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Gionata De Vico » 1.Il concetto di Malattia e il concetto di Causa in Patologia Comparata


Il concetto di Malattia in Patologia Comparata

La Patologia Comparata è la Scienza che studia la Malattia nella sua natura, nelle sue cause, nella sua evoluzione, nel suo esito.

Malattia: alterazione strutturale e/o funzionale di cellule, tessuti e/o organi, capace di ripercuotersi sull’economia generale dell’organismo. In essa è sempre presente una componente dinamica.

Stato Morboso: alterazione locale, in genere con scarsa tendenza evolutiva.

La Malattia come concetto statistico

L’alterazione rispetto a uno stato normale presuppone una valutazione statistica di questo stato, inteso come intervallo tra limiti massimi e minimi di frequenza di un parametro fisiologico considerato, il quale ha in genere una distribuzione gaussiana in una determinata popolazione. La malattia può avere come esito una completa restitutio ad integrum oppure può lasciare tracce persistenti.

Distr. “gaussiana”: i valori patologici sono statisticamente differenti dai medi.

Distr. “gaussiana”: i valori patologici sono statisticamente differenti dai medi.


Il Concetto di Causa in Patologia Comparata

Eziologia generale: capitolo della Patologia che studia le “cause” delle malattie.

Causa“: fattore capace di indurre un effetto patologico quantificabile e rapportabile ad un “danno” morfo-funzionale di cellule, tessuti e/o organi.

Causa ed effetto aspecifici: uno stesso effetto/più cause.

Causa ed effetto specifici: un determinato effetto/una singola causa.

Il Concetto di Causa in Patologia Comparata (segue)

Complesso o costellazione di cause: più cause sono necessarie perché si possa manifestare un evento patologico.

Tra di esse:

  • Cause necessarie: la loro assenza impedisce il manifestarsi dell’effetto.
  • Concause: spesso cooperano al manifestarsi della malattia preparando il terreno all’azione della causa necessaria (cause predisponenti).

Cause Intrinseche di Malattia: Malattie Ereditarie

Sono rappresentate da alterazioni stabili ed ereditabili del patrimonio genetico definite “mutazioni”.

  • Mutazioni geniche
  • Mutazioni cromosomiche
  • Mutazioni genomiche

Le malattie ereditarie (presenti fin dalla nascita o manifestatesi in seguito) vanno distinte da quelle Malattie Congenite che (pure presenti alla nascita) non riconoscono una “mutazione” nella loro eziologia.

Cause estrinseche di Malattia

  • Cause fisiche
    • Radiazioni, alte e basse temperature, cause meccaniche, ecc.
  • Cause chimiche
    • Acidi o basi, solventi, denaturanti le proteine,
    • Tossine, ecc.
  • Cause biologiche
    • Virus, Batteri, Parassiti, Funghi.
Il parassita Diplozoon paradoxum. Istologico e macro. Foto Prof. De vico G.

Come può un patogeno biologico indurre malattia?

I patogeni utilizzano diverse strategie per indurre malattia in un organismo. Tuttavia esse includono sempre almeno due fasi:

  1. Adesione ai tessuti;
  2. Penetrazione e sopravvivenza;

Seguono:

  • Eventuale moltiplicazione;
  • Produzione di molecole ad attività biologica (Tossine);
  • Induzione di risposte difensive dell’ospite che, sebbene dirette contro il patogeno, causano un ulteriore danno cellulare.

Cause estrinseche di Malattia: azione patogena dei virus

I virus aderiscono alle cellule mediante recettori proteici (HIV si lega al recettore di membrana CD4 dei linfociti. Vedi filmato).
I virus danneggiano le cellule dell’ospite penetrandovi, moltiplicandosi a loro spese e inducendo:

  1. Blocco attività proteosintetica;
  2. Apoptosi, necrosi, lisi delle cellule;
  3. Vacualizzazioni, formazione di sincizi;
  4. Proliferazione
  5. Trasformazione neoplastica.
  6. Risposta dell’organismo.

