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Marco Faella » 7.Iteratori, teoria e pratica


I design pattern

In questa lezione sarà illustrato il primo “design pattern” del corso.
I design pattern (letteralmente, schemi di progettazione) presentano soluzioni standard per situazioni tipiche di progettazione orientata agli oggetti.
Nell’informatica, l’uso di questo termine, e l’individuazione dei primi pattern si devono al testo “Design Patterns”, di Gamma, Helm, Johnson e Vlissides, del 1994.

Ciascun pattern è diviso in 4 parti:

  • un nome, possibilmente breve e significativo;
  • la descrizione del contesto cui il pattern si applica;
  • la descrizione dello specifico problema che il pattern si prefigge di risolvere;
  • la descrizione della soluzione che il pattern suggerisce.

In queste slide, se un pattern prevede l’uso di più classi o interfacce in relazione tra loro, presenteremo anche il diagramma UML delle classi che illustra queste relazioni.

Il diagramma delle classi UML

Ricordiamo brevemente i principali elementi di un diagramma delle classi UML:

  • Le classi sono rappresentate da rettangoli.
  • E’ possibile mostrare campi e metodi dividendo in tre parti il rettangolo.
  • I segni + e – indicano visibilità pubblica e privata, rispettivamente.

Ad esempio, nella figura a destra:

  • l’annotazione “type” indica che A è un’interfaccia;
  • A contiene un metodo “f”, che accetta un riferimento di tipo A e restituisce un Object;
  • la classe B implementa l’interfaccia A;
  • B contiene un campo privato di tipo stringa e due metodi pubblici;
  • non è necessario elencare esplicitamente anche la presenza del metodo f in B.

Il diagramma delle classi UML (segue)

Le principali relazioni tra classi sono indicate da frecce con tratti distintivi, come illustrato in figura.
La dipendenza si può applicare ogni volta che una classe A ne utilizza in qualunque modo un’altra B:

  • ad esempio, quando un metodo di A accetta un parametro di tipo B;
  • oppure, quando A chiama un metodo (anche statico) di B.

La punta a triangolo vuoto viene usata per indicare la generalizzazione tra due classi o due interfacce (extends) e la realizzazione di un’interfaccia da parte di una classe (implements).
La relazione di aggregazione sussiste quando una classe contiene riferimenti ad un’altra.
La composizione è una forma più forte di aggregazione.
Aggregazione e composizione sono solitamente accompagnate da una cardinalità.

Per approfondire, si consulti un testo sull’UML, come “UML for Java Programmers”, di R.C. Martin.


Iteratori

Il primo pattern che esaminiamo prende il nome di Iterator.
Questo pattern riguarda il modo di passare in rassegna gli elementi di una data collezione o insieme di oggetti.
Si suppone, cioè, che un determinato oggetto (chiamato contenitore, o aggregato) ne contenga altri.
Il contenitore vuole permettere agli utenti (client) di passare in rassegna tutti gli oggetti contenuti, senza però esporre la sua struttura interna.
Inoltre, deve essere possibile che più client accedano concorrentemente (ovvero, in parallelo) al contenitore.
La soluzione proposta consiste essenzialmente nel creare un oggetto, chiamato iteratore, che rappresenta un indice all’interno del contenitore.

Nelle prossime slide, presentiamo il problema e la soluzione proposta, nel modo schematico tipico dei design pattern.

Il pattern ITERATOR

Contesto:

  1. Un oggetto (aggregato) contiene altri oggetti (elementi).
  2. I clienti devono poter accedere a tutti gli elementi, uno alla volta.
  3. L’aggregato non deve esporre la sua struttura interna.
  4. Più clienti devono poter accedere contemporaneamente.

Soluzione:

  1. Definire una classe iteratore che recupera un elemento per volta.
  2. L’aggregato ha un metodo che restituisce un iteratore.

La soluzione è illustrata meglio nella prossima slide, con l’ausilio di un diagramma UML.

Il pattern ITERATOR (segue)

La soluzione proposta è illustrata dal diagramma UML in figura.

