Il termine «federalismo» è relativamente nuovo: nei dizionari francesi e inglesi dell’Ottocento, infatti, è definito «neologismo».
L’espressione, sebbene non individuabile nella Costituzione americana, nasce negli Stati Uniti alla fine del Settecento per indicare un assetto istituzionale che presenta elementi di forte innovazione sia rispetto allo stato assoluto, caratterizzato da una notevole centralizzazione del potere, sia rispetto alle Confederazioni, regolate dalle norme di diritto internazionale.
Video: Inno nazionale
Immagine simbolo degli Stati Uniti d'America. Fonte: Florida Department of Agricolture
Il tratto distintintivo della Costituzione del 1787, infatti, è la scoperta dello stato federale come forma idonea a far convivere inizialmente 13 sovranità, poi 50, nell’ambito del contesto più ampio ma unitario dello stato federale; la geniale invenzione del modello elaborato dai padri fondatori, dunque, fu quella di affiancare due potestà d’imperio separate ma coordinate l’una con l’altra in base a quanto disposto dalla Costituzione.
Così Madison nel n. 39 del Federalist affermava che nel sistema federale “le autorità locali e municipali formano porzioni distinte ed indipendenti della sovranità, non più soggette entro le rispettive sfere all’autorità generale di quanto questa non sia soggetta a loro entro la propria sfera” e che il potere del governo federale “si estende solo ai pochi oggetti enumerati e lascia ai diversi Stati una residua sovranità inviolabile su tutti gli altri oggetti“.
The Federalist Papers. Fonte: Primary Documents in American History
Lo Stato federale, quindi, appare come uno stato composto con un proprio territorio, risultante dalla somma dei territori degli Stati federati, un popolo proprio, consistente dalla somma dei cittadini di quegli stessi stati e una potestà d’imperio che è esercitata direttamente nei confronti del popolo che diventa contemporaneamente soggetto alla sovranità dello Stato di cui fanno parte e a quella centrale dello Stato federale.
L’idea di far coesistere diversi centri territoriali di potere senza che vi sia un rapporto di subordinazione gerarchica fu espressa da Hamilton con l’idea di una divisione di sovranità tra governo federale e Stati realizzata attraverso un’alienazione parziale della sovranità da parte degli Stati.
Secondo Hamilton, infatti, “i governi statali manterrebbero, evidentemente, tutte le prerogative sovrane già in loro possesso, che non vengono demandate, in base alla costituzione, esclusivamente agli Stati Uniti“.
Città degli Stati Uniti. Fonte: Travel blog
Lo Stato federale nel prototipo statunitense, pertanto, presenta alcuni caratteri essenziali:
Dalla Costituzione degli Stati Uniti d’America si evince chiaramente che l’intenzione del costituente era quella di creare un governo federale inteso come un ente a poteri definiti e circoscritti, infatti, sia negli Articoli di Confederazione che nella Costituzione federale, gli Stati membri avocano a sé la quasi totalità delle competenze devolvendo allo stato federale solo alcune materie che necessitano di una disciplina uniforme e che sono tassativamente individuate all’articolo I della Costituzione federale.
Inoltre il X emendamento sancisce che i “i poteri non delegati dalla Costituzione agli Stati Uniti, o da essa non vietati agli Stati, sono riservati ai rispettivi Stati ovvero al popolo”.
Infine, dei tre livelli territoriali in cui sono ripartite le competenze nel sistema federale, cioè enti locali, Stati membri e Stato federale, le competenze dei primi e del terzo sono delegate agli Stati in quanto unici detentori di originarietà statuale e di potestà d’imperio.
Lentamente, tuttavia, si è assistito ad una evoluzione del federalismo statunitense e, dunque, ad un mutamento nel rapporto tra le due sfere distinte di sovranità. Ciò si deve principalmente all’elasticità di una Costituzione derivata dalla tradizione giuridica di Common Law e all’intervento della Corte Suprema degli Stati Uniti che, con le sue pronunce, ha fatto si che il rapporto tra le due distinte sfere di sovranità si invertisse ampliandosi l’una a scapito dell’altra e viceversa.
Fondamentale a tal riguardo è stata l’interpretazione elastica in particolare:
Grazie all’interpretazione più o meno estensiva di questi articoli, la sfera di competenze del governo federale si è ampliata a discapito di quella degli Stati e, da un iniziale federalismo duale in cui il principio residuale era a favore degli Stati membri, si è passati ad un federalismo duale in cui il principio residuale viene trasferito allo Stato federale e, da questo, ad un federalismo cooperativo per poi ritornare ad un federalismo duale che offre sempre maggiore spazio al governo federale per poi assistere, solo in tempi recenti, ad un ritorno alla forma originaria di federalismo duale.
La particolare forma di decentramento degli Stati Uniti d’America prevede una ripartizione di competenze che attribuisce al governo federale e agli Stati membri:
La ripartizione di competenze. Fonte: PHS Library wiki
1. La Costituzione degli Stati Uniti d'America
2. Particolarità del Costituzionalismo Statunitense
3. Il Costituzionalismo di Germania e Francia
4. Dal Compact all'Autodeterminazione
5. Dal Congresso Continentale alla Dichiarazione d'Indipendenza
6. Gli Articoli di Confederazione e la Costituzione a Confronto
7. La forma di stato: peculiarità del decentramento statunitense
8. Governo federale e governi statali: le competenze
11. Il federalismo cooperativo
12. L'evoluzione del Federalismo: competenze ripartite e concorrent...
13. Ulteriori limiti alla sovranità degli Stati
14. La forma di Governo: il sistema Presidenziale
15. Gli Ausiliari del Presidente
16. Formazione dell'Esecutivo: le Primarie
17. Formazione dell'Esecutivo: dalla Convention al Giuramento
18. L'Esecutivo Federale: i Poteri Enumerati
19. I Poteri del Presidente: i Poteri Impliciti
21. La First Family
22. Il Legislativo Federale: il Congresso degli Stati Uniti
23. Il Legislativo Federale: la Camera dei Rappresentanti e il Sena...
24. L'Iter Legis
25. Il Sistema Giudiziario Statunitense
26. Il Giudiziario Federale: la Corte Suprema degli Stati Uniti
27. La Bill of Rights e il Federalismo
28. La Bill of Rights: i Dieci Emendamenti
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