Nella lezione precedente abbiamo visto alcuni problemi che ammettono soluzione polinomiale.
Tuttavia, esistono problemi per cui si sa che non è possibile risolverli in tempo polinomiale.
Esistono poi degli altri per i quali, pur conoscendo una soluzione esponenziale, non si sa se esiste o meno una soluzione polinomiale.
All’interno di quest’ultima classe, esiste una classe di problemi legati dalla seguente proprietà computazionale:
“la soluzione polinomiale di uno solo di essi porta alla soluzione polinomiale di tutti“
Un problema di questa classe è verificare l’esistenza di un percorso Hamiltoniano in un grafo orientato.
Dato un grafo diretto G, un percorso in G è detto hamiltoniano se esso attraversa tutti i nodi di G esattamente una volta.
Consideriamo il caso particolare di trovare un percorso hamiltoniano da un nodo s a un nodo t in G, per s e t dati.
Formalmente, definiamo con HAMPATH il linguaggio che vogliamo testare nel modo seguente: (vedi figura).
Si consideri il grafo G in figura con i nodi s e t. (G, s, t) appartiene a HAMPATH visto che il percorso s,1,2,3,4,5,t è un percorso hamiltoniano.
Una soluzione immediata per HAMPATH è data considerando tutti i possibili percorsi in G da s a t e poi verificando che essi includano tutti i nodi di G.
Questa soluzione è esponenziale in G.
Non è nota l’esistenza di un algoritmo polinomiale per questo problema.
D’altro canto, questo problema ha la proprietà di essere verificabile in tempo polinomiale.
Quest’ultima proprietà è fondamentale per individuare la classe di complessità a cui appartiene questo problema.
Un altro problema verificabile in tempo polinomiale è quello della composizionalità (o anche detto della primalità).
Un numero naturale è composto se non è primo.
Formalmente, l’insieme dei composti è definito come
COMP = {x | x = pq, per p, q > 1 e interi}.
La verifica è semplice se si ha a disposizione un divisore del numero.
Recentemente è stato dimostrato che è possibile decidere la composizionalità in tempo polinomiale.
Trovare i divisori di un numero non primo è invece più difficile. Al momento, l’algoritmo più efficiente necessita di un tempo esponenziale nel numero di digit che compongono il numero.
Esistono tuttavia problemi che non sono neppure verificabili in tempo polinomiale.
Questo è per esempio il caso per il complemento di HAMPATH.
Anche se possiamo determinare (in qualche modo) che un grafo non ha un cammino hamiltoniano, non conosciamo un modo per verificare la sua non esistenza in tempo polinomiale.
In particolare, possiamo usare l’algoritmo in tempo esponenziale utilizzato per determinare se esiste un cammino hamiltoniano (visto in precedenza).
Nella prossima diapositiva, definiamo formalmente il concetto di verificatore.
Un verificatore per un linguaggio A è un algoritmo V, dove
A = {w | V accetta (w, c) per qualche stringa c}.
c è chiamato certificato di A.
Un verificatore in tempo polinomiale gira in tempo polinomiale nella lunghezza dell’istanza w e del certificato c.
Un linguaggio A è verificabile polinomialmente se ha un verificatore che impiega tempo polinomiale.
Nota: Per un verificatore polinomiale il certificato ha lunghezza polinomiale rispetto alla lunghezza dell’istanza w.
Per il problema HAMPATH, un certificato per una stringa (G,s,t) in HAMPAT è semplicemente il percorso hamiltoniano da s a t.
Per il problema dei composti (comp), un certificato per il numero composto x è semplicemente uno dei suoi divisori.
Definizione: NP è la classe dei linguaggi che ha un verificatore in tempo polinomiale.
Esempio di macchina non deterministica per Hampath:
N1 = “Con input <G,s,t>, dove G è un grafo direzionato con i nodi s e t:
Si noti come l’unico passo nondeterministico è in 1, mentre tutti i passi 2-4 possono essere eseguiti in tempo polinomiale.
Teorema: Un linguaggio è in NP se e solo è decidibile da una macchina di Turing non deterministica in tempo polinomiale.
Dimostrazione: L’idea è di mostrare come convertire un verificatore in tempo polinomiale in una macchina di Turing non deterministica M, e viceversa. “→” M simula il verificatore indovinando il certificato. “←” Il verificatore simula M utilizzando il ramo accettante come certificato.
→ Assumiamo che A∈NP. Allora sia V un verificatore per A tale che V∈TIME(nk) che, per la definizione di NP, deve esistere.