L’interfaccia Iterator rappresenta l’iteratore, cioè l’indice all’interno del contenitore.
Il suo metodo next restituisce il prossimo elemento del contenitore, e contemporaneamente fa avanzare l’indice di una posizione.
Il metodo isDone restituisce vero se tutti gli elementi del contenitore sono stati visitati.
le chiamate a isDone non modificano la posizione corrente dell’indice.

L’interfaccia Aggregate rappresenta il contenitore.
Il contenitore offre un metodo createIterator che restituisce un nuovo iteratore.

Naturalmente, ci saranno classi concrete che implementeranno le due interfacce di sopra.
Tuttavia, il client potrebbe anche non conoscere tali classi concrete e limitarsi ad utilizzare le interfacce.


Iteratori in Java

La figura illustra come è stato implementato il pattern ITERATOR nella libreria standard Java.

Come nel pattern, l’interfaccia Iterator rappresenta l’iteratore.
Il suo metodo next si comporta come previsto dal pattern:

  • se viene chiamato quando non ci sono più elementi da visitare, next dovrebbe lanciare l’eccezione NoSuchElementException.

Il metodo hasNext è l’opposto di isDone:

  • restituisce vero se c’è un almeno un altro elemento del contenitore che deve ancora essere visitato.

Iteratori in Java (segue)

Il metodo remove, non previsto dal pattern, elimina dal contenitore l’ultimo elemento restituito da next
remove può essere chiamato una sola volta dopo una chiamata a next:

  • remove è un’operazione facoltativa: gli iteratori concreti sono liberi di non supportarla

in questo caso, remove dovrebbe lanciare l’eccezione (non verificata) UnsupportedOperationException.

Iteratori in Java (segue)

L’interfaccia Iterable fa le veci di Aggregate.
Il metodo iterator si comporta come createIterator, restituendo un nuovo iteratore.

Un esempio di classe concreta che implementa Iterable è LinkedList, che rappresenta una lista concatenata.
La slide successiva introduce brevemente questa classe.

Questa descrizione fa riferimento alla versione non parametrica di queste interfacce, come si trovava in Java 1.4.
A partire da Java 1.5, queste interfacce, e le classi corrispondenti, sono state aggiornate per sfruttare la programmazione parametrica.
Lezioni successive tratteranno di queste modifiche.

Le interfacce Iterable e Iterator sono contenute nel package java.util.


Liste concatenate

La classe java.util.LinkedList rappresenta una lista doppiamente concatenata.
Essa appartiene alla Java Collection Framework, che sarà oggetto di lezioni successive.
Qui, presentiamo brevemente i suoi metodi principali.
Per cominciare, LinkedList implementa Iterable, e quindi dispone di un metodo “iterator” che restituisce un iteratore.


Iteratori in Java (segue)

L’esempio seguente mostra l’uso tipico di un iteratore su una lista

Mostra codice

L'output dell'esempio è la stringa "Hello world!"
Si noti il cast a String, necessario perché il tipo restituito da next è Object;
questo cast viene reso superfluo dalla versione parametrica di Iterator, che verrà presentata più avanti nel corso.

Esercizio (esame 21/4/2008)

Individuare l’output del seguente programma.
Dire se la classe CrazyIterator rispetta il contratto dell’interfaccia Iterator
in caso negativo, giustificare la risposta.

Prima parte Mostra codice

Esercizio (esame 27/4/2006)

Il seguente frammento di classe definisce un nodo in un albero binario.

public class BinaryTreeNode {

private BinaryTreeNode left, right;
public BinaryTreeNode getLeft() { return left; }
public BinaryTreeNode getRight() { return right; }

}

Si implementi una classe iteratore BinaryTreePreIterator che visiti i nodi dell’albero in preorder (ciascun nodo prima dei suoi figli). Tale classe deve poter essere usata nel seguente modo:

public static void main(String[] args) {

BinaryTreeNode root = ...;
Iterator i = new BinaryTreePreIterator(root);
while (i.hasNext()) {
BinaryTreeNode node = (BinaryTreeNode) i.next();
...
}

}

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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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