Ciclo vitale di HIV

Cause estrinseche di Malattia: azione patogena dei batteri

I Batteri:

1. Aderiscono alla cellula e la invadono: molecole presenti su fimbrie e fibrille riconoscono altrettanti recettori di superficie delle cellule dell’ospite;
2. Sopravvivono e si moltiplicano nella cellula: impediscono la fusione del fagosoma con il sistema lisosomiale cellulare; riescono a fuggire dal vacuolo endocitotico citoplasmantico prima che esso si fonda con i lisosomi.

Cause estrinseche di Malattia: azione patogena dei batteri (segue)

3a. Producono Tossine

Endotossina batterica: è un lipopolisaccaride costituito da un acido grasso a lunga catena (Lipide A) legato ad un “core” saccaridico a cui si associa un secondo saccaride variabile (antigene O). È componente della struttura esterna dei batteri gram-negativi ed è dotato di attività pirogena, mitogena su popolazioni cellulari linfocitarie ed attivante i macrofagi.

Cause estrinseche di Malattia: azione patogena dei batteri (segue)

3b. Producono Tossine

Esotossine batteriche: molecole ad attività enzimatica, termolabili e/o termostabili, prodotte in particolari circostanze da svariti tipi di batteri (E. coli, Corynebatteri, Vibrio spp.).
Inducono alterazioni dell’attività proteosintetica, del metabolismo energetico, dell’integrità delle membrane, ecc., e possono determinare grave danno cellulare e tessutale.

Cause estrinseche di Malattia: azione patogena dei batteri (segue)

4. Attivano la risposta difensiva dell’organismo: spesso l’azione patogena dei batteri è madiata dall’induzione di una risposta difensiva dell’organismo che finisce per essere causa di ulteriore danno tessutale. Nella Tubercolosi, ad esempio, il Micobatterio induce la formazione di noduli multipli infiammatori (granulomi), che danneggiano irreversibilmente i tessuti colpiti. (alcuni esempi nel filmato)

Azione patogena di alcuni batteri

Tubercolosi: aspetto istologico di un nodulo tubercolare elementare. Foto Prof. De Vico G..

Tubercolosi: aspetto istologico di un nodulo tubercolare elementare. Foto Prof. De Vico G..


Cause estrinseche di Malattia: azione patogena dei parassiti

  1. Azione meccanica: traumi comunque intesi, e fenomeni di compressione e di ostruzione che il parassita induce nell’ospite;
  2. Azione spoliatrice: E’ azione comune a tutti i parassiti vivendo questi a spese dei propri ospiti;
  3. Azione tossica: Secreti ed escreti zooparassitari possono contenere sostanze tossiche.

Trichodina attivi su branchie

Mollusco: Trichodina su branchie determina effetti meccanici irritativi. Foto Prof. De Vico G..

Mollusco: Trichodina su branchie determina effetti meccanici irritativi. Foto Prof. De Vico G..


Cause estrinseche di Malattia: azione patogena dei funghi

I miceti penetrano e si moltiplicano all’interno dei tessuti dell’ospite ed inducono in genere una intensa risposta dell’organismo che aggrava notevolmente il quadro lesivo.
Alcuni miceti sono in grado di produrre molecole ad attività biologica.

A lato, un’infezione da Saprolegnia sp. in spigola: il fungo produce molecole immunodepressive che ne favoriscono l’attecchimento e la crescita nell’ospite.

Saprolegnia sp. In spigola. Macro (foto A. Calamo- Prof. G. De Vico).

Saprolegnia sp. In spigola. Macro (foto A. Calamo- Prof. G. De Vico).

Saprolegnia sp. In spigola. Micro (foto Prof. G. De Vico).

Saprolegnia sp. In spigola. Micro (foto Prof. G. De Vico).


I materiali di supporto della lezione

Dianzani M.U., Dianzani I., Dianzani U.: Istituzioni di Patologia Generale-4a edizione. UTET.

Robbins: Le basi patologiche delle malattie-6a edizione. Editore - Piccin Nuova Libreria S.p.A.

Casarosa L.: Parassitologia degli Animali domestici. C.G. Edizioni medico Scientifiche – Torino.

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Progetto "Campus Virtuale" dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, realizzato con il cofinanziamento dell'Unione europea. Asse V - Società dell'informazione - Obiettivo Operativo 5.1 e-Government ed e-Inclusion

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