carisma mantenne una posizione di notevole visibilità entrando nel cuore degli americani e godendo di grande ammirazione tra i dignitari internazionali.
A poco a poco le First Lady hanno iniziato ad ottenere una propria visibilità anche politica.
Così Nancy Reagan appoggiando la battaglia del marito, il presidente Ronald Reagan, in materia di droga, ha lanciato una propria campagna “Just Say No” mettendo in guardia un’intera generazione circa le insidie del consumo di droga.
In tempi più recenti le First Ladies hanno esercitato anche una certa influenza in politica diventando consulenti dei Presidenti.
È questo il caso di Hillary Clinton che ha portato il coinvolgimento della first lady a nuovi livelli presentando un ambizioso programma di assistenza federale in materia di sanità pubblica.
Anche se l’iniziativa è stato bocciata da un Congresso repubblicano, la first lady spinse attivamente la legislazione in materia fino a Capitol Hill, incontrando i parlamentari per convincerli a votare per il programma.
Diventata senatore per lo stato di New York nel 2001, è stata candidata alla nomination presidenziale nell’ultima elezione e, attualmente, Segretaria di Stato nell’amministrazione Obama.
Oggi, Michelle Obama, la prima donna afroamericana a ricoprire il ruolo di First Lady, svolge i suoi compiti in perfetta continuità con donne come Jackie Kennedy.
Nei primi mesi da First Lady ha guadagnato un notevole sostegno pubblico grazie al suo stile definito populista, inoltre, rappresenta un ulteriore evoluzione del ruolo che ricopre in quanto sostiene la politica del marito attraverso la promozione di progetti di legge collegati alla sua attività.
Il 9 Febbraio scorso la First Lady ha lanciato «Let’s Move», una campagna contro l’obesità negli Stati Uniti con l’obiettivo di insegnare ai bambini uno stile di vita che includa un’alimentazione più sana e incorpori un maggiore esercizio fisico.
Michelle Obama. Fonte: Whitehouse.gov
Questa evoluzione del ruolo ricoperto dalla First Lady è testimoniata anche dalla creazione di un ufficio dedicato alla sua attività.
L’Ufficio della First Lady è un ente del White House Office, un ramo dell’Executive Office del Presidente degli Stati Uniti, responsabile nell’aiutare la moglie del Presidente ad assolvere i propri doveri in quanto moglie del Presidente e in quanto padrona di casa della Casa Bianca.
La First Lady, dunque, è circondata da personale proprio che, oltre ad esperti responsabili del cerimoniale e di tutti gli eventi sociali e mondani della Casa Bianca, comprende un Capo di Stato Maggiore, un addetto stampa ecc.
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