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Marco Musella » 3.Il consumatore


Microeconomia: il consumatore

Introduzione

  • Lo studio del comportamento del consumatore segue lo schema generale.
  • Egli compie le proprie scelte di max l’utilità nel rispetto del vincolo di bilancio.
  • Studiamo prima la funzione di utilità, poi il vincolo di bilancio e uniamo poi i due elementi del ragionamento per individuare l’equilibrio.
  • Faremo poi il passo successivo di capire come si deriva da questo equilibrio la curva di domanda di un bene.

La funzione di utilità

  • Esiste un legame tra Utilità del consumatore (U) e quantità consumata dei beni (x) che può essere scritta attraverso la seguente funzione:

-U = U (x1, x1 , …, xn )

  • Valgono due postulati principali che determinano la forma della relazione tra Utilità complessiva e quantità consumata di ciascun bene (figura 1).

1) Non sazietà
2) Utilità marginale decrescente.

  • Per una più semplice trattazione analitica del problema riduciamo i beni a due X
Figura 1

Figura 1


Curve di indifferenza

  • Sarà così possibile costruire – sulla base di ulteriori postulati che qui non approfondiamo – una curva di indifferenza. (figura 2)
  • Ciascun punto di una curva di indifferenza esprime una combinazione dei due beni. Tutti i punti sulla medesima curva di indifferenza assicurano al consumatore una stessa utilità.
  • E’ possibile costruire una mappa di curve di indifferenza. (figura 3). Quanto più lontano dall’origine degli assi una curva di indifferenza si trova, tanto più alto è il livello di utilità che il consumatore raggiunge.
Figura 2. Curva di indifferenza

Figura 2. Curva di indifferenza

Figura 3. Mappa di curve di indifferenza

Figura 3. Mappa di curve di indifferenza


Caratteristiche della curva di indifferenza

  • Le curve di indifferenza sono decrescenti e concave a causa dei due postulati prima menzionati e cioè:
    • decrescenti per il postulato di non sazietà;
    • concave verso l’alto per il postulato dell’utilità marginale decrescente dei beni.

Vincolo di bilancio

  • I beni hanno un prezzo e il consumatore dispone di un reddito.
  • Sulla base dei prezzi dei beni (p) – considerati dati – e del reddito (Y) – anch’esso considerato dato – è possibile costruire il vincolo di bilancio. La seguente equazione lineare ne da una descrizione analitica:

Y = pA xA + pB xB

  • Dalla quale si ottiene:

x = Y/pA – (pB /pA) xB

  • La rappresentazione grafica di quest’ultima è contenuta nella figura 4.
  • La figura 5 mostra cosa accade al vincolo di bilancio se varia pA.
Figura 4. Vincolo di bilancio

Figura 4. Vincolo di bilancio

Figura 5. Vincolo di bilancio e variazione del prezzo

Figura 5. Vincolo di bilancio e variazione del prezzo


L’equilibrio del consumatore

Per individuare l’equilibrio del consumatore – inteso come il punto che identifica la scelta ottimale (il consumatore in esso massimizza l’utilità nel rispetto del vincolo di bilancio) della combinazione di beni – dobbiamo sovrapporre il grafico nel quale è rappresentato il vincolo di bilancio con quello in cui è stata disegnata la mappa delle curve di indifferenza (figura 6).

Il punto E si trova nella tangenza tra vincolo di bilancio e la curva di indifferenza più alta tra quelle accessibili al consumatore.

Figura 6 – Equilibrio del consumatore

Figura 6 – Equilibrio del consumatore


Curva di domanda

  • Per ottenere la curva di domanda di un bene – cioè la relazione tra quantità domandata del bene e suo prezzo – è sufficiente fare l’ipotesi che, coeteris paribus, vari il prezzo di x1 e vedere come si modifica la quantità.
  • E’ quanto si fa nella figura 7 che nella parte superiore riproduce la 6, mentre nella parte inferiore riporta la relazione tra prezzo e quantità del bene x1.
  • Come si vede al crescere del prezzo, la quantità si riduce.
Figura 7.  Relazione tra quantità domandata e prezzo

Figura 7. Relazione tra quantità domandata e prezzo


Effetto reddito ed effetto sostituzione

L’effetto prezzo è scomponibile in effetto reddito ed l’effetto sostituzione .

Il primo, in sintesi, è dovuto al fatto che quando aumenta il prezzo di un bene si riduce il potere d’acquisto del consumatore;

Il secondo è dovuto al fatto che cambiando solo il prezzo di x1 si modifica il rapporto tra i prezzi dei due beni e, quindi, la convenienza relativa di uno rispetto all’altro.

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Le altre lezioni del corso con podcast

2. Il paradigma di base per analizzare le scelte dell'agente economico

3. Il consumatore

4. Il produttore e la scelta delle tecniche

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