Per struttura sintattica di una lingua si intende il modo in cui gli elementi di una lingua (soggetto, verbo, complementi) si dispongono all’interno di una frase.
Tutte le lingue del mondo si distinguono fondamentalmente in due tipi, quelle SVO (soggetto, verbo oggetto) e quelle SOV (soggetto, oggetto, verbo). Al tipo SVO appartengono tutte le lingue romanze, slave e germaniche (ad eccezione del tedesco, che segue l’ordine SOV), mentre a quello SOV appartiene, per esempio, il giapponese, il turco ecc.
La struttura sintattica dell’italiano è SVO.
Il verbo riveste quindi un ruolo di primaria importanza.
Occorre tener presente che le voci verbali contengono sia informazioni grammaticali che semantiche. Le informazioni grammaticali corrispondono alle forme della coniugazione del verbo.
Il verbo segnala sempre la persona (prima, seconda, terza), il numero (singolare, plurale), il tempo (presente, passato, futuro…) e il modo (indicativo, congiuntivo..), come riportato nella figura.
Liberamente tratto da tedesco in rete
Non sempre le informazioni grammaticali e semantiche si trovano riunite: solo nei tempi semplici, come hai visto nella figura precedente (per es. il presente: egli impara → er lernt) tutte queste informazioni sono contenute nelle desinenze aggiunte alla radice del verbo. Nel caso dei tempi composti (per es. il passato prossimo: egli ha imparato → er hat gelernt) queste informazioni vengono fornite dal verbo ausiliare, mentre il participio passato dà quelle semantiche.
Osserva la figura esemplificativa.
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La costruzione della frase tedesca può sembrare uguale a quella dell’italiano nel caso dei tempi semplici, quando nella stessa forma verbale sono riunite le informazioni grammaticali e semantiche:
Es.: Der Student lernt Deutsch.
Ma a differenza dell’italiano il tedesco segue in effetti l’ordine sintattico SOV. Il verbo vero e proprio, ossia quello con valore semantico, è sempre alla fine della frase.
Ciò risulta evidente nel caso di una frase in cui il verbo sia espresso in un tempo composto:
Es: Der Student hat Deutsch gelernt.
Mentre in italiano la forma verbale (ha studiato) si trova riunita fra il soggetto (Lo studente) ed il complemento (tedesco), in tedesco la forma verbale si separa e la parte coniugata (l’ausiliare: hat) si trova fra il soggetto (Der Student) ed il complemento (Deutsch), mentre la parte non coniugata (il participio passato: gelernt) si trova alla fine della frase.
La stessa cosa avviene con i verbi modali: Der Student will (vuole) Deutsch lernen.
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In linguistica tedesca la frase tedesca viene suddivisa in campi semantici, ognuno con un proprio nome, come mostrato in figura 1.
N.B. il verbo si divide in:
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Nel Vorfeld può trovarsi sia il soggetto di una frase accompagnato, eventualmente, dai propri attributi (aggettivo, complemento di specificazione), sia altre componenti della frase stessa (avverbi, complementi) che assumono, grazie alla loro posizione, un particolare rilievo. In questo caso il soggetto della frase si sposta nel Mittelfeld e precede i complementi presenti, come indicato in figura.
Il Vorfeld può essere occupato solo da un unico elemento sintattico,ma mai più di uno e mai meno di uno.
Il Vorfeld non può mai essere occupato da un verbo.
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Il Mittelfeld, a differenza del Vorfeld, può contenere più elementi sintattici i quali si dispongono secondo alcune regole delle quali si segnalano in questa sede solo le più importanti: il soggetto della frase, nel caso in cui non compaia nel Vorfeld, segue immediatamente il verbo coniugato, mentre il complemento legato più strettamente al verbo si posiziona nella parte più a destra del Mittelfeld, immediatamente precedente la posizione V2.
La disposizione degli elementi sintattici all’interno del Mittelfeld, quindi, è determinata dal verbo stesso,come puoi notare nella figura.
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Il tedesco conosce inoltre un altro campo sintattico, ossia il Nachfeld, all’interno del quale trovano posto le frasi secondarie subordinate.
Le frasi secondarie subordinate si attengono rigidamente alla struttura SOV.
La struttura della frase subordinata prevede infatti il verbo coniugato in ultima posizione.
La parte del verbo contenente le indicazioni grammaticali è posta quindi alla fine della frase, immediatamente preceduta dalla parte del verbo contenente le informazioni semantiche che viene quindi a trovarsi in penultima posizione.
Es.:
Osserva anche la figura.
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La lingua italiana invece mantiene sempre la sua costruzione SVO:
Es.:
La posizione della parte semantica del verbo è dunque quello che differenzia le strutture sintattiche dell’italiano e del tedesco.
Leggi il testo nei materiali di supporto e fai gli esercizi.
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2. La struttura SOV della lingua tedesca
3. Il verbo
5. Il nome
7. Numeri cardinali e ordinali
9. La declinazione dell'aggettivo
10. Pronomi
11. La negazione
12. Esercitazione
13. Link utili