….Costruiamo M come segue:
….M := “Con input w di lunghezza n:
……..1. Non deterministicamente seleziona una stringa c di lunghezza al massimo nk.
……. 2. Esegui il verificatore V su input.
……..3. V, se accetta, accept, altrimenti reject.”
← Assumiamo che il linguaggio A sia decidibile da una macchina di Turing non deterministica M in tempo polinomiale.
…. Costruiamo il verificatore V come segue:
…. V := “su input , dove w e c sono le stringhe:
……..1. Verifica se c (codifica) è un ramo di accettazione del calcolo di m su input w.
……..2. Se sì, accept, altrimenti reject. ”
Analogamente a quanto fatto per P, definiamo NTIME e NP nel modo seguente.
NTIME(t(n)) = {L| L è un linguaggio deciso in tempo O(t(n)) da una macchina di Turing nondeterministica}.
NP = Uk NTIME(nk).
Come P, anche NP è insensibile alla scelta del modello computazionale sottostante, poiché tutti i modelli sono polinomialmente equivalenti.
Così, nel descrivere e analizzare algoritmi non deterministici polinomiali, possiamo seguire le precedenti convenzioni per gli algoritmi in tempo polinomiale deterministici.
Una clique in un grafo non orientato è un sottografo in cui ogni coppia di nodi è collegata tramite un arco. Una k-clique è una clique che contiene k nodi con la proprietà precedentemente descritta.
Il seguente esempio mostra una 5-Clique. Infatti, il sottografo rappresentato dai 5 nodi pieni formano una CLIQUE (vedi figura).
Il problema della CLIQUE è definire se esiste in un grafo una k-clique.
Definizione di CLIQUE:
CLIQUE = {<G,k> | G è un grafo non direzionato con una k-clique}
CLIQUE = {<G,k> | G è un grafo non direzionato con una k-clique}
CLIQUE è un problema in NP, dimostriamolo:
Di seguito definiamo il problema del Subset-Sum
SUBSET-SUM = {<S,t> | S è un insieme di interi e, per un sottoinsieme R⊆S,
la somma di tutti gli elementi di R è uguale a t}
Subset-sum prende in input un insieme di interi S e un intero t. Il problema consiste nel trovare un sottoinsieme R di S tale che la somma degli elementi di R sia proprio uguale a t.
Per esempio, si consideri S= {1,3,5,9}.
È facile vedere che <S,4> appartiene a SUBSET-SUM visto che per R={1,3} ⊆ S si ha che 1+3=4.
Viceversa, <S, 7> non appartiene a SUBSET-SUM visto che non esiste un sottoinsieme di S tale per cui la somma dei suoi elementi sia uguale a 7.
SUBSET-SUM = {<S,t> | S è un insieme di interi e, per un sottoinsieme R⊆S,
la somma di tutti gli elementi di R è uguale a t}
Dimostriamo che SubSet-Sum appartiene ad NP:
Idea: Il sottoinsieme è un certificato.
Dim. Costruiamo un verificatore V in tempo polinomiale per SUBSET-SUM:
V := “su input <<S,t>, c>:
… 1. Verifica se c è un insieme di numeri la cui somma è t.
… 2. Verifica se S contiene tutti i numeri in c.
… 3. Se entrambi i test hanno successo, accept, altrimenti reject.”
Questo algoritmo prende tempo O(n2n), dato che esistono 2n sottoinsiemi e per ognuno di essi dobbiamo fare n somme.
Definizione di CoNp: {L | L è il complemento di un linguaggio in NP}.
Definizione di ExpTime: TIME(2n1) ∪ TIME(2n2) ∪ TIME(2n3) ∪ …
Considerazioni:
La figura a lato mostra la situazione più verosimile (con alcune congetture).
Al momento non si conosce se P ≠ NP.
Molti congetturano che lo sia.
4. Macchine di Turing multinastro
5. Macchine di Turing non-deterministiche
6. Macchina di Turing universale e problema della fermata
7. Problemi decidibili e non decidibili
8. Problemi non decidibili e riducibilità - prima parte
9. Problemi non decidibili e riducibilità - seconda parte
11. Decidibilità delle teorie logiche
12. Misurazione della Complessità e introduzione alla classe P
14. NP-Completezza - prima parte
15. NP-Completezza - seconda parte
16. Altri problemi NP-Completi
17. Esercitazione su problemi NP-Completi
18. Space Complexity
19. Savitch Theorem