Ritornando dunque alla “Rivoluzione tranquilla” , essa fu lanciata con l’elezione del governo di Jean Lesage, il cui slogan nel 1960 era: Il est temps que ça change, e nel 1962: Maîtres chez nous.
La sfida comprende una serie di ambiziose riforme in tutti i campi, prima fra tutte la nazionalizzazione dell’energia elettrica: finora(1962) era stata nelle mani di un oligopolo inglese, con l’esclusione dei Canadesi francesi: l’iniziativa del dinamico ministro delle risorse naturali René Lesvesque che riesce a nazionalizzare la produzione elettrica con Hydro-Québec, consentirà un eccezionale sviluppo all’economia del Québec ma anche l’accesso dei Quebecchesi alle carriere che fino ad allora erano per loro inaccessibili.
Negli anni sessanta del XX° secolo, dunque, il Québec decide di riannodare i legami culturali e istituzionali con la Francia.
Ed anche la religione evolve al passo con i tempi. Anzi la Chiesa che domina in Québec dai tempi dell’Union del 1840, vede il suo ruolo dirigente contestato e ridotto dalla crescita di nuove élites.
Inoltre il nazionalismo si affranca sempre più dalla religione; se il Canadese francese era necessariamente cattolico, il Quebecchese non lo è.
Il nuovo nazionalismo considera che la sopravvivenza della razza francese è un tema superato che non significa più niente. E’ il rigetto dell’ideologia conservatrice, mentre c’è una presa di coscienza dell’importanza del governo provinciale e la lotta per la conquista di uno dei campi fondamentali fin ad allora preclusi al Québec: l’economia.
Come si vede non si tratta di una Rivoluzione nel senso proprio del termine, si tratta di uno sblocco di una società e un’apertura verso la modernizzazione di essa grazie alle spinte di nuove élites che arrivano al potere.
1. Lingua, Cultura e Istituzioni dei Paesi Francofoni
3. Evoluzioni politiche e sociali
4. Il Québec dalla Grande Noirceur alla Rivoluzione tranquilla
5. Riforme socio-politiche e culturali
7. Sviluppo economico e rinnovamento culturale del Québec
8. Francese del Québec e Francese di Francia
9. "L'Anglicisme, voilà l'ennemi"
10. Diritti linguistici sul bilinguismo e il biculturalismo
11. La ricerca di una soluzione