La Patologia Comparata è la Scienza che studia la Malattia nella sua natura, nelle sue cause, nella sua evoluzione, nel suo esito.
Malattia: alterazione strutturale e/o funzionale di cellule, tessuti e/o organi, capace di ripercuotersi sull’economia generale dell’organismo. In essa è sempre presente una componente dinamica.
Stato Morboso: alterazione locale, in genere con scarsa tendenza evolutiva.
L’alterazione rispetto a uno stato normale presuppone una valutazione statistica di questo stato, inteso come intervallo tra limiti massimi e minimi di frequenza di un parametro fisiologico considerato, il quale ha in genere una distribuzione gaussiana in una determinata popolazione. La malattia può avere come esito una completa restitutio ad integrum oppure può lasciare tracce persistenti.
Eziologia generale: capitolo della Patologia che studia le “cause” delle malattie.
“Causa“: fattore capace di indurre un effetto patologico quantificabile e rapportabile ad un “danno” morfo-funzionale di cellule, tessuti e/o organi.
Causa ed effetto aspecifici: uno stesso effetto/più cause.
Causa ed effetto specifici: un determinato effetto/una singola causa.
Complesso o costellazione di cause: più cause sono necessarie perché si possa manifestare un evento patologico.
Tra di esse:
Sono rappresentate da alterazioni stabili ed ereditabili del patrimonio genetico definite “mutazioni”.
Le malattie ereditarie (presenti fin dalla nascita o manifestatesi in seguito) vanno distinte da quelle Malattie Congenite che (pure presenti alla nascita) non riconoscono una “mutazione” nella loro eziologia.
I patogeni utilizzano diverse strategie per indurre malattia in un organismo. Tuttavia esse includono sempre almeno due fasi:
Seguono:
I virus aderiscono alle cellule mediante recettori proteici (HIV si lega al recettore di membrana CD4 dei linfociti. Vedi filmato).
I virus danneggiano le cellule dell’ospite penetrandovi, moltiplicandosi a loro spese e inducendo:
I Batteri:
1. Aderiscono alla cellula e la invadono: molecole presenti su fimbrie e fibrille riconoscono altrettanti recettori di superficie delle cellule dell’ospite;
2. Sopravvivono e si moltiplicano nella cellula: impediscono la fusione del fagosoma con il sistema lisosomiale cellulare; riescono a fuggire dal vacuolo endocitotico citoplasmantico prima che esso si fonda con i lisosomi.
3a. Producono Tossine
Endotossina batterica: è un lipopolisaccaride costituito da un acido grasso a lunga catena (Lipide A) legato ad un “core” saccaridico a cui si associa un secondo saccaride variabile (antigene O). È componente della struttura esterna dei batteri gram-negativi ed è dotato di attività pirogena, mitogena su popolazioni cellulari linfocitarie ed attivante i macrofagi.
3b. Producono Tossine
Esotossine batteriche: molecole ad attività enzimatica, termolabili e/o termostabili, prodotte in particolari circostanze da svariti tipi di batteri (E. coli, Corynebatteri, Vibrio spp.).
Inducono alterazioni dell’attività proteosintetica, del metabolismo energetico, dell’integrità delle membrane, ecc., e possono determinare grave danno cellulare e tessutale.
4. Attivano la risposta difensiva dell’organismo: spesso l’azione patogena dei batteri è madiata dall’induzione di una risposta difensiva dell’organismo che finisce per essere causa di ulteriore danno tessutale. Nella Tubercolosi, ad esempio, il Micobatterio induce la formazione di noduli multipli infiammatori (granulomi), che danneggiano irreversibilmente i tessuti colpiti. (alcuni esempi nel filmato)
I miceti penetrano e si moltiplicano all’interno dei tessuti dell’ospite ed inducono in genere una intensa risposta dell’organismo che aggrava notevolmente il quadro lesivo.
Alcuni miceti sono in grado di produrre molecole ad attività biologica.
A lato, un’infezione da Saprolegnia sp. in spigola: il fungo produce molecole immunodepressive che ne favoriscono l’attecchimento e la crescita nell’ospite.
1. Il concetto di Malattia e il concetto di Causa in Patologia Comparata
2. Fenomeni regressivi: concetti introduttivi; Le Atrofie.
3. Fenomeni regressivi: le Degenerazioni; Degenerazioni intracellulari.
4. Fenomeni regressivi: le Degenerazioni; Degenerazioni Intracellulari (Parte seconda).
5. Fenomeni regressivi: Le Degenerazioni extracellulari.
6. Le Degenerazioni extracellulari. Le calcificazioni patologiche.
7. Fenomeni regressivi: le pigmentazioni patologiche.
8. Fenomeni regressivi: La Necrosi.
9. Alterazioni emodinamiche, Trombosi e Shock
11. Fenomeni patologici a significato difensivo: Le Citochine nei teleostei.
14. Fenomeni patologici a carattere difensivo: le flogosi - parte prima
15. Fenomeni patologici a carattere difensivo: le flogosi - parte seconda
16. Fenomeni patologici a carattere difensivo: le flogosi – classificazione delle angioflogosi
17. Fenomeni patologici a carattere difensivo: le istoflogosi
18. Fenomeni patologici a carattere progressivo: le neoplasie
Dianzani M.U., Dianzani I., Dianzani U.: Istituzioni di Patologia Generale-4a edizione. UTET.
Robbins: Le basi patologiche delle malattie-6a edizione. Editore - Piccin Nuova Libreria S.p.A.
Casarosa L.: Parassitologia degli Animali domestici. C.G. Edizioni medico Scientifiche – Torino.